Chissa’ se milioni di persone che hanno acceso in questi giorni la tv,
loro
unica fonte d’informazione, avranno almeno capito che siamo in guerra,
e
che quei morti sono crepati per una guerra gia’ persa.
In pochi si ricordano l’invasato Bush sulla portaerei che inneggiava
alla
vittoria nell’ormai lontano 1 maggio, quel sospiro di sollievo del
popolino, quel senso di orgoglio nazionale per la spedizione dei
carabinieri italiani, quel patriottismo démodé… E ancora di meno si
ricorderanno le gaffes del ns. premier a proposito della razza
inferiore
araba, il documento dei paesi europei non allineati a Francia e
Germania,
il rifiuto di incontrare Arafat e per ultimo le scellerate
dichiarazioni
sulla Cecenia… Chissa’ se qualcuno si sarà chiesto chi ha le piu’ gravi
responsabilita’ di questo attentato… Dopo una serata davanti alla Tv mi
viene da vomitare, nessuno, dico nessuno ha fatto questo semplice
collegamento, figuriamoci la sinistra. Invece mi e’ toccato vedere cose
allucinanti, veramente… i documentari dell’Istituto Luce, fascisti su
marte… uno schifo mostruoso… la cosa più orribile che abbia mai visto
in
vita mia… Ma dove siamo? Vorrei conoscere a uno a uno i giornalisti che
scrivono quei testi che nemmeno mio nonno se li sarebbe bevuti, non ci
crede nemmeno piu’ l’invasato number one e il suo staff: Bremer che
parla
di ritirata preventiva, Wolfowitz in mutande, Dick Cheney scotennato
dagli
appalachi…
In rete ho trovato un ambiente leggermente diverso in questi giorni,
almeno
nei siti che frequento, il “cordoglio” e’ in definitiva imperante,
pero’ si
trovano anche messaggi del genere:
"io ho fatto 5 cortei per la pace contro la guerra. io sapevo... e come
me
migliaia di persone nel mondo... [che] sarebbe finita cosi', e adesso
e'
ipocrita non affermarlo... capisco che il "te l'avevo detto" non serve
niente a nessuno.. ma io che posso farci? NOT IN MY NAME, si diceva...
appunto... non mi sento 'responsabile'. non volevo questa guerra. non
la
voglio. a differenza di tutti quelli che hanno tolto la bandiera, la
mia e'
ancora li', sbiadita ma li', perche' la guerra e' li'... tutto il resto
(Vespa, Bush, Berlusconi, il governo, il parlamento, il cordoglio) e'
un
copione... quello si', cinico spietato e volgare."
Messaggi che mi fanno riflettere e mi portano a ricercare le forme piu’
adeguate per sputtanare i demendsjournalist, scovare i responsabili,
che
poi sono gli stessi di Genova 2001, quelli di Carlo Giuliani, dei
pestaggi,
delle molotov magiche apparse nel cilindro della Diaz, di Bolzaneto… E
purtroppo, sempre in rete, mi capita di leggere anche questa:
“La breve notizia che segue è stata presa dal settimanale "Il Mucchio"
n°552...d'altronde non potevamo aspettarci che qualunque altro
giornale, o
media in generale, lo facesse presente:
"Beccaria. Su iniziativa della presidenza italiana l'Unione europea ha
deciso un progetto pilota per la lotta alla tortura e ai trattamenti
inumani nel Terzo Mondo. Rappresentanti dei vari paesi europei verranno
mandati in giro per il mondo a spiegare ai governanti perche’ non
bisogna
torturare la gente. Il rappresentante italiano sarà il vicequestore
PERUGINI, fotografato a Genova mentre prendeva a calci in testa un
ragazzino di quindici anni tenuto fermo da agenti."