Ecco a voi la mia One Shot: è tratta da HunterXHunter e spiega come, secondo me, potrebbe andare la resa dei conti tra Hisoka e Kuroro.
L’INCONTRO TANTO DESIDERATO
Ci troviamo dentro una stanza di una casa abbandonata ormai da tempo e lì si stanno scrutando due figure che sono una di fronte all’altra, pronte a darsi battaglia: questi due personaggi sono Hisoka e Kuroro Lucifer.
“Finalmente il momento che ho tanto desiderato è giunto: questo è il giorno in cui morirai, caro ex-capo!” esclama Hisoka con un sorriso sulle labbra.
“Hisoka, sei stato molto utile in questi ultimi mesi nel quale ho dovuto vivere esiliato a causa della catena del giudizio inferta da quel Kurapica, ma ora che sono finalmente libero tornerò dal Genei Ryodan e finiremo quello che avevamo iniziato. Prima però devo mantenere la promessa che ti ho fatto in cambio del tuo aiuto; quindi avrai la tua battaglia!” risponde Kuroro completamente indifferente alla situazione.
“Fossi in te risparmierei le forze per combattere!” dice semplicemente Hisoka.
Finite quelle parole il prestigiatore parte all’attacco per sfoderare un poderoso pugno, ma il Leader schiva il colpo a gran velocità e tenta di controbattere con un calcio, anche esso schivato dal nemico che approfitta del momento per colpire con un calcio allo stomaco Kuroro e sbalzarlo via; il Leader atterra più in là e in piedi.
“Devo ammetterlo: è più forte di quel che pensavo, ma niente che non possa contrastare!” pensa Lucifer.
“E ora osserva questo Kuroro!” grida Hisoka con sguardo assatanato.
Immediatamente il prestigiatore tira fuori 10 carte da gioco e le lancia in aria, per poi legarle grazie ai suoi fili di gomma a ogni dito delle sue mani.
“Prova a parare questo!” grida di nuovo Hisoka.
Il prestigiatore lancia il suo attacco verso Kuroro, ma poco prima che possano colpirlo Hisoka si ritrova catapultato dietro il Leader insieme alle sue carte e Kuroro alle sue spalle con il libro sulla mano destra.
“Ho capito: deve aver utilizzato l’abilità Nen per richiamare a se il libro e usare il teletrasporto per evitare il mio attacco; ingegnoso, devo ammetterlo!” pensa il prestigiatore.
“Interessante la tua abilità nen, ma come vedi sono in grado di contrastarla!” gli risponde Kuroro.
“Non cantare vittoria prima del tempo: avrai anche vinto il primo round, ma non vincerai la battaglia te lo garantisco!” esclama Hisoka con la sua solita aria da strafottente.
“Vedremo Hisoka, vedremo!” ribatte il Leader.
Il prestigiatore cerca di colpirlo con un pugno, Kuroro lo para e anche lui va per un pugno, schivato all’ultimo dall’avversario che tenta di controbattere con un calcio, parato da Kuroro che lo ripaga con un calcio in faccia mandandolo al tappeto a qualche metro di distanza.
Hisoka si rialza e, lanciandosi contro il nemico a gran velocità, lo colpisce con una gomitata in faccia sbalzandolo via, approfittando di questo si lancia di nuovo contro di lui a gran velocità e gli molla un cazzotto ben assestato sullo stomaco facendo piegare in due il Leader: Kuroro sta iniziando a capire che il combattimento non sarà una passeggiata come pensava all’inizio.
“E’ molto più forte di quel che pensavo, a quanto pare dovrò utilizzare tutta la mia forza se voglio sconfiggerlo!” pensa un Kuroro leggermente preoccupato.
”Che fine ha fatto il Kuroro sbruffone e sicuro della vittoria? E’ già stato messo Ko dal mio colpo? Che delusione: mi aspettavo di più da uno del tuo calibro!” lo ridicolizza Hisoka.
Kuroro si rialza con del sangue che esce dal labbro, ma se lo pulisce tranquillamente ed esclama “Lo ammetto, sei più forte di quello che pensavo, ma non abbastanza per battermi, e ora te lo dimostro!”
Dette queste semplici parole, Kuroro evoca di nuovo il suo libro utilizzando l’abilità Nen per usare l’Indoor Fish e chiamare a se il pesce-scheletro in suo aiuto.
“E così utilizzi quella tecnica: è molto pericolosa se riesce a colpirti!” spiega Hisoka.
”Esattamente: non credo tu possa competere con lui, ormai hai perso!” controbatte Kuroro.
”Sbagli a sottovalutarmi, ex-capo; e ora te lo dimostrerò!” risponde il prestigiatore.
Hisoka parte all’attacco seguito a ruota dall’Indoor Fish che tenta di azzannarlo, però il prestigiatore riesce a schivare all’ultimo l’attacco: il pesce tenta più volte di colpirlo, ma il prestigiatore, grazie alla sua incredibile velocità, riesce sempre a schivare i suoi attacchi.
“E’ inutile continuare a usare l’Indoor Fish: contro di lui non serve!” spiega Lucifer dopo aver chiuso il libro e aver fatto sparire il pesce-scheletro.
“Come puoi vedere il tuo attacco non è così invincibile come credevi tu!” esclama Hisoka col fiatone.
“Però a quanto vedo sei stato costretto a usare tutte le tue energie per aumentare la velocità e schivare l’Indoor Fish, e questo è un punto a mio favore!” nota Lucifer.
Purtroppo per Hisoka, Kuroro ha ragione: ha dovuto usare quasi tutta la sua forza per velocizzarsi e, ora, deve per forza giocarsi tutto nell’ultima azione.
Al contrario, Kuroro sembra abbastanza sicuro di avere la vittoria in pugno, l’unico problema è che il pugno che ha ricevuto sullo stomaco gli fa ancora male e lo limita abbastanza nella lotta.
In poche parole: lo scontro verrà deciso in questi ultimi atti.
Entrambi partono all’attacco e si colpiscono tutti e due con un pugno ben diretto in faccia sbalzandosi via insieme; il primo a mettersi in piedi è Kuroro, ma appena lo fa nota che c’è qualcosa di strano, infatti sulla guancia sinistra ha la gomma che Hisoka utilizza sempre per impedire al nemico di allontanarsi ed è collegata alla mano sinistra di quest’ultimo.
“Sei caduto nella mia trappola come uno sciocco!” esclama il prestigiatore mettendosi in piedi.
“Che stupido che sono stato: mi ha immobilizzato come un allocco!” dice un Lucifer seriamente preoccupato per la situazione.
“Ormai non hai più scampo: ti ho in pugno!” grida Hisoka.
Quest’ultimo muovendo il dito della mano sinistra attira a se l’avversario e comincia a tempestarlo di calcio e pugni in tutto il corpo con il Leader che non può far niente per schivare i colpi.
“E va bene, a quanto pare sono costretto ad utilizzare la mia arma!” pensa Kuroro vedendo un ultima speranza.
Intanto Hisoka tira fuori dalla tasca una carta da gioco pronto per usarla per tagliare il collo al suo avversario.
“Ormai sei finito!” grida il prestigiatore con uno sguardo assatanato letteralmente.
Anche Kuroro tira fuori qualcosa dalla tasca con l’intento di colpire il suo avversario al cuore: gli attacchi vengono lanciati, ma chi avrà vinto?
Alla fine dei colpi si può vedere Hisoka trafitto al cuore dal coltello di Lucifer e quest’ultimo con un taglio ben visibile sul lato sinistro del collo e con la mano ancora stretta al coltello.
“N-n-non è p-p-possib-b-bile!” afferma il prestigiatore mollando dalla mano destra la carta che cade a terra.
“Ti avevo avvertito che non avresti vinto!” risponde il Leader toccandosi la parte del collo con la ferita.
Hisoka, ormai privo di vita, cade a terra con il sangue che sgorga dalla ferita al cuore: alla fine è stato Kuroro a vincere la sfida.
Però anche quest’ultimo non è uscito realmente bene dalla battaglia: esso è pieno di ferite in tutto il corpo e si accascia a terra seduto sempre toccandosi il collo per il dolore che prova.
“Devo ammetterlo: ci sono stati momenti in cui credevo veramente di lasciarci le penne; ma ho vinto ed è questo che conta!” esclama Kuroro.
Detto ciò, il Leader si alza in piedi e, continuando a massaggiarsi il collo, avanza verso la porta pronunciando “Sei stato un avversario formidabile Hisoka, ma adesso devo andare: il Genei Ryodan mi sta aspettando!”
FINE