
Originariamente Scritto da
sentinel
Dopo la caduta di un corpo non meglio precisato (la versione governativa parla di un meteorite), si è formata una misteriosa Zona, dove le leggi fisiche e la logica sembrano non valere. Le autorità hanno recintato la zona e impediscono l'accesso a chiunque, ma delle guide clandestine, gli "Stalker", possono condurre, dietro pagamento, al centro della Zona, davanti a un posto conosciuto come la Stanza, dove si dice che il tuo desiderio più recondito e intimo venga realizzato. Un fisico ed uno scrittore (che vengono sempre chiamati Professore e Scrittore) si fanno guidare da uno Stalker verso la Stanza, dicendo di volere uno il Nobel, l'altro l'ispirazione perduta.
Stalker è un film veramente complesso e difficile, ma cercerò di fare il mio meglio. Il primo motif del film è l'ambiente duro e letale della Zona: viene presentata come una zona rurale e vagamente industriale, e lo Stalker è categorico su come muoversi dentro: bisogna lanciare un dado di bullone e seguire il percorso uno alla volta, ricalcando le orme. Non si può tornare indietro seguendo la stessa strada, e bisogna mantenere un rispetto sacrale per un luogo che si mostra tutto tranne che sacro: diroccato, invaso dall'acqua. Neanche una volta noi vediamo un fenomeno paranormale (tranne alla fine, sulla soglia della Stanza) o qualcosa di particolare, e abbinato alle pressanti indicazioni dello Stalker, contribuisce a creare una tensione incredibile. Ciononostante, sappiamo che ciò che dice la guida non è campato per aria. Si vedono carri armati distrutti sullo sfondo, e alla fine del film un telefono comincia a squillare senza corrente. L'acqua è onnipresente: in ogni location c'è almeno una parte allagata. La struttura del film è statica, con essenzialmente i 3 uomini che si muovono lentamente nella Zona, condividendo riflessioni sulla natura della stessa e della Stanza, e veniamo a scoprire i veri motivi del viaggio di questi figuri: lo scrittore sente su di sé il peso della posterità, ossessionato dalla critica e dalla società, non riesce più a trovare un piacere nello scrivere, il Professore invece è ossessionato dal rischio che la Stanza potrebbe rappresentare per i malintenzionati e vuole distruggere la Zona con una piccola bomba atomica. Alla fine, arrivati alla Soglia, nessuno entra, rendendosi conto che niente può garantire la felicità, se non l'illusione di averla, ed è un desiderio troppo complesso da poter essere pensato dall'inconscio. Infatti la Stanza esaudisce il desiderio più inconscio e sincero, quello bisbigliato nella mente, non urlato a squarciagola. Viene alcune volte citato il mentore dello Stalker, Porcospino, che perduto il fratello nella sezione più pericolosa della Zona, il Tritacarne, entra nella Stanza per portarlo di nuovo in vita. Ma quanto ritorna al mondo civile, diventa immensamente ricco, rendendosi conto che sebbene avesse pensato al fratello, non era stato veramente quello ciò che voleva.
La Zona è ricca di valori simbolici, può benissimo rappresentare la vita in sé: non si torna mai indietro, il cammino è lungo e dettato dal caso (il lancio dei dadi) e incombe costantemente un pericolo invisibile che siamo fortunati, e nulla più a scampare.
9,5