Da parecchio tempo a questa parte un mio compagno di classe viene regolarmente discriminato,manipolato e umiliato,non per la sua etnia o colore della pelle ma per via della sua apparentemente scarsa intelligenza,mancanza d'igene personale,precoce sviluppo e alto rango sociale.
I miei amici e gli altri miei compagni non l'ho coinvolgono in niente se non sotto le pressioni della madre.
Non l'ho sopporto,inoltre (viviamo in un piccolo paese del sud) essendo il figlio di uno degli uomini più facoltosi della città viene considerato un "viziato figlio di papà"
I miei crudeli compagni lo affliggono in massa di domane quali "7+5,2+3 ecc..."
Il suddetto ha bisogno di tempo per elaborare tali risposte e perciò siccome impiega un buon 16 secondi di tempo per rispondere viene insultato senza alcuna pietà,si fa fare i compiti da sua madre e perciò viene considerato un raccomandato dai miei compagni.
Secondo me l'intelligenza non è una caratteristica fondamentale,in fondo è semplicemente la capacità di elaborazioni di dati sensoriali e operazioni di memoria.
Secondo me,non essendo l'intelligenza più necessaria per sopravvivere,come invece era al tempo delle nostre origini.
Pertanto invece di essere disprezzato il mio compagno dovrebbe essere compreso invece che sfruttato e deriso.
L'intelligenza è una dote molto sopravvalutata.

Io sono indignato da questo comportamento,cosa pensate della discriminazione in base all'intelligenza?Avete mai assistito a fenomeni del genere?