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Il delitto perfetto
di Alfred Hitchcock

Un film che smonta i canoni del giallo.
Sappiamo chi è l'assassino, conosciamo il movente e ci è stato spiegato come avverrà il crimine, ma il film non è neanche arrivato alla sua metà.
E qui cessa di essere un giallo, pur mantenendo momenti di fortissima tensione, perchè lo spettatore non segue passivamente un indagine ma arranca per stare dietro alla casualità degli eventi e alle reazioni dei personaggi.
Il piano apparentemente impeccabile si sgretola sotto i nostri occhi, per poi venire essere rimesso in piedi malamente.
Non è un film accomodante verso lo spettatore, soprattutto per gli anni in cui è uscito, ma anzi richiede uno sforzo notevole per essere apprezzato pienamente.
Ogni piccolo movimento in una scena è fondamentale, non ci sono i tipici zoom violenti che vogliono attirare l'attenzione su un fatto o un oggetto, ma è il pubblico che deve mantenere alta l'attenzione per tutta la pellicola.
Si potrebbe seguire il film non curandosi dei dettagli, per poi subire passivamente il "colpo di scena" finale e godersi comunque un ottimo film.
Oppure si può cercare di stare dietro al susseguirsi dei fatti e godersi la genialità e la complessità della concatenazione di eventi.
Persino il classico "spiegone" finale non è presente, o comunque non è canonico. La verità non viene rivelata a parole, ma si lascia che i fatti si spieghino da soli.
Altro aspetto geniale è il continuo stato di tensione.
Nonostante la particolarità della situazione, lo spettatore segue la prima parte del film come se non fosse già a conoscenza di quello che avverrà. La serie di piccoli problemi che complicano o mettono a rischio il piano, incrementano continuamente la tensione.
Ci si trova così a parteggiare per l'assassino, a sperare che tutto si risolva in suo favore e che non venga scoperto.
E questo è ancora più vero nella seconda parte, dove incredibilmente troviamo gli stessi livelli di tensione in situazioni decisamente più calme e meno rischiose.
Tony non è un personaggio piacevole, è anzi freddo e calcolatore, eppure è inevitabile arrivare a sperare che riesca a farla franca.
O forse, molto più probabilmente, il "tifo" non è rivolto direttamente a lui, ma a quel piano così geniale che vorremmo tanto arrivasse a compimento.
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