Citazione Originariamente Scritto da IISNT Visualizza Messaggio
Difficilmente trovo comunisti con una stessa visione del comunismo.
Perchè c'è una tale confusione che attualmente non è semplice riuscire a capire di cosa si sta parlando. E questo non per la disinformacia berlusconiana, ma per una marea di motivi, storico, sociali, economici, filosofico-politici che hanno determinato un totale casino in seno ai movimenti comunisti, che ormai è difficile capire di cosa si parli.
Per 70 anni era comunista colui che si ispirava all'URSS (anche se c'è da dire che i movimenti comunisti molto critici rispetto all'Unione Sovietica non sono mai mancati). Lo stesso Troskji era un comunista bolscevico, comandante dell'Armata Rossa, ritrovatosi poi ad essere tenace oppositore del regime staliniano.
Adesso non sai più chi devi guardare (anche se comunque non c'è nulla da guardare).
Oggi come ieri ti trovi il comunista per cui essere tale, significa obbedire al partito. Cosa dica questo partito non conta, l'importante è obbedire.
Ti trovi quello iper-dogmatico, che per ogni avvenimento che osserva, è in grado di andarti a pescare la frase in cui Marx lo aveva predetto.
Ti trovi quello autoritario e liberticida, che non capisci se è comunista o fascista.
Ti trovi quello che semplicemente è comunista perchè lo era suo padre.
Ovviamente tutto ciò vale anche per la controparte a destra.
Insomma è un casino.
Quello che rifiuto in pieno è la convinzione che il comunismo (o anche qualche altra ideologia), sia qualcosa di schematico e dogmatico. Se lo fosse sapremo tutti di cosa stiamo parlando, il fatto è che non ci sono dogmi.