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  1. #211
    Astro Member L'avatar di Out
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    Zombi di George Romero


    Non trovo l immagine,accontentatevi.

    Lo avevo visto quando ero molto più piccolo e ne avevo un ricordo abbastanza vago.
    Non sono un grande fan de La notte dei morti viventi, che pur avviando un filone positivo mi è sembrato ancora troppo ingenuo e lento. L'alba dei morti viventi fa invece diversi passi avanti.
    Visivamente è realizzato in maniera abbastanza semplice, pur utilizzando una serie di effetti gradevoli ma mai eccessivi.
    L'idea del primo film viene rielaborata e ingigantita, il gruppo, qui più ristretto e omogeneo, fuggendo dagli zombie si rifugia in un centro commerciale che offre un rifugio decisamente più interessante di una semplice casa.
    Meno ingenuo anche dal punto di vista dei personaggi, infatti i protagonisti sono più credibili e visibilmente meno stupidi. Non si creano forzate fratture interne al gruppo e nessuno fa errori idioti che provocano conseguenze gravi per tutti.
    Inoltre il tempo trascorso dall'infezione e la presenza di due poliziotti permettono ai protagonisti di affrontare l'orda di mostri con un minimo di sicurezza e senza urla disperate o svenimenti(quanto ho odiato la protagonista del primo film).
    L'inizio del film ambientato in uno studio televisivo, permette di fare un breve riassunto della vicenda dei morti viventi e di mostrare come questa sia degenerata. Il tutto è anche un occasione per mostrare l'incapacità dell'uomo di reagire freddamente e senza emotività a questa crisi, che molti ancora si rifiutano di accettare.
    Il problema infatti non sono solo gli zombie, ma anche individui che approfittano della crisi come il direttore di rete che manda in onda le liste di rifugi ormai già invasi per mantenere l'audience, o i sudamericani che si rifiutano di eliminare i corpi dei defunti per motivi religiosi e culturali.

    I 4 protagonisti in fuga troveranno quindi riparo in un centro commerciale, in cui gli zombie si muovono ancora spinti dai ricordi e dagli istinti di quando erano in vita.
    Rispetto al remake di Snyder l'idea del rifugio è molto più sentita, e la parte centrale del film prende una piega più serena. L'immedesimazione con i protagonisti è molto più forte mentre li vediamo creare una vera e propia casa eliminando la minaccia dei morti viventi e usufruendo delle scorte dei vari negozi.
    C'è anche una scena in cui si provano dei cappelli buffi[cit.]
    Anche i risvolti sono molto diversi, infatti il vero nemico si rivelerà l'uomo e
    in particolare una banda di motociclisti capeggiata da quel bruttone di Tom Savini che vuole depredare il centro commerciale, distruggendo così quello che è stato duramente ricostruito.
    Qui il tono del film cala un pò, dato che i "cattivi" sono pittosto stupidi e banali, spinti soltanto dal desiderio di distruggere e saccheggiare.
    In più l'atteggiamento fracassone e diverse situazioni volutamente ridicole vanificano un pò l'atmosfera raggiunta fino a quel momento.

    La qualità generale della pellicola non viene comunque intaccata.
    Per quanto mi riguarda si tratta del miglior film di Zombie, anche se come horror vale sicuramente qualche punto in meno.
    Rivederlo mi ha fatto svalutare un pò il remake di Snyder, che pur rimanendo un buon film del genere perde parecchi degli aspetti positivi dell'originale e ne aggiunge altri nuovi ma negativi

  2. #212
    imma a huge fahget L'avatar di sentinel
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    Citazione Originariamente Scritto da Out Visualizza Messaggio
    Zombi di George Romero


    Non trovo l immagine,accontentatevi.

    Lo avevo visto quando ero molto più piccolo e ne avevo un ricordo abbastanza vago.
    Non sono un grande fan de La notte dei morti viventi, che pur avviando un filone positivo mi è sembrato ancora troppo ingenuo e lento. L'alba dei morti viventi fa invece diversi passi avanti.
    Visivamente è realizzato in maniera abbastanza semplice, pur utilizzando una serie di effetti gradevoli ma mai eccessivi.
    L'idea del primo film viene rielaborata e ingigantita, il gruppo, qui più ristretto e omogeneo, fuggendo dagli zombie si rifugia in un centro commerciale che offre un rifugio decisamente più interessante di una semplice casa.
    Meno ingenuo anche dal punto di vista dei personaggi, infatti i protagonisti sono più credibili e visibilmente meno stupidi. Non si creano forzate fratture interne al gruppo e nessuno fa errori idioti che provocano conseguenze gravi per tutti.
    Inoltre il tempo trascorso dall'infezione e la presenza di due poliziotti permettono ai protagonisti di affrontare l'orda di mostri con un minimo di sicurezza e senza urla disperate o svenimenti(quanto ho odiato la protagonista del primo film).
    L'inizio del film ambientato in uno studio televisivo, permette di fare un breve riassunto della vicenda dei morti viventi e di mostrare come questa sia degenerata. Il tutto è anche un occasione per mostrare l'incapacità dell'uomo di reagire freddamente e senza emotività a questa crisi, che molti ancora si rifiutano di accettare.
    Il problema infatti non sono solo gli zombie, ma anche individui che approfittano della crisi come il direttore di rete che manda in onda le liste di rifugi ormai già invasi per mantenere l'audience, o i sudamericani che si rifiutano di eliminare i corpi dei defunti per motivi religiosi e culturali.

    I 4 protagonisti in fuga troveranno quindi riparo in un centro commerciale, in cui gli zombie si muovono ancora spinti dai ricordi e dagli istinti di quando erano in vita.
    Rispetto al remake di Snyder l'idea del rifugio è molto più sentita, e la parte centrale del film prende una piega più serena. L'immedesimazione con i protagonisti è molto più forte mentre li vediamo creare una vera e propia casa eliminando la minaccia dei morti viventi e usufruendo delle scorte dei vari negozi.
    C'è anche una scena in cui si provano dei cappelli buffi[cit.]
    Anche i risvolti sono molto diversi, infatti il vero nemico si rivelerà l'uomo e
    in particolare una banda di motociclisti capeggiata da quel bruttone di Tom Savini che vuole depredare il centro commerciale, distruggendo così quello che è stato duramente ricostruito.
    Qui il tono del film cala un pò, dato che i "cattivi" sono pittosto stupidi e banali, spinti soltanto dal desiderio di distruggere e saccheggiare.
    In più l'atteggiamento fracassone e diverse situazioni volutamente ridicole vanificano un pò l'atmosfera raggiunta fino a quel momento.

    La qualità generale della pellicola non viene comunque intaccata.
    Per quanto mi riguarda si tratta del miglior film di Zombie, anche se come horror vale sicuramente qualche punto in meno.
    Rivederlo mi ha fatto svalutare un pò il remake di Snyder, che pur rimanendo un buon film del genere perde parecchi degli aspetti positivi dell'originale e ne aggiunge altri nuovi ma negativi
    Bella recensione, vorrei vedere quella di Lorenzino CCS, se me la concede.
    Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

  3. #213
    Astro Member L'avatar di Out
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    Citazione Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
    Bella recensione, vorrei vedere quella di Lorenzino CCS, se me la concede.
    Grazie e non ho la minima idea di chi sia.

  4. #214
    imma a huge fahget L'avatar di sentinel
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    Citazione Originariamente Scritto da Out Visualizza Messaggio
    Grazie e non ho la minima idea di chi sia.
    Tranquillo, non dicevo a te, ma ad un individuo equivoco e molto ambiguo
    Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

  5. #215
    Re-build L'avatar di Lorenzo GOV
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    Piccolo sentinel, la mia scarsa voglia di concede un sunto, no more.

    Dawn of the dead. Certamente il film che ho maggiormente apprezzato della trilogia (quadrilogia?)

    L'uomo mostra tutte le brutture che quotidianamente vengono nascoste dal perbenismo e dalla benpensante comportamentalità. Cosa, se non un pericolo mortale e incontrollabile mostra ciò che è davvero umano e pertanto "mostruoso"? Sono i mostri che richiamano i mostri. Pertanto la presunta superiorità tecnico-scientifica decade, la moralità tanto decantata viene a crollare come un castello di carta, e le vere esigenze dell'uomo risultano ora visibili. Pertanto l'egoismo diverrà il metro di giudizio sul da farsi, di fronte alla morte e alla paura alcuni si affideranno alla cieca fede, la superstitio sarà l'unica componente umana che invece di affievolire si rinsalderà, mostrando come proprio l'ipostatizzazione di alcune credenze sarà ciò che terrà saldi e paradossalmente lucidi anche in una situazione disperata. L'istinto di sopravvivenza guiderà i 4 protagonisti, eroi infelici di una nuova odissea, e li condurrà in un luogo chiuso, escludente la realtà caotica e incomprensibile circostante. Di fronte alla follia, sono proprio le consolidate abitudini precedenti che permettono ai 4 di persistere in un'apparente situazione di normalità. E simbolico è che sia proprio un centro commerciale il luogo deputato alla prosecuzione dell'umanità: nel tempio del consumismo dilagante, dell' "usare, sennò buttare", risulterà evidente come la ricerca della normalità consisterà proprio in una spasmodica smania di consumare, di prendere, quasi come se ciò fosse alla base di una vita consueta, precedente al disastro inspiegabile. Tutto ciò che serva è lì dentro, a portata di mano, un paese della cuccagna; i 4 vorranno costruire un'isola felice, depurando prima l'interno e poi costruendo argini intorno. E' infine altamente significativo che la rottura della sequenza narrativa, la "metabolè" non sarà innescata dal nemico comunemente ritenuto tale, ma dagli stessi uomini che dovrebbero appunto rappresentare l'ultimo baluardo di continuazione umana. Loro, spinti da una violenza cieca, dissacrante, consapevole e pertanto ancora più detestabile, saranno la causa della propria e dell'altrui rovina. D'altra parte gli zombi spaventano tanto non per la loro voracità e irrefrenabilità, quanto piuttosto per la loro immotivata spinta omicida; sono macchine da guerra, famelici assassini, ma non agiscono con premeditazione, sono privi di volontà ragionata, l'unica testimonianza della loro umanità è la presenza di ricordi che li spinge a ripercorrere i medesimi luoghi che frequentavano da "sani".

    Il finale è una tragica dimostrazione che nemmeno la ragione umana, di fronte all'irrazionale, allo sconclusionato, all'imponderato può nulla: nè barricate, nè trappole, nè difese interne ed esterne possono nulla in un mondo ormai dominato dalla follia. E Romero lo sottolinea con un finale, poi sostituito.

  6. #216
    Utente Bannato L'avatar di Snake Bar
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    Citazione Originariamente Scritto da Gogetto 35 Visualizza Messaggio
    un bambino di 9 anni che guarda Gomorra....in che mondo siamo finiti?
    I tuoi genitori ti lasciano?
    prima cosa portami rispetto ho 11 anni che ho fatto il 13 ottobre!
    in secundis dimmi tu che cosa c'è in quel film?sparatorie?:già viste san andreas,scarface all'infinito e poi se tu t'impressioni con così poco ....ANCORA NON HAI VISTO NIENTE!


    Citazione Originariamente Scritto da Chuck Visualizza Messaggio
    L adulto ha parlato..
    Meglio conoscere la verita fin da piccoli,non credi.
    ti quoto,ma oltre a questo non credi che la verita sia ormai un pò troppo conosciuta da tutti????nel senso a san andreas,vice city,,scarface ci giochi e poi fai il dilemma per un film che ripropone le stesse cazzate.

    Citazione Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza Messaggio
    Ma che verità c'è da scoprire in quel film? Che il sud è cesso? Non mi pare chissà quale notizia così sconvolgente da dover nascondere ai bambini.
    il sud non è un cesso in qualità di calabrese difendo il mio onore di buon ragazzo del meridione anche tramite internet,forse vorrai dire che il sud è un cesso ma almeno non è come voi polentoni,con dei drogati che girano in città come nulla,smog a tutta forza,stupri,violenze, questi casi avvengono soprattutto in "polentonia" anche qui noi abbiamo le nostre pecche e lo ammetto,ma dai li neanche alzate il culo dalla sedia per andare a sfacchinare come noi che raccogliamo arance,lavoriamo i campi,ecc.ecc. per avere quel poco che ci basta per poter tornare a casa e mangiare un tozzo di pane col pomodoro e sentire quel calore familiare che c'è in casa.

    sperò di essere stato chiaro a tutti

    scusate per l'ot!

    EDIT:volevo aggiungere che uno dei migliori prodotti meridionali è la pasta napoletana VOIELLO!
    Ultima modifica di Snake Bar; 05-11-2009 alle 20:34

  7. #217
    Yay L'avatar di Feleset
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    Datevi una calmata. In questo topic potete dare il vostro parere sul film (non su altro), e in modo civile.

    Vegeta es mito, ti consiglio di cancellare i post doppi.

  8. #218
    Utente Bannato L'avatar di Snake Bar
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    Citazione Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
    Datevi una calmata. In questo topic potete dare il vostro parere sul film (non su altro), e in modo civile.

    Vegeta es mito, ti consiglio di cancellare i post doppi.
    si ti chiedo scusa ma in questi giorni ho sempre più problemi di rete...

  9. #219
    Yay L'avatar di Feleset
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    Citazione Originariamente Scritto da vegeta es mito Visualizza Messaggio
    si ti chiedo scusa ma in questi giorni ho sempre più problemi di rete...
    Ho capito. Se non riesci a cancellarli lo faccio io, non è un problema.

    Fine OT, comunque.

  10. #220
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    Ho visto Aliens, finalmente nella sua interezza (e l'edizione speciale con le scene tagliate).
    Se Ridley Scott aveva creato un capolavoro di suspance ed un fanta-horror claustrofobico e opprimente, Cameron ha cambiato totalmente la ricetta, aggiungendo un fattore action stavolta decisivo e solo in minima parte colorato con qualche rimando alla tensione dell'opera originale.
    E' impossibile stabilire un punto di contatto tra i due mondi di Alien e di Aliens, poichè entrambi, a mio avviso, riescono abbastanza bene nell'intento che si propongono; da una parte la paura e l'oscurità di Scott, l'impotenza di fronte alla pura bestialità e all'immagine così fervida del terrore; dall'altra parte, Cameron ha realizzato appieno la formula che un sequel dovrebbe avere, ovvero: "Più grande, più grosso e più cattivo", e a rilanciare nello schermo lo Xenomorfo, stavolta meno terrificante, ma più agguerrito e pericoloso.
    Un blockbuster, roboante e di certo molto divertente, diversissimo dall'originale e forse, per quel che mi riguarda, più banale e usuale, laddove il primo risultava, all'epoca, assolutamente originale e "nuovo". Cameron e la sua visione tipicamente stilizzata ed esplosiva della fantascienza vanno da sempre a braccetto, e realizzato lo stacco netto con il predecessore, riesce a catapultarci in un caleidoscopio di spari e bombe a mano, ma senza mai dimenticarsi della sceneggiatura, che fa dal suo ritmo veloce e mozzafiato il punto di forza, e del rapporto Ripley/Newt un approfondimento interessante e dolcissimo, all'interno del sanguinolento spettacolo che la creatura (pardon, LE creature) vanno creando di volta in volta.
    Un film mai noioso, come già detto, divertente e roboante, ma che per certi aspetti anche ovvi, deve accontentarsi di essere l'ombra del primo, straordinario, capitolo della saga.

    Qui la mia citazione preferita:
    "Vengono fuori dalle pareti! Vengono fuori dalle fottute pareti!"

    VOTO: 8
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