Preso da La Gazzetta dello sport
"PALERMO, 23 novembre 2009 - Il solito scarno comunicato sul sito ufficiale del club dà la notizia che tutti ormai, a Palermo e dintorni, si aspettavano da ieri pomeriggio: "La U. S. Città di Palermo comunica di aver sollevato dall'incarico di allenatore responsabile della prima squadra il signor Walter Zenga. La società ringrazia Zenga per l'impegno profuso e gli augura le migliori fortune". E meno male che appena tre giorni fa il presidente Maurizio Zamparini, ovvero l'uomo che l'ha licenziato, lo aveva definito così: "Il miglior allenatore che abbia mai avuto". Avanti il prossimo, Delio Rossi su tutti ma avanzano le candidature anche di Beretta e, sorpresa generale, Arrigoni. E perché non Zaccheroni? Con Zamparini, si sa, niente è impossibile.
NOTTATA DECISIVA — L'imprenditore friulano già ieri aveva detto che avrebbe dovuto riflettere per decidere le sorti dell'Uomo Ragno ma già il fatto stesso di aver risposto al telefono ai giornalisti che lo chiamavano, contravvenendo alla regola che si era autoimposto ("Con la stampa parlerò solo il giorno dopo le partite"), aveva chiarito che la grigia esperienza di Zenga sulla panchina rosanero era ormai agli sgoccioli.
DESTINO — Dall'altare alla polvere. Con Palermo-Catania nel destino. Nel campionato scorso, il primo marzo 2009, da tecnico rossazzurro, Zenga trionfò 4-0 al Barbera e Zamparini lo esaltò: "Ha stravinto il confronto con Ballardini, lo ha battuto 4-0. Il primo - disse il numero uno rosanero all'epoca - è un tecnico esperto e già fatto, l'altro, Ballardini, è invece un aspirante allenatore che diventerà molto bravo ma la differenza si vede". E invece è bastato aspettare la successiva sfida tra Palermo e Catania, sempre al Barbera, per stravolgere tutto.
COLPE — Brutto l'1-1 di ieri. E il Catania avrebbe meritato pure la vittoria grazie a un secondo tempo super. Lo stadio ha contestato Zenga all'uscita dal campo con un pesantissimo e interminabile minuto di sonori fischi. Quali le colpe dell'ex portiere azzurro? Aver puntato troppo in alto a inizio stagione ("Il nostro obiettivo dev'essere lo scudetto" disse nella conferenza di presentazione salvo poi abbassare le pretese qualche giorno dopo) ma soprattutto non essere riuscito a dare un gioco alla squadra. Dura sopperire all'assenza di Liverani (appena rientrato dopo sei mesi ai box per infortunio) ma le soluzioni sono state quasi tutte negative. Ieri Zenga si difendeva dicendo che rispetto all'anno scorso il Palermo non è peggiorato. Vero, ma di certo non è migliorato e proprio questo è il suo fallimento: non essere riuscito a far fare il salto di qualità ad una squadra che manca ormai dall'Europa da tre anni. Troppi per Zamparini che ora chiede l'ennesima svolta dei suoi intensissimi sette anni in Sicilia.
parla zenga — Walter Zenga è amareggiato dopo la decisione del presidente Maurizio Zamparini di esonerarlo in seguito al pareggio nel derby con il Catania: "Non voglio commentare a caldo quest'esonero - spiega a Stadionews l'ormai ex tecnico rosanero -. Ho parlato questa mattina con il presidente Zamparini, ma con la stampa non parlerò prima di mercoledì".
Secondo voi, di chi è davvero la colpa?
Secondo me dei giocatori, giocano davvero male, basti vedere le prestazioni di Pastore, Cavani e Bresciano