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Demente precario
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Ed eccomi dunque qui.
Seduta sul mio letto.
I miei vestiti sono già sparpagliati per terra.
Mescolati a quelli della mia Pan.
Indosso ormai solo il reggiseno e le mutandine.
Pan solo il secondo.
Non l’ha mai portato il reggiseno lei, dice che per combattere è scomodo.
Sono imbarazzata come una ragazzina.
Non so se a farmi sentire così sia il fatto che per la prima volta sto per farlo con un’altra ragazza.
Oppure perché il fatto che per la prima volta io stia per farlo con colei che desidero da sempre.
Pan è più lucida, ma si vede che è emozionata anche lei.
Ma sarà lei a prendere l’iniziativa… l’ha già fatto quando me l’ha proposto.
Del resto è sempre stata lei la più forte.
La mia piccola guerriera.
Sento la sua mano scendere lentamente lungo la mia schiena.
E il mio reggiseno sganciarsi, cadendo sul pavimento.
Le mani di lei sulle mie spalle, mi tirano delicatamente giù.
Facendomi sdraiare.
La mia schiena accaldata sul fresco lenzuolo.
Lentamente anche le mie mutandine vengono dolcemente sfilate.
Pan è sopra di me ora.
Si appoggia lentamente e dolcemente su di me.
Nulla di gravoso nel suo leggiadro peso.
Passerei l’eternità sotto di lei.
I suoi seni sopra i miei, la sua pelle a contatto con la mia, i nostri respiri che si uniscono.
Il mio cuore batte forte, quasi come se dentro di me scoppiassero miriadi di festanti fuochi artificiali.
Tutte le paure, tutte le incertezze… ogni minimo dubbio scompare tra gli spasmi del piacere mio e suo.
Una gioia condivisa, il vorace reciproco saziarsi dei propri desideri, dello spirito ma nondimeno del corpo.
Non saprei dire per quanto continuiamo a fare l’amore.
Il tempo diventa privo di significato.
Alla fine, sfinita, Pan si accascia su di me, altrettanto esausta.
Delicatamente le cingo tra le mie braccia… quasi avessi paura che mi possa scappare.
Ma mi basta guardarla negli occhi quando alza lo sguardo verso il mio.
Da li capisco che sarà mia per sempre.
Allora la stringo con ancora più forza… come volessi farle sapere come io non sia più una principessa da proteggere.
Bensì una compagna, a mia volta disposta a proteggerla da tutto e da tutti.
Ridacchio sommessamente.
“Perché ridi ?”
“Perché sono felice!”
“Non ne dubbito… ma c’è dell’altro, vero?”
“Pensavo a come la prenderà papà quando saprà che sua figlia si è innamorata della nipote di Goku!”
“E’ vero… hehehe! Che dici? Potremo rimanere sulla Terra o dovremo fuggire su un altro pianeta?”
“Dai! Non esagerare! Sono certo che se ne farà una ragione… anche se non credo riuscirà mai a capire fino in fondo..”
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“Etciù!”
“Hai visto Vegeta? Ti avevo detto di coprirti! Adesso ti sei preso il raffreddore…”
“Non dire sciocchezze! E poi sei nudo anche tu… pensi forse che potrei ammalarmi più facilmente di te?”
“Hehehe! Si, scusami! Hai ragione!”
“Kakaroth…”
“Si Vegeta?”
“Ancora una volta”
“Di nuovo… principe degli insaziabili?”
“Chiudi il becco e datti da fare!”
“Hihihi! Ok!”
FINE
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