Una dolce e visionaria favola moderna.
E' questo quello che si pensa dopo aver visto il film: una storia colorata e ottimistica, malinconica e poetica, che poteva essere ambientata solo in una città come Parigi. Il titolo rende molto più in originale (Le fabuleux destin d'Ameliè Poulain). I personaggi sono uno degli elementi di forza (indimenticabile il pittore, l'uomo di cristallo), tra cui si erge naturalmente Ameliè, vera eroina della filantropia, l'unica che nei giorni successivi alla morte di Lady D, invece di disperarsi e piangere ipocritamente una morte che in fin dei conti è "lontana", si prodiga per rendere le persone che la circondano felici, senza alcunchè chiedere. E poi mi sono innamorato della Tautou.
Ottima davvero la regia di Jeunet.