EPISODIO 104: ZANGYA CONTRO BORJACK

“Preparati, Borjack! Stavolta sarò io a prendermi la tua vita!” disse Zangya con tono minaccioso. Borjack aveva un’espressione concentrata disegnata sul volto, ma non sembra spaventato innanzi a quella furia bramosa di vendetta “E’ vero! Ti ho eliminata io in passato… ma l’errore è stato tuo! Sei stata una codarda innanzi a Gohan, e in quanto suo sovrano avevo tutto il diritto di agire come ho fatto! Togliendoti la vita ti ho risparmiato il disonore di morire come una vigliacca! Gohan non ti avrebbe risparmiata, e questo lo sai…” disse l’ex sovrano di Zard. “Ero io a dover decidere della mia vita! Non tu, Borjack! L’opportunità che mi hai negato, a te però sarà concessa! Non ti colpirò biecamente alle spalle come facesti tu anni or sono! Avrai l’opportunità di difendere la tua vita combattendo!” ribatté Zangya. “Sono commosso…” commentò sarcastico Borjack. L’ennesima provocazione diede il via allo scontro. Zangya sollevò il braccio destro concentrando nella mano un considerevole quantitativo di energia lucente, quindi scagliò contro Borjack una moltitudine di piccole sfere di Ki verdi. Il demone non si fece sorprendere, e balzò verso l’alto, lasciando che le sfere impattassero contro il terreno sottostante, senza che nessuna di esse riuscisse a colpirlo. Zangya non era però disposta a dare tregua al dispotico sovrano e gli si scagliò rapidamente contro attaccandolo con una serie di calci rotanti in serie, che però Borjack riuscì ad evitare abilmente. Malgrado la mole possente, Borjack si stava rivelando rapidissimo, perfettamente in grado di competere in agilità con la più piccola ed esile Zangya. Stanco di subire, Borjack contrattaccò sferrando un potente colpo all’addome di Zangya. La donna però non era da meno rispetto all’avversario sul piano dei riflessi, posizionò le braccia a croce in modo da poter arrestare l’impeto della possente nocca di Borjack. Zangya riuscì a parare il colpo, ma il contraccolpo fu comunque violento, e riuscì a scaraventare la donna indietro di diversi metri. Borjack aprì la mano, ancora protesa in avanti e iniziò a sparare molteplici raggi di energia color smeraldo contro Zangya, la quale però li evitò agilmente mentre avanzava, giungendo ad un metro da Borjack, per poi sferrargli un potente uppercut. Ancora una volta, però, Borjack fu pronto a difendersi frustrando il tentativo di offensiva da parte di Zangya bloccando con l’altra mano il pugno dell’avversaria. Zangya si rese subito conto di trovarsi in una situazione pericolosa. La differenza di mole avrebbe consentito certamente a Borjack di spezzarle un braccio, se avesse avuto il tempo di esercitare la propria forza su quello di lei. Con una reattività prodigiosa, al punto da sorprendere Borjack, Zangya si avvitò su se stessa riuscendo a colpire con la punta del piede lo sterno dell’avversario, che fu così costretto a mollare la presa. Per Zangya era il momento di insistere, approfittando dello stordimento dell’avversario. La donna demone colpì l’addome di Borjack con una moltitudine di pugni che fecero piegare in due dal dolore il poderoso rivale, che faticava a reagire. Quindi portò a termine la propria combinazione di attacchi colpendo Borjack alla nuca con un attacco a due mani, facendolo schiantare al suolo in un fragoroso boato. “Grande Borjack!!!” urlò Bujin incredulo innanzi all’atterramento patito dal proprio comandante e sovrano. “Dannata!” imprecò Bido facendo eco al commilitone. Zangya restò con le braccia incrociate, osservando il punto ove era precipitato Borjack, nell’attesa di una celere controffensiva da parte del medesimo. “Devo averlo sottovalutato… con il potere che mi ha donato Babidy ero convinta di vincere facilmente! Ma a quanto pare la superiorità che inizialmente Borjack vantava nei miei confronti andava ben oltre quanto immaginassi! Nonostante questo sarò io a spuntarla!” pensò la donna demone. Ad un tratto il contrattacco di Borjack si manifestò, rapido, improvviso e micidiale. Zangya non ebbe ne il tempo ne il modo di rendersi esattamente conto di quanto stesse accadendo. Borjack le si era scagliato contro ad una velocità vertiginosa, centrandola in pieno con una spallata sbalzandola all’indietro, prima però che si potesse allontanare troppo, il demone afferrò l’avversaria per un piede iniziando a farla roteare sopra la testa per poi scagliarla verso l’alto. Stordita dalla vertigine Zangya non poté in alcun modo impedire a Borjack di colpirla nuovamente con una ginocchiata all’addome, per poi schiantarla a sua volta al suolo con una gomitata. “Qualcosa non va, principessa? Sarebbe questa la potenza con cui speravi di sfidarmi? Che pretese strampalate!” la canzonò Borjack. Sul suo volto vi era un’espressione divertita. A dispetto delle sue parole, però, il divertimento non era dettato da un compatimento nei confronti dell’avversaria, bensì dal fatto che lo scontro si stava rivelando di suo gradimento. Non capitava spesso che qualcuno riuscisse a impegnarlo a fondo, ma Zangya ci stava riuscendo. Malgrado tutto, l’ex monarca di Zard sembrava ancora molto sicuro di se. “Il grande Borjack è troppo forte… nemmeno Gohan potrebbe tenergli testa oramai!” commentò Gokua, impressionato da come il comandante stava conducendo lo scontro. “Già… ancora mi domando come abbia potuto essere sconfitto quella volta! Deve essersi trattato di un autentico miracolo! La classica fortuna sfacciata che quel giorno ha deciso di sorridere a quel moccioso dai capelli dorati! Nessuno più riuscirà mai a sconfiggere il nostro signore! Il guerriero più forte dell’intera galassia!” concordò Bido. Zangya, tuttavia, si rialzò, tra lo stupore di tutti, eccetto quello di Borjack. Gli altri tre demoni non si sarebbero mai aspettati che Zangya si rialzasse. Loro di certo sarebbero morti sul colpo se avessero subito un attacco tanto violento da parte di Borjack. E invece Zangya era persino riuscita a rimettersi in piedi, e pareva in grado di combattere ancora a lungo. “Non mi arrendo, Borjack! Ho ancora molte frecce del mio arco! E te ne accorgerai presto!” affermò Zangya, pronta a riprendere la contesa.