Io spero solo di passare il turno contro una squadra come il Chelsea, vice campione d'europa. E' troppo importante in termini di nostra appetibilità internazionale in chiave mercato estivo.
Io spero solo di passare il turno contro una squadra come il Chelsea, vice campione d'europa. E' troppo importante in termini di nostra appetibilità internazionale in chiave mercato estivo.
Partita con la Lazio sostranzialmente identica a quella contro il Napoli.
Prima tempo giocato bene e meritevoli di essere in vantaggio.
Secondo tempo abulico, sulle gambe, impreciso; insomma identico a quello napoletano. L'unica differenza è che la Lazio è lì davanti più forte del Napoli, ha un centocampo più tecnico che con verticalizzazioni ha imbucato la difesa juventina stavolta non così impermeabile.
Ti do una buona notizia: c'è il ritorno. Non ho capito perchè solo in semifinale esiste la doppia sfida, strana novità di quest'anno. Questa non la sapevo, se il telecronista non diceva niente per me la juve era eliminatacomunque meglio così, abbiamo speranze per il ritorno in casa dove sarà sufficiente una vittoria di 1-0
Una sconfitta 2 a 1 non è il risultato peggiore possibile per prepararsi al match di ritorno. C'è di buono che questa Coppa Italia non la stiamo snobbando; c'è di meno buono che nonostante ciò la differenza di motivazioni coi biancocelesti s'è vista tutta, hanno pressato selvaggiamente fin dal fischio di inizio e nella ipresa, sospinti da un pubblico veramente "dodicesimo uomo in campo" non ci hanno fatto capire proprio niente, peccato perchè la nostra non è comunque stata una brutta prestazione, è mancato giusto l'apporto degli attaccanti, imbrigliati dalla difesa laziale e mai abbastanza dinamici (anche se a onor del vero, un goal buono con Iaquinta l'avevamo fatto). Speriamo in bene per il ritorno, perchè, obiettivo minore o no, questa benedetta decima coppa l'aspetto da tempo, e potrebbe essere la volta buona
Una sconfitta fuori casa di 2-1 ci può anche stare, infondo mancavano grandi pilastri della formazione juventina, considerando il fatto che siamo in corsa su tutti e tre i fronti. Al ritorno, quando avremo un po' le idee più chiare sui veri obiettivi da affrontare, potremo considerarla in maniera più o meno notevole. Spero in maniera meno notevole, come hanno fatto ieri, considerando le prossime partite più importanti. Comunque in un modo o nell'altro non deve essere snobbata.
Vado leggermente OT. La Coppa Italia è stata riformata per l'ennesima volta "per assomigliare alla Coppa di Lega inglese". Ennesimo tentativo di riportare in auge una competizione snobbata in quasi tutta la sua storia, ennesimo fallimento sportivo. Tanto per dire, se una tra Inter, Samp e Juve la vincerà, le saranno state sufficienti solo 5 partite. Inutile dire che nelle altre leghe calcistiche importanti in Europa, non solo le coppe nazionali richiedono più impegno e più match, ma ci sono anche le varie coppe di Lega. Insomma, come al solito ci dobbiamo distinguere.
Già secondo l'apprezzamento comune è una manifestazione inutile, se poi abbiamo dei manager che sembrano confermarlo modificandola in questo modo, stiamo a cavallo...
Importante partita vinta, quella contro il Torino.
Importante perchè arrivata con una squadra sperimentale; importante perchè arrivata contro un Torino ancora imbattutto nel girone di ritorno; importante perchè era un derby; importante perchè ci permette di sperare ancora con i 7 punti di distacco; importante perchè da morale prima del ritorno con il Chealsea.
Ottima difesa, che ha abbassato il baricentro, fa meno uso del fuorigioco ed appare rocciosa, con un Chiellini veramente superbo.
Buon centrocampo, con un ottima coppia quella di stasera, formata da Marchisio e Poulsen, abili a filtrare il gioco avversario e a riproporre la manovra.
Giovinco a tratti ha fatto bene, ma non è ancora decisivo: ci si aspetta molto di più da lui.
Coppia d'attacco ottima: finalmente un Iaquinta come non si vedeva dai tempi di Udine, ovvero un giocatore possente, impetuoso, comunque tecnico e insidioso in area.
Amauri il solito grande giocatore che si sacrifica per la squadra.