Mah. Fear of the Dark sfoggia la buonissima title track, l'accettabile Afraid to Shoot Strangers, il riff iniziale di Be Quick or Be Dead (il resto della canzone è sorvolabile), poi tutti riempitivi. Aggiungici un Dickinson ai minimi storici di forma e di impegno (neppure in No Prayer for the Dying non era impeccabile, ma il disco in sé, preso senza troppe pretese è godibilissimo).
Virtual XI paga il fatto che le due canzoni peggiori del disco (The Angel and the Gambler e Como Estais Amigos) sono VERAMENTE brutte. Tolte quelle, hai un'ottima Futureal, una The Clansman, una When Two Worlds Collide, e in generale un album assolutamente dignitoso.
Brave New World: troppo ruffiano, troppo poco spontaneo. Le buone composizioni non mancano, citerei l'acattivante opener The Wicker Man e Out of the Silent Planet; ma il tutto si appiattisce già dopo pochi ascolti.
Dance of Death invece lo considero il vero tracollo maideniano, nessuna composizione capace di farmi minimamente sussultare, verve sotto lo zero, tre chitarre che si annullano a vicenda, un disastro completo.
Su A Matter of Life and Death non posso pronunciarmi, ho lasciato perdere in partenza.