Vedo che Gamer piace più o meno a tutti.
Vedo che Gamer piace più o meno a tutti.
Troppo?
Ho premiato almeno l'idea. Se fosse stata banale avrei dato anche 3 o 4.
Per 3/4 thriller di ottimo livello, peccato che il finale sia scontatissimo. Nota di merito per il personaggio intepretato da John Travolta, davvero molto particolare.
Voto: 7
È particolarmente figo quando arriva il tipo che di mediazioni con i rapitori se ne intende, gli bastano due secondi per far mietere la prima vittima![]()
Starai scherzando spero, il personaggio interpretato da Cusack è talmente anonimo e odioso che ho avuto la tentazione di lanciare qualcosa contro lo schermo del cinema, l'attore di colore era discreto ma il protagonista assolutamente no.
Quoto, però a questo punto mi chiedo perchè non realizzarlo in 3D, sarebbe stato meglio, vedere tutta quella distruzione in 3D sarebbe stata un'esperienza
Io però da un film con Gerard Butler non mi aspetto chissà cosa, tamarro come pochi, se lo metti in qualunque film puoi iniziare a togliere 2-3 voti a prescindere, odioso a dir poco![]()
All'inizio si, riesce a calarsi bene nel personaggio, verso la metà del film però inizia a perdere stile, un paio di momenti sprofonda nel grottesco, alla fine il film è anche carino ma secondo me poteva\doveva essere molto meglio.
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Piuttosto ragazzi dovremmo iniziare a prepararci psicologicamente per il terzo episodio di Twilight, ho visto i poster e sembra una cagata ancora peggiore dei primi due![]()
Probabilmente per via di amiche varie sarò costretto a guardarlo almeno un paio di volte![]()
"Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."
I sette principi del Bushido
Film che mi ha incuriosito fin da quando ho visto la locandina, in effetti l'idea è abbastanza originale.
In un carcere spagnolo un ignoto detenuto si suicida tagliandosi le vene, il film non ci dice chi è, verrà svelato solo in seguito.
A questo punto la scena si sposta sull'arrivo in carcere del giovane Juan Oliver, Juan è stato assunto come secondino ma per farsi un'idea dell'ambiente di lavoro va con un giorno di anticipo, sfortunatamente un pezzo di intonaco cade da un muro tramortendolo, nello stesso istante scoppia una rivolta tra i detenuti guidati dal pericoloso e carismatico Malamadre, al suo risveglio Juan decide per sopravvivere di fingersi un detenuto come gli altri, il film gira attorno a questo.
Il concetto è interessante, fino a dove ci si può spingere per salvarsi la vita? Ma soprattutto in certe condizioni quanto è davvero diversa una persona comune da un detenuto?
Il film gioca bene questa carta, e non nasconde la realtà delle prigioni, anche le più squallide violenze da parte delle guardie o l'indifferenza di chiunque verso i detenuti.
I personaggi sono molto caratterizzati, gli attori fanno un lavoro eccellente e in alcune scene il film tocca vette drammatiche davvero commoventi.
Ciononostante ha anche pecche di non poco conto, l'assenza di una colonna sonora degna di tale nome ad esempio, in alcuni (molti?) momenti questa pecca si sente e tradisce il fatto che non siamo certo di fronte ad un colossal, un altro difetto fastidioso è la presenza di fastidiosi spoiler che in parte tradiscono il finale, farci intuire a metà film come finirà non è una cosa intelligente.
Bel film in ogni caso, se non ci si aspetta un film d'azione ma un bel film drammatico piacerà.
Voto: 7
"Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."
I sette principi del Bushido
Altro film molto pubblicizzato che aspettavo, curioso di vedere cosa avrebbe combinato Roman Polansky dopo i recenti fatti di cronaca che lo riguardavano.
Il film parte con l'assunzione di un ghost writer da parte dell'Ex primo ministro inglese Adam Lang, il personaggio interpretato da Ewan Mc Gregor dovrà scrivere la biografia di Adam rimanendo nell'ombra.
Fin dall'inizio le cose però non vanno come previsto, prima viene aggredito da ignoti, poi inizia a scoprire fatti inquietanti di cui ignorava l'esistenza, Polansky crea un alone di ambiguità attorno ai personaggi, le vicende di Lang ricordano quelle del regista (sarà un caso?) e il film sembra a tratti quasi un giallo con un pinco pallino qualsiasi al posto dei canonici ispettori o agenti FBI.
Ewan fa un buon lavoro, deve fare la parte di un pinco pallino qualsiasi e la fa a meraviglia, deludente invece Brosnan anche se forse la colpa è più della sceneggiatura che sua.
Alla fine ciò che non mi ha convinto del film è la lentezza con cui si articola, un problema di ritmo narrativo insomma, la prima ora è a tratti noiosa e anche in seguito si resta comunque su una sufficienza dovuta anche al fatto che dopo essersi adagiato lo spettatore richiederebbe un ritmo di azione che il film non può offrire, da Polansky insomma c'era da aspettarsi molto di più, sufficienza raggiunta, ma niente di più
Voto: 6
"Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."
I sette principi del Bushido