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Demente precario
“Vedi la luce della vittoria che già intravedevi farsi un barlume sempre più fievole, saiyan?” chiese Latan. “Le tue accuse di presunzione sono rivolte alla persona sbagliata, Latan! Ero preparato ad incontrare la tua resistenza anche dopo aver ottenuto questa trasformazione! Mi batterò con te in eterno se sarà necessario!” asserì il saiyan. “Lodevole proposito, ma le energie ti assisteranno per così tanto tempo?” sibilò il malvagio. “Preoccupati delle tue di energie, Latan! E inizia a risparmiarle non sprecando ulteriore fiato in chiacchere!” concluse Goku. Lo scontro riprese, in perfetto equilibrio, colpo su colpo, in totale parità. La situazione in cui Goku si trovava era paradossale, tale che quasi non poteva rendersi conto di quanto potente in realtà egli fosse. In realtà il saiyan aveva raggiunto un livello elevatissimo. Goku era defunto, e si stava battendo nell’aldilà, il posto congeniale per sfruttare al cento per cento il potere del Super saiyan di terzo livello. In quella battaglia egli poteva attingere ad una potenza che non avrebbe più raggiunto nel futuro scontro con Majin Bu. Quello era il potere con cui certamente avrebbe annientato Kid Bu nella battaglia che avrebbe avuto luogo sul pianeta dei Kaiohshin, un potere che superava quello che avrebbero raggiunto Gotenks e Mystic Gohan e del quale avrebbe dato dimostrazione unicamente dopo lunghi allenamenti sulla Terra, distruggendo il grande demone Hildegarn, dopo che tutti gli altri guerrieri Z fossero caduti uno dopo l’altro. Nonostante questo Latan riusciva a battersi alla pari con il figlio di Bardack in un combattimento tra autentici titani, tra due guerrieri capaci di far tremare il cielo degli dei. Latan protese la mano in avanti portando il palmo a pochi centimetri dal volto di Goku, il quale spostò il capo giusto in tempo per evitare che il raggio energetico dell’angelo caduto gli disintegrasse la testa, quindi afferrò il braccio del nemico e lo scagliò verso il basso. Il padre di Gohan protese all’indietro il braccio plasmando una sfera di energia dorata nella propria mano, scagliandola poi verso il nemico in caduta, centrandolo in pieno ventre. La pressione dell’attacco energetico del saiyan fece precipitare l’angelo caduto ad una velocità folle e l’impatto con il suolo sarebbe stato violentissimo, seguito con tutta probabilità da un’esplosione che avrebbe danneggiato seriamente il già menomato angelo caduto. Con un enorme sforzo di volontà, tuttavia, Latan arrestò la propria caduta spingendo poi via con le mani la sfera energetica di Goku. Fatto ciò egli iniziò a concentrare la propria energia, preparandosi ad eseguire una tecnica la cui potenza si preannunciava devastante. “Cosa combina adesso? Una nuova tecnica? Avranno mai fine le sue risorse?” si chiese Goku, alquanto preoccupato. “Adesso sparirai per sempre, Goku! Sarai inghiottito da delle tenebre eterne che non lasceranno nulla di te! Dark Hole!!!” tuonò Latan per poi protendere le braccia in avanti e creando un colossale buco nero, la cui forza di attrazione avrebbe risucchiato qualsiasi cosa attorno all’angelo caduto. Era una tecnica molto simile a quella di Garlic Junior, solo incommensurabilmente più potente, inoltre, tale buco nero non conduceva da nessuna parte, era pura forza oscura che avrebbe disintegrato ogni cosa da esso risucchiata. “Sei un folle, Latan! Così facendo annienterai anche Arier! E il tuo piano andrà ugualmente in fumo! Il tuo desiderio di sconfiggermi è dunque tale da spingerti a tanto?” urlò Goku, lottando per resistere alla forza di attrazione del buco nero. “Ti sbagli, Goku! Nulla può essere risucchiato dal mio Dark Hole senza che io lo voglia! Dunque, se stavi pensando di sconfiggermi facendomi cadere dentro di esso beh, risparmiati il tentativo!” rispose l’angelo caduto. “Aiuto!!!” urlò Elore tenendosi stretta ad Arier. “Tieniti stretta a me, tesoro! Egli non vuole che io cessi di esistere, pertanto se mi resti attaccata non correrai pericoli!” la incoraggiò lo zefiriano. La devastante potenza del Dark Hole di Latan attirava qualsiasi cosa, risucchiando rocce e pezzi della fortezza plasmata in precedenza dallo stesso angelo caduto e oramai ridotta ad un ammasso di macerie. Goku, da par suo, lottava per non cedere alla forza di attrazione della tecnica dell’avversario, tuttavia, veniva inesorabilmente trascinato verso il buco nero. “Non c’è salvezza per te! E’ inutile che tu ti ostini a lottare!” esclamò Latan. Il saiyan non rispose, limitandosi a portare entrambe le mani ad un fianco, iniziando a concentrare la propria energia per scagliare il suo colpo più celebre. “Kaaaaa….” fece Goku pronto a scagliare una nuova, potentissima onda energetica contro l’avversario. “Sciocco! La tua onda sarà assorbita dal mio Dark Hole! Come tutto il resto!” lo irrise Latan. “….meeeee….” continuò Goku senza prestare attenzione alle asserzioni dell’angelo caduto. “….haaaaaa….meeeee….haaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ” urlò infine il Super saiyan di terzo livello scagliando un’onda di energia dorata di dimensioni colossali, ma non in direzione di Latan, bensì mirando direttamente al Dark Hole. “Cosa vuole fare? No… non si sarà messo in testa di… no! Non è possibile che possa arrivare a tanto!” pensò incredulo l’angelo caduto. L’energia luminosa della Kamehameha veniva assorbita dal buco nero come Latan aveva previsto, ma qualcosa non tornava, e presto l’angelo caduto comprese come i suoi timori fossero fondati. Con un urlo disumano Goku aumentò ulteriormente l’intensità della Kamehameha, facendola diventare ancora più grande e potente. Vi fu un’esplosione di luce accecante, e non appena si fu diradata tutti poterono constatare come l’incredibile fosse avvenuto. La luce della Kamehameha di Goku aveva vinto l’oscurità del buco nero, saturandola e facendo sparire la tecnica di Latan. “Impossibile…” mormorò l’angelo caduto. Goku era immobile come una statua, in piedi, con un il capo chinato verso il basso e gli occhi chiusi. “E’ giunto il momento di mettere la parola fine a questo combattimento! Ora assaggerai la potenza del mio Ryuken!” disse Goku, stringendo il pugno innanzi a se. Alle sue spalle apparve la figura lucente di un colossale drago dorato il cui terrificante e ancestrale ruggito risuonò in tutto il Paradiso. “Goku sta per far ricorso alla sua tecnica suprema! Per quanto disprezzi Latan, non posso che provare un senso di pietà nei suoi confronti!” commentò Elore. “La potenza di Goku cresca ancora! Ora sovrasta quella di Latan! Se riuscirà a colpire l’angelo caduto ne farà polvere! Questo è il colpo che decide le sorti dell’universo! Goku… stringi nel tuo pugno la speranza di noi tutti affinché tu possa disintegrare per sempre il fatale nemico!” pensò Arier, che finalmente vedeva prossima la caduta del malvagio guerriero oscuro.
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