Citazione Originariamente Scritto da Irvine Visualizza Messaggio
E con questo si conclude la fan fiction conosciuta con il nome di R e G. Lo so che nn è piaciuta a tutti, ma è frutto di una mente perversa! Quello che vi posso dire è godetevela finchè potete...volevo inoltre ringraziare Naked, che mi ha stimolato a continuarla. Grazie! Senza di te avrei smesso di scrivere!!!Grazie 1000!!!
E grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere la mia fic!!!

Spoiler:
Passò un mese da quel drammatico giorno. E pensare che doveva essere un matrimonio! Durante quel periodo Rikku tornò a bikanel da sola. Tutti provarono a fermarla, soprattutto Gippal, ma lei nn volle sentire ragioni. Aveva bisogni di stare a casa per un po’. Nessuno la risentì per più di un mese. Poi, così come era sparita, tornò, in una notte di pioggia. Si affacciò timidamente alla casa di Yuna, senza dire una parola. Yuna la accolse senza indugi. Presto la notizia si sparse e appena giunse alle orecchie di Gippal, egli subito si precipitò a vedere come stava. La pancia di Rikku sembrava sul punto di esplodere. Il suo volto sembrava sereno, ma Gippal la affrontò cmq con il dovuto tatto. – Ciao!- lo salutò lei allegra.
-ehm...ciao...ehm...come stai?-
-Bene...bhe, insomma, con questa pancia nn vado da nessuna parte!- rise. Gippal la guardò disorientato. Rikku rispose con uno sguardo interrogativo. - Che cos’hai?-
- bhe...è che nn mi aspettavo di vederti così allegra...- Rikku lo guardò con uno sguardo indecifrabile. – Gippal...io nn voglio crogiolarmi nel rimorso fino alla mia morte...nel tempo in cui sono stata via...ho riflettuto...e ho capito che quel che è fatto è fatto...e poi...- qui si interruppe. Il ricordo era ancora doloroso.- Toru...è morto per salvarmi...sarebbe inutile crogiolarsi nel dolore...perché Toru voleva che fossi felice...ed è quello che voglio fare...quindi voglio essere felice...proprio ora che il bimbo sta per arrivare...devo essere felice...e vorrei che lo fossero tutti...- lo guardò.- Anche tu devi esserlo.- Gippal la guardò sbalordito. Ma dopotutto era questa la Rikku che conosceva.

Secondo i medici il bambino sarebbe nato entro un mese. Rikku era felice più che mai. Poteva sembrare strano, ma presto tutti la riconobbero per quello che era: la ragazza che nn si faceva scoraggiare. Gippal passava sempre più tempo a Besaid. Faceva compagnia a Rikku, aiutava chi poteva. Secondo alcuni era solo una maniera per riconquistare Rikku, ma a nessuno dispiaceva. Anche Lulu stava migliorando. Dopo molti trattamenti intensivi, aveva ripreso conoscenza, sebbene nn fosse totalmente in se. Tutta Besaid era in festa. Anche Paine e Baralai erano venuti. Si erano fidanzati e sembravano molto felici. Certo, vedere Paine mano nella mano con qualcuno era strano, ma presto si abituarono tutti. Solo Gippal era nervoso. Non faceva che pensare a Rikku, era ancora innamorato di lei. E la cosa prese una strana piega, dopo che ebbe avuto un’idea.
Un pomeriggio che era sol, Gippal le si avvicinò. Si salutarono e parlarono del più e del meno, poi lui divenne serio.- Rikku...io mi chiedevo...-
-Si?-
-bhe...ecco...come chiamerai tuo figlio?-
-Toru. rispose lei senza esitazioni. Gippal prese fiato.- senti...ma...dove andrai quando sarà nato?-
-credo che resterò qui a besaid con yuna. insieme cresceremo i nostri figli.-
-e...- gippal arrivò al punto dolente-...vuoi crescerlo da sola?-
-che vuoi dire? ci sarà yuna con me...-
-si, ma...chi gli farà da padre?- Rikku si sorprese.- cosa intendi?-
-Rikku...tuo figlio ha bisogno di una figura paterna...come pensi di dargliela?-
-bhe...può crescere anche senza, no?-
-ovvio che no.-
-Gippal...perchè mi dici queste cose?- Gippal nn rispose subito. Non poteva. Non poteva dire quello che aveva dentro, avrebbe rovinato tutto. –niente, fa come se nn ti avessi detto niente- e fece per andarsene.-Gippal! Ti prego, dimmi quello che devi dirmi! E’ inutile tenersi tutto dentro! prima lo dici, prima passarà!- Gippal si risedette- Rikku... lo so che per te sarà uno shock...e che sicuramente mi caccerai via...ma...io voleva farti un’offerta...cioè, una proposta...ecco, io...Rikku, sposami!- disse. Rikku rimase impassibile. Rispose dopo un po’-perché me lo chiedi?-
-nn voglio approfittare della tua situazione...ma...lo faccio per te e per Toru...nn ti chiedo di dirmi che mi amerai per sempre, ma fallo per tuo figlio...se mi sposi, tuo figlio avrà un padre-
-Ci devo riflettere.-


La notizia si sparse lentamente, prima come momorio, poi come voce, poi come pettegolezzo, infine divenne ufficiale. Rikku sposava Gippal. All’inizio nemmeno Yuna approvava. Diceva che nn era giusto nei confronti di Toru. Ma Rikku rispondeva sempre.- Toru voleva che io e suo figlio fossimo felici. Non credo voglia che resti vedova a vita e che il bambino cresca senza padre.- Non fu organizzata cerimonia, nn ci furono gli inviti, tutto si svolse in segreto, i pochi invitati furono Yuna, Tidus, Paine, Baralai, Nooj e Leblanc. Fu tutto molto veloce, tanto che durò appena mezz’ora, ma per Rikku e Gippal andava bene così. Su tutti i presenti regnava un clima di dubbio su quanto stavano vedendo.

Era un mattino freddo. Due persone si trovavano ai cancelli di un cimitero. Erano un ragazzo e una ragazza. Lei teneva un fagotto stretto tra le braccia. Si incamminarono tra le lapidi e i cipressi, mentre il vento ululava, tanto che sembrava fossero voci provenienti dalla terra. La ragazza Si fermò davanti a una lapide e si inginocchio. I lunghi capelli biondo ricaddero sulle spalle. Guardò a lungo quella lapide. Poi, il fagotto gemette. La ragazza si soffermò un momento calmare il bambino nato da poco più di due settimane. Poi cominciò a parlare, rivolgendosi alla stele.- ciao. scusa se nn sono venuta prima. Avevo un po’ da fare con il piccolo.- rise. Una risata triste, per mascherare le lacrime. –L’ho chiamato Toru, come te...spero diventi forte e intelligente come te, sai? Ma sono sicura che lo sarà. E’ tuo figlio...- Il ragazzo si fece avanti. –La ragazza lo presentò alla lapide.- Questo è Gippal, te lo ricordi? Volevo dirti che l’ho sposato perché il bambino potesse avere un padre. E’ una brava persona, ci tratterà bene.- gli sorrise, e lui ricambiò.- bhe, che altro posso dire...Tornerò presto. Aspettami.- Si alzò e si avvicinò al ragazzo, che gli mise un braccio intorno alle spalle.- Ti amo- disse alla terra. Poi, i due si incamminarono verso casa.


Ciao, so che l'hai postata seeeecoli fa, ma mi sono appena iscritta e scrivo ff anch'io e anche se é un po' (moooolto tardi) ci tenevo a dirti che mi é piaciuta moltissimo, scorrendo tra le pagine del forum solo per trovare il continuo.
E' davvero stupenda!