Beh, meglio tardi che mai.
Anche se sai che la squadra non può fare più di tanto, non dirlo, è un grande errore di strategia di comunicazione.
JUVENTUS (4-4-2): Storari; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie; Krasic, Felipe Melo, Sissoko, Lanzafame; Iaquinta, Del Piero. In panchina: Manninger, Motta, Bonucci, Rinaudo, Marchisio, Pepe, Giannetti. Allenatore: Delneri.
LECH POZNAN (4-2-3-1): Kotorowski; Wojtkowiak, Arboleda, Djurdjevic, Henriquez; Krivets, Injac; Kikut, Stilic, Peszko; Rudnevs. In panchina: Bieszczad, Gangarczyk, Bosacki, Wilk, Drygas, Wichniarek, Tshibamba. Allenatore: Zielinski.
ARBITRO: Bezborodov (Russia)
da tuttosport
Dipende da quello che arriva ai giocatori: se si sconvincono di poter vincere, se si trovano poi a -10 dalla vetta c'è un duro contraccolpo psicologico, e allora è grave. Se partono con l'idea invece di non essere costretti a puntare allo scudetto, ma gli viene detto che hanno le potenzialità per bramare di puntare alle primissime posizioni, allora anche se magari alla fine si troveranno distanziati al primo posto, il contraccolpo non sarà eccessivo e l'impegno rimarrà costante.
E' chiaro come l'anno scorso la componente psicologica sia stata decisiva quanto quella fisica.
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Due bidoni della spazzatura abbandonati a pochi centimetri dalla targa che ricorda i 39 morti del 29 maggio ’85, l’Undici settembre del calcio. Un’immagine di una violenza cruda, e non solo simbolica. La foto l’ha scattata un osservatore del Monaco ed ex del Milan, Gianni Gullo, che era a Bruxelles per seguire Belgio-Germania, qualificazioni a Euro 2012: foto inviata due sere fa accompagnandola con queste parole: “Sono indignato, io quel giorno c’ero: quei bidoni davanti alla targa sono uno schifo. Fallo sapere a tutti, ti prego”.
Il dolore, l’emozione, la coppa insanguinata, la civiltà, la Juve e il Liverpool, la memoria, il passato e il presente di trentanove disgraziatissime famiglie: tutto è finito nella spazzatura della superficialità, della volgarità e dell’insensibilità, malattie che non risparmiano nessuno.
Ora mi auguro che la nuova Juve si muova facendo presente alle autorità del calcio europeo e del Belgio - muovano a se stesse l’umiliante addebito - che l’incuria e la mancanza di rispetto sono inaccettabili quando vìolano il ricordo.
Domanda: chi è questo Giannetti in panchina ? Qualcuno lo conosce ?
Un giovane preso dal Siena.