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  1. #1
    Eternal Master L'avatar di T.U.M
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    Predefinito MY ONE SHOT [L'UlTiMo SoLdAtO]


    <<VOI NON PASSERETE!!! VOI PERIRETE QUI!!! SUDICI BASTARDI!!!>> John urlava a squarcia gola, la sua furia era incontrollabile, nessuno poteva resistere a un confronto aperto contro di lui.
    Imbracciava il suo fucile, sporco e scheggiato.
    La vista cominciava a offuscarsi, le gambe cominciavano a cedere e i suoi soldati stavano inziando a perdere terreno rispetto ai nemici.
    Non poteva finire in questo modo.
    John digrign&#242; i denti, ma la sua espressione era velata dal casco che indossava e che aveva reso il suo volto anonimo a molte persone, ma che i nemici ricordavano molto bene.
    La notte imcombeva sul campo di battaglia, ma la guerra continuava e John guid&#242; il suo plotone sulla destra del pendio per evitare un accerchiamento.
    Tutti i suoi soldati erano coraggiosi e non si sarebbero mai fermati davanti a nessuno, non finch&#232; il capitano era al loro fianco.
    I proiettili eliminavano i nemici uno ad uno, il sangue sgorgava dai loro corpi mutilati e crivellati dai proiettili.
    D' un tratto, un bossolo vagante colp&#236; il plotone di John, i suoi uomini caddero di fronte a quella furia devastatrice.
    Lui per&#242; era ancora in vita, dolorante e ferito.
    Fissava incredulo i suoi compagni che giacevano a terra privi di vita, le lacrime scendevano lungo il suo viso.
    Si rialz&#242; e per alcuni attimi scrut&#242; il cielo, le stelle gli ricordavano la giovent&#249; beata, i colleghi e i suoi preziosi compagni.
    Erano attimi di nostalgia quelli che stava provando John.
    D'un tratto un nemico si avvicin&#242;, pronto a colpirlo.
    Abbassato lo sguardo, bracc&#242; il braccio del nemico e lo ruppe.
    Il soldato url&#242; per il dolore.
    John si avvicin&#242; con calma al suo fucile, lo raccolse e avvicinandosi al soldato morente
    <<Spero che l'inferno sia per te il regno della sofferenza...>> un colp&#242; vibr&#242; sulla fronte di costui che cadde privo di vita sul gelido terreno.
    John ripose il fucile sulla schiena e inizi&#242; a correre verso un manipolo di nemici.
    Estrasse dalla cintura uno scudo olografico che gli permise di respingere i proiettili senza troppa difficolt&#224;.
    Mentre correva pensava a tutto ci&#242; che era accaduto in questi 10 anni di guerra, dell'inferno che aveva passato e dei compagni che aveva perduto, gli ultimi istanti della sua vita stavano balenando nella mente, non poteva morire per nessun motivo.
    Estrasse il fucile e salt&#242; gi&#249; dal pendio.
    Un gruppo di soldati lo stava aspettando e John con furia sanguinaria e violenta li uccise senza piet&#224;.
    Proiettili, pugni, ormai il codice militare non aveva pi&#249; un senso.
    Ma in quel momento un proiettile vagante lo trafisse nell'addome.
    John cadde sul terreno.
    I suoi guanti erano sporchi di sangue, respirava affanosamente, ma con l'ultimo respiro che possdeva in corpo disse <<...&#232; f-finita finalmente...>>.
    Le sue palpebre si stavano chiudendo lentamente, quando un soldato della fazione opposta si avvicin&#242; <<&#232; ora che tu sparisca SPARTAN II...>> un colp&#242; vibr&#242; all'interno della tempia di John che cadde in un lungo sonno, ma questa volta senza ritorno.

    TUM
    Ultima modifica di T.U.M; 21-03-2008 alle 22:42

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