IO
Spoiler:
Nessuno sa con certezza perché nei pianeti esista la forza di gravità. Si è scoperto che la sua intensità dipenda dalla massa e che essa oltre agli organismi vale anche per pianeti interi o addirittura stelle. La luna terrestre ne è l’esempio più semplice. Questo piccolo satellite continua a girare intorno a quell’ammasso di terra e acqua, senza meta, destinato a girovagarci intorno perennemente senza nessun cambiamento radicale nella sua struttura, così vicino eppure irraggiungibile. Un destino nefasto senza speranza, come il mio continuo girovagare intorno alla vita, stessa vita che per gli organismi rappresenta il contorno della propria esistenza e la loro principale ragione di continuare a tenersela per trovarne uno scopo, ma che per me rimane solo una vetta irraggiungibile e comunque senza scopo.
Cosa sono? Perché esisto? Chi o cosa mi ha creato? Sono seduto. Sto guardando la terra, un piccolo ammasso di roccia e acqua. Ha un’atmosfera semplice che ne ha permesso la propagazione di microrganismi che si sono saputi adattare ed evolvere. Come sono nato io? Ho aperto gli occhi. Ho visto infinite costellazioni che mi fissavano , come se le fondamenta stesse dell’universo fossero state scosse. Ho visto intere galassie bruciare sotto ripetute supernove, cataclismi talmente spaventosi da far sembrare un terremoto planetario un soffio di vento che ti accarezza dolcemente. Chi sono io? Ho cercato per un periodo incalcolabile chi fosse come me, eppure esisto solo io. IO è la mia rappresentazione, il simbolo della mia unicità e IO mi appartiene, quindi io sono IO.
Sono seduto. Sto guardando la terra. La luna terrestre è completamente priva di vita, come piace a me. Il rumore non esiste. La fermezza ne fa da padrona, con la sabbia irremovibile, che viene spostata al minimo cenno, segno che tutto ciò che non fa parte di questo satellite, tutto ciò che non si muove insieme alla sua massa è solo un intruso, intruso di una struttura perfetta, che esiste in tutto l’universo e io ora qui sono un intruso. Sto guardando la terra. Che covo di intrusi. Il continuare degli eventi è stato modificato drasticamente e l’equilibrio spezzato, temo che non sia più recuperabile. Eppure non mi interessa. Questo universo non mi è mai interessato e a sua volta io non gli sono mai interessato. Siamo come i 2 poli di un pianeta, ci ignoriamo e non conosciamo la nostra esistenza e non mi interessa conoscerla. Però questi organismi, in confronto a me la sabbia della luna terrestre paragonata a se stessa, hanno dei loro simili e come tali vivono. La mia forma è simile alla loro, già questo mi fa desiderare essere un intruso come loro. Già so però, che sarei un intruso tra gli intrusi. Cosa sarei ai loro occhi? Io stesso non so cosa sono. Da loro potrei essere scambiato come uno dei fantomatici alieni o dei. Esseri superiori che non hanno mai visto o conosciuto. Trovo quelle immagini la rappresentazione della continua ricerca della perfezione di quei microrganismi, una ricerca atta a scoprire cose più grandi di quelle già scoperte per una voglia di conoscenza senza limiti. Sono geloso di tale voglia. Ma io so, so che la mia intrusione sarebbe effettiva in quel pianeta. Posso vederlo, anzi, posso vedere quello che sarebbe successo. Fiamme e simboli dappertutto e io che sovrasto ogni cosa in tutta la mia magnificenza. Non sarò io a creare la distruzione, ma ne sarò la causa, il perché non mi interessa.
No, non anticiperò la fine di questo mondo, perché non mi interessa. Sono seduto. Sto guardando un mondo sconosciuto. La mia vita non ha senso e io sono IO. Questo mondo non mi appartiene, questa sabbia non fa parte di me. Sto guardando un mondo sconosciuto. Il suo “tempo“ mi disgusta, il simbolo di quanto sia isolato dall’universo e da me. Il mio non essere intruso in realtà mi importa. Sono arrogante nel mio atto di pietà verso questo mondo. Quello che vedo non mi è mai interessato e il mio disinteresse può essere segno che quello che prevedo può essere cambiato. Questo mondo non mi appartiene, però ora porto dentro di me la speranza in un mio cambiamento, che mi porti a trovare la vita, varcare la forza di gravità, superare la doppia dimensione. Che quello che cerco non sia qui poca importanza ha, ho altre vite da esplorare, vite in cui forse potrò vivere e creare vita.
Sono IO.