-
Demente precario
EPISODIO 175: ABOKADO CONTRO SUPER C-14
“Huhuhu!” sogghignò ad un tratto C-14, sotto lo sguardo disorientato dei due alieni gemelli Abo e Kado. “E adesso che cosa gli prende? Si è sottratto abilmente ai nostri attacchi tenendoci a distanza, ma non penso si illuda di vincere in questo modo!” commentò l’alieno dalla pelle rossa. “Non ne ho idea, ma ci conviene stare in guardia!” rispose il fratello blu. In quel momento, ai lati dei due alieni sfrecciarono ad altissima velocità due oggetti dalla forma ovale, cosa che fece sussultare i due ex sottoposti di Freezer. “E quelli che cosa sono?” pensò tra se e se Kado. Prima ancora che i due alieni avessero il tempo di formulare una qualsiasi teoria in merito alla provenienza di quelle che avevano tutta l’aria di essere parti di un composto meccanico, esse entrarono in contatto con il petto di C-14, per poi penetrare nel suo corpo. “Ho capito! Quelle sono parti degli androidi che abbiamo distrutto! Sono state richiamate da quell’androide per aumentare la sua forza!” realizzò Abo, il quale stava assistendo alla stessa cosa accaduta molti anni prima quando Goku e i suoi amici avevano affrontato gli originali androidi 13, 14 e 15. Quella volta però le circostanze avevano portato 14 ad essere l’ultimo androide rimasto, e quindi il corpo di base per la fusione delle tre macchine di morte sarebbe stato il suo. “Per noi potrebbe essere un grosso problema…” commentò preoccupato Kado. Sotto gli occhi dei due increduli alieni il corpo di C-14 mutò, divenendo simile in tutto al Super C-13 sconfitto da Goku molti anni prima. La differenza che intercorreva tra quell’androide e quello che i due allievi di Heyzel si trovavano di fronte era puramente cromatica. La pelle di Super C-14 era di colore grigio scuro invece che blu, con i pettorali che invece avevano mantenuto la stessa tinta argentata del suo predecessore, mentre i suoi capelli erano neri come l’ebano, infine i suoi occhi erano rossi invece che gialli. Forte della sua rinnovata potenza l’androide emise un urlo che non aveva nulla di umano, per poi fissare i due avversari con uno sguardo colmo di sadico odio. “Non pensare di farci paura! Mostro! Non potrai comunque resistere al potere della spada del condottiero!” urlò Abo per poi plasmare nel proprio braccio la stessa spada di energia che aveva distrutto C-15 e scagliarsi contro il nuovo androide. Kado non disse nulla, rimanendo ad assistere allo scontro tra il fratello e Super C-14. Sapeva che l’attacco del fratello aveva una potenza implacabile, ma al contempo non aveva idea di quanto potesse essere diventato potente il loro avversario dopo aver assorbito le capsule di C-15 e C-13. Era meglio tenersi pronti ad intervenire all’occasione. Per quanto tuttavia l’alieno dalla pelle blu avesse preso in considerazione l’eventualità che Super C-14 potesse riuscire ad eludere l’attacco del fratello, le modalità non poterono che impressionarlo. La letale spada del condottiero che aveva distrutto con un solo colpo C-15 era stata infatti bloccata con due dita dal nuovo e spaventoso androide. “Impossibile!” sussultò Abo, per poi essere colpito da un violentissimo pugno in pieno volto dall’androide, che lo abbatté al suolo in un fragoroso boato e sollevando una moltitudine di neve e cristalli di ghiaccio per la violenza dell’impatto. Con un sorriso di sadico compiacimento Super C-14 protese il palmo della mano nella direzione dove si era schiantato l’alieno dalla pelle rossa, per poi scagliare un’onda di energia di inaudita potenza, allo scopo di finirlo. Kado però si era tenuto pronto, e si frappose tra il fratello e la fusione androide. “Scudo dell’eroe” urlò l’alieno dalla pelle blu riuscendo con la propria barriera a bloccare anche il potente attacco di Super C-14. L’illusione di aver neutralizzato l’attacco venne però ben presto cancellata dalla potenza di quell’onda che frantumò la barriera e colpì in pieno Kado, il quale stramazzò al suolo di fianco al fratello. “Non ci posso credere! Nemmeno le nostre arti guerriere del Dai Shin Ken riescono a fermarlo! E’ davvero impressionante!” commentò l’alieno dalla pelle blu tra i rantoli di dolore. “Maledizione! Non è il momento di tessere le lodi di colui che ci sta per far fuori! Guarda!” esclamò Abo indicando l’androide, che stava plasmando una Deadly Ball di dimensioni gigantesche. “Ma è un folle! Se spara un colpo così potente direttamente contro il suolo finirà col distruggere l’intero pianeta!” urlò l’alieno dalla pelle rossa. “E’ totalmente privo di razionalità! Il suo unico scopo è distruggerci! Poco gli importa se per farlo dovrà distruggere la Terra! E comunque non può farlo! Piccolo mi ha detto che il pianeta è stato reso indistruttibile con una specie di magia divina!” rispose Kado. “La Terra sarà anche indistruttibile, ma noi no!” ribatté Abo. I due fratelli si resero conto di come non fosse loro possibile evitare quel colpo in nessun modo, in quanto troppo rapido e dal diametro troppo esteso. Il colpo si abbatté sul suolo, travolgendo i due alieni e generando un’esplosione terrificante, che sciolse completamente i ghiacci su cui la battaglia aveva avuto luogo. Malgrado la Terra non potesse essere distrutta era innegabile che i danni riportati da quella zona del pianeta fossero stati ingenti e il colossale cratere formatosi sul pianeta aveva creato una serie di cascate in cui l’acqua del mare confluiva in uno spettacolo impressionate. “Hahahaha!” si limitò a ridere compiaciuto il mostro artificiale, la cui attenzione fu però attirata da una voce. “Bel colpo! Ma adesso si fa sul serio!” disse il nuovo venuto, che in realtà non era altro che la fusione tra Abo e Kado: Abokado. Il mostruoso essere dalla pelle viola rimase con le braccia conserte a fissare l’avversario con aria di sfida. “Era da parecchio che quei due non si univano per farmi combattere, e ho proprio voglia di divertirmi! Anche perché non sembri affatto male!” disse la fusione. I due colossi, dalle dimensioni pressoché identiche rimasero per alcuni istanti a fissarsi con disprezzo, ostentando ciascuno la propria sicurezza di prevalere sull’altro. Il primo attacco fu sferrato da Super C-14, e fu proprio il genere di attacchi tale da lasciare spiazzati gli avversari tanto fu potente e veloce. Prima ancora che Abokado avesse modo di rendersi conto di cosa stesse accadendo si ritrovò piegato in due dal dolore con il pugno dell’androide piantato sull’addome. “Eh no… non sei male proprio per niente…” pensò tra se e se l’alieno, che dimostrò la propria capacità di incassare reagendo in maniera fulminea bloccando le braccia dell’avversario, che si apprestava a colpirlo con un attacco a due mani e controbattendo con una potente ginocchiata all’addome, a cui seguì una potente testata, la quale però non si rivelò la migliore delle idee. “Ahiaaaa!!! Ma che testa dura dannazione!” si lamentò Abokado tenendosi il capo tra le mani. Super C-14 approfittò dell’occasione per sferrare un altro pugno contro la fusione, che però dimostrò di aver volutamente finto di accusare il colpo in maniera esagerata evitandolo con facilità. “Ci hai creduto? Eh?” disse provocatorio Abokado per poi contrattaccare con una micidiale combinazione di attacchi fisici conclusi da una sventola terrificante che fece precipitare in acqua l’androide. “Pff… non sarà di certo bastato così poco a metterlo fuori combattimento!” pensò tra se e se la fusione, l’esattezza delle cui parole venne confermata da una gigantesca sfera di energia che emerse dal mare sfrecciando verso di lui.
Permessi di Scrittura
- Tu non puoi inviare nuove discussioni
- Tu non puoi inviare risposte
- Tu non puoi inviare allegati
- Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regole del Forum