Le parole dell'amico avevano risvegliato la curiosità di Michael. Se il professore era stato in grado di compiere dei miracoli da solo non osava immaginare che cosa avrebbe potuto creare con un team di scienziati del genere.
“E' tutto estremamente interessante. Tuttavia mi sorge un dubbio legittimo: cos'ha a che fare questo discorso con me?”
Attese la risposta dell'amico col cuore in gola. Da un lato sperava che James dicesse esattamente quello che si aspettava di sentire, ma dall'altro non voleva essere troppo ottimista per evitare una cocente delusione.
“Dato che sei un mio amico dovresti essere contento del fatto che...sono stato scelto per lavorare al progetto!”
Per poco Michael non lasciò cadere il cellulare. Non era decisamente la risposta che si aspettava. Lo sapeva perfettamente che non avrebbe dovuto illudersi, ma nonostante tutto era ugualmente rimasto deluso. Per un attimo aveva ardentemente sperato di essere stato scelto per fare parte del team. Dopo qualche secondo di silenzio decise di dire qualcosa all'amico, più che altro per evitare che quest'ultimo intuisse la sua delusione.
“E'...fantastico, James. Ti faccio le mie congratulazioni più sincere. Se si è rivolto a te deve dunque trattarsi di un progetto legato alla genetica, giusto?”
“...Ad essere onesto non ne sono del tutto sicuro. Inizialmente lo pensavo anch'io, ma poi ho realizzato che molti scienziati del team si occupano di campi totalmente differenti. Non vedo l'ora che ci sia la prima riunione col professore. Prima di allora sarà del tutto impossibile capire qual'è la vera natura del progetto. Ma torniamo al vero motivo per cui ti ho telefonato...”
I battiti del cuore del direttore accelerarono bruscamente. Finalmente stava per scoprire qual'era questa fantomatica soluzione ai suoi problemi.
“Congratulazioni, Michael. Sei stato scelto dal professor Evlar per lavorare al suo nuovo progetto. E se svolgerai bene il tuo lavoro sono sicuro che Advanced Technology potrà finalmente risorgere dalle ceneri.”
Era proprio quello che Michael, poco prima, aveva sperato di sentire. Da un lato era infuriato con James per averlo fatto restare sulle spine, ma dall'altro era semplicemente euforico. Il sogno di tutta una vita stava finalmente per concretizzarsi. Lavorare al fianco di James e del professor Evlar per portare a termine un progetto rivoluzionario...era quasi troppo bello per essere reale.
“Non puoi sapere quanto mi rende felice sentirtelo dire, amico. Sono sicuro che lavorando assieme riusciremo a realizzare grandi cose.”
“Ne sono convinto anch'io. Era da una vita che speravo di poter lavorare con te, ma avendo a che fare con ambiti così differenti della scienza temevo che fosse quasi impossibile.”
“Penso che passerò il resto della giornata ad ipotizzare possibili collegamenti tra la genetica e la tecnologia.”
Disse Michael, per poi ridere serenamente. Finalmente aveva trovato qualcosa in grado di risvegliare il suo interesse. Se tutto fosse andato per il verso giusto avrebbe potuto lasciarsi alle spalle la tremenda batosta che la sua carriera aveva ricevuto, tornando ad essere più entusiasta e passionale di prima. Una luce abbagliante aveva appena invaso l'oscuro tunnel che stava percorrendo e tutto quello che ora doveva fare era seguirla.
“La prima riunione si terrà alle 15 di venerdì prossimo all'università Valveson di Lowsteam. Ti va di lusso visto che abiti proprio lì!”
“Cosa? Ma la Valveson non è nemmeno vagamente un'università prestigiosa! Perchè mai ha scelto un posto del genere per illustrare il progetto al team?”
“Anch'io lo trovo strano, Michael. Ma ho fiducia nel professore e sono sicuro che ha avuto i suoi buoni motivi per fare una scelta del genere. Ah, quasi stavo per dimenticarmi...Evlar ha detto che se c'è un membro del centro di ricerca che vuoi proporre come possibile membro del team puoi tranquillamente farlo. E' possibile candidare una sola persona, dunque pensaci con attenzione. Ora scusami, ma devo proprio riprendere a lavorare. Ci vediamo venerdì per la riunione”
“D'accordo. Grazie mille per avermi dato delle buone notizie...ne avevo bisogno.”
Detto questo Michael terminò la chiamata. Iniziò poi a camminare avanti e indietro per l'ufficio, com'era sua abitudine fare quando doveva pensare a qualcosa di importante.
“Sono entusiasta di poter lavorare ad un simile progetto, ma non riesco fare a meno di nutrire alcuni dubbi. Cosa mai può rendere necessario radunare i più grandi esperti in differenti campi della scienza? E' la prima volta ho a che fare con qualcosa di simile e mi sento leggermente disorientato. Spero solo che alla riunione di venerdì il tutto possa diventare più chiaro. Ma c'è anche qualcos'altro che mi turba. Dover scegliere qualcuno da candidare per il progetto mi mette sotto pressione. Non vorrei che la persona da me scelta abbia poi dei problemi a causa dell'invidia dei colleghi. Forse la cosa migliore sarebbe rinunciare a tale possibilità e andare alla riunione da solo. No, non posso negare ad uno degli scienziati un'opportunità così importante per paura delle conseguenze. Devo rifletterci bene e capire chi di loro è il più idoneo...”

Nei vari laboratori di Advanced Technology erano presenti degli altoparlanti che permettevano al direttore Gaint di comunicare alcune informazioni al personale. Prima del taglio del budget era normale sentire la voce del direttore rimbombare per tutto il centro, ma di recente era diventato un evento più unico che raro. E' dunque comprensibile il fatto che molti ricercatori reagirono con stupore sentendo provenire questa frase dagli altoparlanti: “La persona che sto per nominare è pregata di venire immediatamente nel mio ufficio...”
Lo stupore aumentò a dismisura quando il direttore pronunciò un nome che non si sarebbero mai aspettati di sentire.