Avete letto bene. Da un punto di vista formale, credo che gli shojo siano praticamente identici alla poesia epica classica.
Pensiamo alle caratteristiche formali dell'epos classico

1) Scene formulari, cioé scene ripetute e consolidate in svariate parti o in poemi diversi.
2) Epiteti fissi: non solo i personaggi singoli, ma anche le categoria sociali (ex: troiane dalle bianche braccia)

Ovviamente ce ne sono altre, ma queste sono quelle che coincidono:

Pensate a un QUALSIASI anime di argomento romantico: quante volte avete visto la stessa scena, la stessa puntata, le stesse battute con minime se non nulle varianti. Dopo anni di merdosissimi shojo guardati, ho individuato alcune scene presenti più o meno, in tutti gli anime:

  1. Puntata al mare, oppure, più raramente, al parco acquatico
  2. Puntata alle terme
  3. Puntata incentrata su un personaggio femminile di solito ignorato, che si conclude con un nulla di fatto
  4. Puntata problematica, l'unica seria insieme all'ultima, di solito precede

Ce ne sono altre che ora non mi vengono in mente.
Passiamo alle scene ricorrenti:

Protagonista scivola e lui e lei si trovano uno sopra l'altra
  1. Prima soluzione: Lei lo pesta
  2. Seconda soluzione: Si fissano finché non entra qualcuno e fanno maldestramente finta di niente
Protagonista scivola e sbircia le nudità della pulzella

  1. Unica soluzione: lei lo pesta

Protagonista sbircia le nudità di una o più pulzelle

  1. come sopra
Protagonista fa qualcosa di sinceramente romantico e/o gentile

  1. Prima soluzione: Lei si vergogna e lo pesta
  2. Seconda soluzione: Quasi si baciano ma qualcuno o qualcosa interrompe

Protagonista non c'entra niente, ma viene incastrato

  1. Unica soluzione: Lei lo pesta

Mi rompo i coglioni a scriverle tutte, ma il succo è questo: tutti gli anime romantici hanno una formularità estrema, che li accomuna molto ai poemi omerici.

A voi, signori.