ecco un proseguo.
CAPITOLO 8: la vera trasformazione
Tornato al presente Gohan comprese all’istante le parole di sua nonna perché da quando si era trasformato sentiva l’aura dentro di se pronta per scatenarsi un’altra volta, in più, ripeteva tra se e se la parola Goku e a quel punto capì cosa intendesse prima il drago, cosa centrasse lui con questa storia e cosa era successo prima quando si era arrabbiato.
Ma capì anche cosa doveva fare in quel momento: si piegò come gli aveva mostrato la nonna si rivolse al drago dicendo –ORA STA A GUARDARE- con tutto se stesso cercò di controllare l’aura e fu più facile del previsto.
La liberò il più possibile e avvenne esattamente come prima solo che essendo consapevole dei propri poteri aumento ancora di più il flusso d’energia, però questa volta non gli fece male e in più ci fu un boato tremendo: la potenza scatenata da Gohan era impressionante, il drago questa volta fu costretto ad opporre resistenza all’onda d’urto che si creò e inoltre tutto in torno si formò un gigantesco cratere di una centinaia di metri, il drago sbalordito da quest’improvviso miglioramento guardò la fonte di questa energia e non appena la trovò gli si raggelò l’anima: per un momento gli parve di avere di fronte Goku, solo che la sua potenza era molto inferiore.
Rassicuratosi da questa constatazione si preparò al combattimento anche perché era sicuro di vincere, in fin di conti aveva un braccio in più.
CAPITOLO 9: la resa dei conti
Gohan era consapevole che non poteva battere il drago per via del braccio, però qualcosa dentro di lui gli diceva di non mollare, allora si slancio contro di lui e la battaglia ricominciò. Anche se gli mancava l’uso di un braccio Gohan se la stava cavando meglio del previsto, e il drago se ne accorse quasi immediatamente perché quel ragazzo lo stava mettendo in difficoltà, quindi decise di iniziare ad usare, circa, il 50% del suo potenziale.
Appena iniziò, la situazione cambiò in modo radicale: Gohan era in difficoltà con un braccio solo, quindi iniziò ad indietreggiare.
-IO NON MI ARRENDO TANTO FACILMENTE- e nel momento stesso che lo disse la sua aura aumentò in maniera esponenziale e il suo corpo fu pervaso da una moltitudine di scintille e iniziò a combattere molto più intensamente, il drago notò anche che era cambiata la sua espressione e i capelli erano diventati molto più tirati.
A quel punto il drago decise di farla finita una volta per tutte anche perché gli faceva paura la sua aura che era diventata di un colore blu mare.
In circa una frazione di secondo, Gohan si ritrovò a terra con la bocca che sputava sangue: il drago gli aveva sferrato un pugno di una velocità e potenza inaudita.
Il drago si sollevò in aria (Gohan non riusciva ancora a capire come faceva) e disse –ora ti farò fare un bel viaggio nell’aldilà, addio- appena ebbe finito la frase, dalla sua mano, si creò una bolla rossa che Gohan, riflettendo, arrivò alla conclusione di essere una capacità di modificare l’aura, il drago glie la scagliò addosso e Gohan, inerme, fu centrato in pieno da essa e morì in un dolore atroce. Ma ad un tratto…..