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Hanno detto...
Con tutto il rispetto per chi si sente un'intelligenza di un altro pianeta, ma il successo al botteghino dei Cetto La Qualunque e dei Checcho Zalone è pari pari a quello dei Marco Carta e dei Valerio Scanu di Amici. C'è la tv a far da traino, mesi e mesi di bombardamento, di familiarità col personaggio (nel caso di Amici; anni e anni di Zelig, Mai Dire Gol, Che Tempo Che Fa nel caso dei comici) e poi il pubblico risponde a dovere, riempiendo le sale o i negozi di dischi (digitali o fisici che siano). Non è che il pubblico di Amici è popolo bue con la clava e il perizomino di triceratopo, mentre quello della Dandini o di Fazio è plurilaureato fatto di scienziati, docenti universitari, economisti e filosofi che, dopo aver innalzato culturalmente la società, vanno a sollazzare lo spirito e l'intelletto al cinemino d'essai (la multisala no eh, che fa arroganza globalista!) per vedere il poetico turpiloquio defatigante e catartico di Albanese e di Zalone, con moto a luogo assolutamente indipendente nonché libero da condizionamenti catodici.
Cari extraterrestri, siam sempre lì, la tv vi ha inculcato ben bene quello che vi deve piacere e voi rispondete allo stimolo, da bravi canini di Pavlov. Appena un comico della tv fa una cureggia, un rutto, l'occhiolino, schiocca le dita, voi ... ops, sull'attenti, incasso record dell'anno al botteghino! E poi magari a sentenziare: "uff, che schifo la tv, meglio un buon libvo". Sese....