Di questi argomenti non me ne intendo nè mi piace informarmi, provo a rispondere per quello che so.
Lotito faceva (fa?) così: firmi per lui un contratto lungo (anche quinquennale), poi, siccome alla Lazio si comprano 7-8 possibili titolari all'anno, magari dopo un anno non rientri più nel progetto e te ne devi andare (perchè sei solo uno stipendio da pagare in più, a quel punto). Credi di poter lottare (o recuperare la fiducia dell'allenatore dopo un'annata negativa, perchè ogni sportivo professionista le ha, solo i campioni non le hanno) per un posto da titolare in squadra? Neanche puoi, perchè non ti puoi nemmeno allenare con la prima squadra, e ovviamente poi se non giochi non ti cerca più nessuno. Praticamente è una forma di mobbing. I calciatori stanno cercando di evitare questo, quindi mi paiono fuoriluogo le lamentele, secondo cui i calciatori devono giocare perchè alcuni di loro sono strapagati, quando poi il contributo di solidarietà è pure il problema minore.
Per non dire poi che i calciatori hanno anche cercato di proporre un accordo ponte all'ultimo per evitare lo sciopero, e che Beretta ormai non lo può vedere quasi nessuno (nè i giornalisti, nè la maggior parte dei presidenti, tra quelli a parte guardacaso c'è Lotito, oltre ai calciatori), del resto è noto che il cancro dello sport italiano sono i dirigenti (che però sono protetti dalla stampa, dalla noia che portano questi argomenti e dal qualunquismo).
Poi, sarà che io (quando me ne fregava ancora qualcosa della serie A) ho visto anche campionati che a fine ottobre erano ancora alla terza giornata (tipo nel 2000, per via addirittura delle Olimpiadi (?) e del Giubileo degli Sportivi (!!!)), ma certe frasi stizzite sentite in giro mi lasciano basito: ma cos'è il calcio, è un giocattolo, e i calciatori dei pagliacci che non hanno nemmeno il diritto di tutelarsi come ogni lavoratore professionista? Qual è il problema tale da provocare così tanta rabbia, aspettare due settimane in più all'inizio del campionato? Tutto qui? Ma stiamo scherzando?