Originariamente Scritto da
Dark Genius
UNA MISSIONE PER MAJIN BU
Gohan era appena uscito da scuola e stava per tornare a casa quando fu raggiunto da Videl: “Scusa Gohan, vai di fretta?”
“No, dimmi tutto!”
“E’ che mi appena chiamato la polizia per una rapina... Mi hanno chiesto di intervenire... Vieni anche tu?”
“Si, ti darò una mano” rispose il ragazzo guardando la sua fidanzata premere un bottone del suo orologio da polso per far apparire il costume di Great Sayagirl.
“Come sto?” chiese lei alzandosi in volo.
“Sei bellissima, come sempre. Ora andiamo”
Nel frattempo all’interno della Capsule Corporation l’incontro fra due formidabili guerrieri infuriava: essi erano Vegeta e Gotenks, entrambi allo stato di supersayan di secondo livello. Dopo poco più di dieci minuti di combattimento a quel livello erano entrambi esausti.
“Complimenti” biascicò Vegeta “Hai imparato a padroneggiare bene lo stato di supersayan di secondo livello...”
“Grazie...” rispose Gotenks “Dopo l’incontro con Majin Bu mi sono reso conto che avevo bisogno di poter combattere con una forza intermedia fra quello che avevo sotto forma di supersayan, troppo debole, e quella che avevo sotto forma di supersayan di terzo livello, che faceva diminuire notevolmente la durata della fusione. Così l’unica soluzione è stata imparare a trasformarmi in un supersayan di secondo livello. Ma a quanto pare contro di te non basta: siamo alla pari”
“Già... La tua forza non può aumentare più di tanto se allo stesso tempo non aumentano anche quelle di Trunks e Goten, che si allenano certamente meno di me”
“Si, questo è vero... Ma, come tutte le altre volte, tu sei esausto e io ho ancora un asso nella manica da giocare: il supersayan di terzo livello”
“Si tratta solo di resistere pochi minuti per me... Ormai hai quasi terminato il tempo a tua disposizione per ridurmi in questo stato... E tu non sei in condizioni migliori”
“Lo so... Infatti è giunto il momento di trasformarmi!” esclamò Gotenks espandendo la sua aura e liberando tutta la sua potenza. Si piegò su stesso lanciando un urlo furioso e poi improvvisamente distese ogni muscolo del suo corpo dando sfogo a tutta la sua energia. I suoi capelli si allungarono e si infoltirono, mentre le sue sopracciglia scomparvero, dandogli un’aria più scimmiesca: si era trasformato in supersayan di terzo livello.
Mentre lo scontro fra Gotenks e Vegeta raggiungeva il suo apice nel Palazzo del Supremo Junior era seduto a gambe incrociate e cercava di concentrarsi... Lontano, molto lontano, stava succedendo qualcosa di strano... Un’aura insolita era apparsa... Doveva concentrarsi di più per percepirla al meglio e capirci qualcosa... Dende e Popo erano dietro di lui, immobili, e aspettavano che interrompesse la sua meditazione. Tutto era calmo e silenzioso.
“Ciao Junior!” esclamò Goku, appena teletrasportatasi alle spalle dei presenti, facendoli sobbalzare.
“COME TI VIENE IN MENTE DI ARRIVARE COSI’???” gridò Junior col cuore che gli batteva all’impazzata.
“Ehm... Scusatemi... Hehe” rispose Goku sorridendo “Costa stavi facendo di bello?”
“Meditavo... Sto imparando a percepire ogni singola aura del pianeta, anche la più debole... E così facendo ne ho trovata una più forte del normale... E mi è sembrata anche parecchio malvagia...”
“Ma quant’è forte? Mi piacerebbe tanto avere un nuovo avversario con cui battermi!”
“Calmati, Goku... Non raggiunge neanche il mio livello penso...”
“Ah, allora non è un granchè...”
“CHE COSA?” Junior lanciò un’occhiataccia a Goku e chiuse gli occhi riniziando a meditare.
“Se vuoi posso andare a dare un’occhiata col teletrasporto...”
“No, no, tranquillo. Ci ho già mandato qualcuno” rispose Junior sorridendo.
“Chi?” domandò Goku.
“Qualcuno a cui è bastato dire che stanno organizzando una sagra della caramella...” disse Junior con una risatina.
“Dove sarà questa sagra della caramella? Uffa, quell’uomo verde mi ha detto che ci sarebbe voluto poco! Uffa, uffa, uffa! Mr.Satan mi ha anche detto di tornare a casa presto per non farlo preoccupare... E io non voglio che Mr.Satan si arrabbi... No, no”
Majin Bu stava sorvolando il deserto da ormai quasi un’ora per trovare la sagra della caramella promessagli da Junior, ma non aveva ancora trovato nulla e ne era abbastanza deluso. Finalmente però vide una strana costruzione circolare: “Uh! Forse è lì che è stata organizzata la sagra della caramella!” pensò Majin Bu scendendo in picchiata davanti alla porta dell’edificio “Vediamo se c’è qualcuno...”
“Intruso! Intruso!” fece una vocetta meccanica.
“Ehi, chi ha parlato?” domandò sorpreso Majin Bu.
“Intruso! Intruso!”
“Ma dove sei? Ah, sei tu robottino!” esclamò l’amico di Mr.Satan scorgendo un piccolo corpicino che si muoveva su dei cingoli avanti e indietro “Sai per caso dov’è la sagra della caramella?”
“Intruso! Intruso!” ripeté il robot entrando dentro l’edificio attraverso una piccola botola nella porta.
“Ehi, io da lì non ci passo... Vorrà dire che userò un’altra strada...”
Majin Bu si allontanò di qualche metro e con un Ki Blast fece saltare in aria la porta per poi entrare all’interno dell’edificio.
“C’è nessuno? Robottino, dove sei?”
“Intruso! Intruso” continuò a dire il robot scappando verso una porta dall’altro di un corridoio.
“Ehi, aspettami!” esclamò Majin Bu sempre più contrariato iniziando a seguirlo.
Quando il robot raggiunse la porta essa si aprì rapidamente mostrando il suo interno: una stanza buia e di dimensioni sconosciute, in cui entrò subito seguito da Majin Bu. Dopo il passaggio dei due, la porta si chiuse, intrappolandoli dentro.
“Ehi, dove siamo? Dove mi hai portato?”
Improvvisamente si accese una luce e l’intera stanza fu illuminata a giorno: era circolare, con un soffitto a cupola, nero come le pareti e il pavimento. C’erano, compresa quella da cui erano entrati il robot e Majin Bu, quattro porte di metallo, tutte chiuse.
“Ma che posto è questo?” domandò il povero Majin Bu.
Come in risposta alla sua domanda una porta si aprì e apparve una figura alta e snella.
“Chi sei? Il presidente della sagra della caramella?” domandò ancora l’ingenuo amico di Mr.Satan tentando di scorgere l’essere appena entrato nella stanza, ancora quasi completamente nel buio. Esso allora uscì allo scoperto, mostrando di essere un robot di colore grigio, dal corpo abbastanza semplice, ma ben fatto: al posto di ogni arto aveva due tubi metallici non troppo larghi con in mezzo una piccola sfera che aveva funzione di gomito o ginocchio e le mani e i piedi erano sostituiti da dei fori larghi quasi quanto i tubi, di cui Majin Bu non comprendeva la funzione. Il busto era composto da un’unica lastra di metallo e sorreggeva una strana testa, anch’essa a forma di tubo, ma senza fori e con due piccolo occhi metallici ai lati e una grata metallica circolare con la funzione di bocca. Nel complesso era una creatura splendida, l’apoteosi della meccanica robotica.
“Il mio nome è Cyder... E non raggiungerai il mio padrone!”
Chi sarà il nuovo arrivato? Sarà lui l’essere di cui parlava Junior? E chi è il padrone di cui parla? Forse un nuovo nemico giunto a disturbare la momentanea pace sulla Terra?