LA STORIA DI SEAFER

Re Vegeta guardò suo figlio che, nonostante la sua incredibile potenza ed i suoi pompatissimi muscoli, aveva paura di suo padre, ora trasformato in supersayan di secondo livello.
“La sua aura è superiore anche a quella di Kakaroth” pensò stupito Vegeta “Sarà davvero difficile sconfiggerlo”
“Leggo il terrore nei tuoi occhi” disse il re dei sayan “Mi temi, figliolo?”
“No, non ti temo”
“Allora ora ti darò una ragione per farlo!” gridò il padre di Vegeta lanciandosi all’attacco, subito imitato dal figlio. I due si scontrarono a mezz’aria con una potenza inaudita, pungo contro pugno. Rimasero fermi, fissandosi, mentre le loro aure sprigionavano scintille. Improvvisamente sulla Città dell’Ovest iniziò a piovere, formando tante piccole pozzanghere tra le rovine della metropoli. I due avversari si guardarono negli occhi, per poi staccarsi l’uno dall’altro e continuare lo scontro.

Crilin era in piedi, ansante. Col suo ultimo attacco aveva messo al tappeto Seafer, ma era convinto di non averlo sconfitto definitivamente. Si guardò intorno, alla ricerca del suo avversario, ma non riuscì ad individuarlo. Probabilmente era nascosto fra i resti del palazzo coinvolto nell’esplosione causata dalla sua potentissima tecnica.
“Dove sei?” chiese, fissando un punto indefinito di fronte a sè.
Nessuno rispose. Il terrestre iniziò a pensare che forse ce l’aveva davvero fatta a distruggere quel mostro. Si alzò in volo, concentrato per individuare ogni minimo movimento intorno a lui. Quando si rese conto che stava diventando paranoico si allontanò lentamente dalla piazza dove si era scontrato con Seafer, sempre guardando dietro di sè. Poi improvvisamente percepì una presenza alla sua destra e si girò alzando il braccio per proteggersi, lasciando però sguarnito in questo modo il fianco sinistro, dove venne colpito con un potentissimo calcio sulla spalla che lo fece volare a terra, nel bel mezzo di un giardino all’interno della cittadina sottostante.
“Pensavi davvero di avermi sconfitto?” chiese Seafer avvicinandosi a lui “Lo scontro è appena iniziato”
Crilin si rialzò lentamente in piedi e vide il suo avversario lanciargli contro un Ki Blast di colore bluastro, dal quale venne colpito in pieno. Volò contro un albero, che tremò all’impatto con la schiena del terrestre.
“E’ giunta l’ora di farla finita” mormorò il mostro avvicinandosi con fare minaccioso “Di addio alla tua stupida vita”

Sul pianeta dei Kaiohshin tutto era tranquillo. Dopo la sconfitta di Majin Bu esso era rimasto pressoché distrutto, ma col tempo era tornato alla sua forma originale. Kaiohshin il Sommo stava leggendo uno dei suoi soliti fumetti, mentre Kibithoshin, l’accidentale fusione fra Kaiohshin dell’Est e Kibith, si stava allenando. La divinità era rimasto sconvolto dall’incredibile forza dei sayan e voleva poterli aiutare in caso di nuove difficoltà per l’universo, così ogni giorno passava ore e ore a fare esercizi. Non osava chiedere al Sommo Kaiohshin se esso fosse disposto a sottoporlo all’allenamento speciale che aveva aumentato in maniera esponenziale la forza di Gohan, temendo di non essere meritevole di un simile trattamento, e per questo motivo aveva deciso di contare solo sulle proprie forze per migliorare. Improvvisamente la pace del pianeta venne turbata dall’arrivo di un personaggio, che salutò a voce alta i due abitanti: “Salve, Kibithoshin! Salve, Sommo Kaiohshin!”
La fusione fra Kaiohshin e Kibith guardò il nuovo arrivato e lo riconobbe subito.
“Ciao Goku! Come mai da queste parti?” chiese la divinità.
“Beh, sa, sulla Terra abbiamo un piccolo problema...” iniziò a raccontare Goku.

Era passato solo qualche minuto dalla trasformazione di Re Vegeta in supersayan di secondo livello, ma la sua superiorità era già evidente. Il principe dei sayan era barcollante, esausto.
“A quanto pare è finita, figliolo” disse il re “Non hai più assi nella manica”
Vegeta lo guardò, amareggiato. Purtroppo suo padre aveva ragione: era stato sconfitto. Si guardò intorno, con uno sguardo impotente. Possibile che avesse davvero fallito? Aveva sfruttato ogni trasformazione di cui era capace, ogni attacco... Improvvisamente capì: aveva ancora una possibilità.
“Mi spiace padre” mormorò “Ho ancora un asso nella manica”
“Che cosa?” chiese Re Vegeta incredulo.
“Si, padre, hai capito bene” disse il principe dei sayan alzandosi in volo. Notò con gioia che il suo avversario stava impallidendo.
“Stai per conoscere la mia arma migliore” continuò allargando le braccia di scatto ed iniziando a caricare energia “Il final flash!”

“Molto interessante” mormorò Kaiohshin il Sommo dopo aver ascoltato il racconto di Goku, terminante con l’inizio dello scontro fra Vegeta e suo padre “E così tu pensi che il re dei sayan sia stato riportato in vita e segua gli ordini di un folle scienziato...”
“Precisamente” confermò il padre di Gohan e Goten.
“Beh, ti sbagli” disse la divinità.
“Che cosa?” chiesero Goku e Kibithoshin all’unisono.
“Io percepisco due aure malvagie sulla Terra, non una” spiegò.
“Due?” ripeté la fusione fra Kaiohshin dell’Est e Kibith.
“Esatto. La prima è quella di Re Vegeta, la seconda è quella dell’essere riportato in vita da un folle scienziato”
“E chi è?” domandò Goku, sorpreso.
“Seafer” mormorò il Sommo Kaiohshin pronunciando il nome della creatura come se rischiasse di essere fulminato solo nominandolo.
“Se...Se... Seafer?” ripeté Kibithoshin terrorizzato.
“Si, Seafer, il demone distruttore”
Goku lanciò un’occhiata interrogativa alle due divinità e Kaiohshin il Sommo iniziò a raccontare la storia del mostro che minacciava la pace sulla Terra: “Devi sapere che, all’inizio dei tempi, l’universo era completamente diversa da com’è oggi. Ma anche allora c’erano già presenze benigne e maligne, proprio come adesso. Nonostante questo però le divinità buone dominavano su quelle malvagie, finché, improvvisamente, apparve un essere potentissimo ed all’apparenza immortale. Quel demone era stato creato dagli dei maligni e racchiudeva in esso la loro essenza, la loro forza e la loro malvagità. Il suo nome era Seafer. Gli dei benigni cercarono di affrontarlo, ma fallirono miseramente. Così, per salvare l’universo, essi furono costretti a creare a loro volta un essere potentissimo e racchiudente la loro essenza. Questo nuovo eroe dal cuore puro affrontò il demone e, dopo una dura battaglia, riuscì a sconfiggerlo sacrificandosi per la salvezza dell’universo. Il corpo senza vita del mostro fu condannato a vagare tra le galassie per l’eternità e gli dei maligni abbandonarono per sempre il mondo allora conosciuto. Questi avvenimenti col tempo contribuirono a far diventare l’universo così com’è oggi”
“Ho sempre pensato che questa storia fosse solo una leggenda...” mormorò Kibithoshin “Me la raccontava Dai Kaiohshin quando ero ancora giovane ed inesperto e non conoscevo a fondo la differenza tra il bene ed il male”
“Mi scusi, Sommo Kaiohshin, ma temo che si sbaglia. Se davvero un essere così potente si trovasse sulla Terra avrei percepito la sua aura durante il combattimento con Re Vegeta, non crede?”
“Non ha ancora mostrato la sua reale potenza e, come te, è capace di azzerarla. Comunque non mi avete lasciato concludere il mio racconto”
“Vada avanti, forza” lo incoraggiò Kibithoshin.
“Come vi stavo dicendo, Seafer è stato condannato a vagare per l’universo, ma qualche decina di anni fa il suo corpo senza vita è entrato nell’atmosfera terrestre dove, a quanto pare, un folle scienziato l’ha trovato e riportato in vita, per di più potenziandolo”
“Mi scusi, Sommo Kaiohshin, ma se l’essere riportato in vita dal creatore di Cyder è questo Seafer, il padre di Vegeta da dove arriva?”
“E’ quello che mi chiedo anch’io figliolo” rispose la divinità prima di rivolgersi a Kibithoshin “Tu hai qualche idea?”
“Purtroppo si. Temo che Re Vegeta sia sottomesso a Seafer, una sorta di suo schiavo”
“Che cosa?” chiese Goku interdetto. Gli eventi stavano prendendo una piega assolutamente inaspettata ed insensata ai suoi occhi. Possibile che un mostro dalle origini così antiche fosse tornato per distruggere la Terra accompagnato dal re dei sayan, suo schiavo?