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Discussione: Oscar 2013

  1. #71
    Prince L'avatar di Alessandro330
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    Oh, per prendere un po' di wi-fi devo mettermi fuori in giardino al freddo, scusami se sono frettoloso nel leggere
    Al freddo...ma smettila che da te ci saranno 20 gradi.

  2. #72

  3. #73
    Senior Member L'avatar di Dragon Slayer
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    Accetto il compromesso, Gohan.

    Sotto spoiler ti scrivo la mia interpretazione del film e quindi del finale.

    Spoiler:
    Tutta la pellicola è principalmente un gioco di ruoli. Tarantino mette subito in chiaro la cosa sottolineando come Django da schiavo diventi uomo libero e come Schulz abbandoni il personaggio del dentista per assumere quello del cacciatore di taglie.
    Anche il protagonista è costretto ad assumere tale identità, e insieme costruiscono quella che è la prima parte del film. Da qui la storia si sviluppa introducendo il nuovo obiettivo, ossia il salvataggio di Broohmilda, per il quale però non basterà essere cacciatori di taglie, in quanto lo schiavismo di neri è perfettamente legale. Django e Schulz quindi, coerentemente con il concetto di fondo, cambiano identità e diventano rispettivamente esperto di mandingo e investitore.
    La commedia sembra andare a buon fine, tuttavia è interessante notare come il personaggio di Waltz fatichi sempre di più a ignorare la violenza attorno a lui e ben presto questo ne condiziona la recita. Quando Candie gli chiede la mano, per lui è come sentirsi complice di tutte le sue malefatte, e piuttosto di dargli tale soddisfazione, esce dal personaggio e rovina lo spettacolo.
    Django rimane così solo e prigioniero, tuttavia riesce ad afferrare l'unica chance rimastagli: interpretare un nuovo personaggio, quello vincente, la pistola più veloce del west.
    Il finale è per l'appunto un enorme omaggio ai classici spaghetti western dove l'eroe affronta da solo orde di nemici a suon di piombo.
    Con questo nuovo ruolo Django trionfa e si consacra come il negro su mille.

    Possiamo dire che la morte di Schulz è stato il punto di rottura del film, la chiave per la consolidazione finale del character di Foxx.
    M'illumino d'immenso.
    Shepard

  4. #74
    Senior Member L'avatar di !gohanssj2!
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    Citazione Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza Messaggio
    Accetto il compromesso, Gohan.

    Sotto spoiler ti scrivo la mia interpretazione del film e quindi del finale.

    Spoiler:
    Tutta la pellicola è principalmente un gioco di ruoli. Tarantino mette subito in chiaro la cosa sottolineando come Django da schiavo diventi uomo libero e come Schulz abbandoni il personaggio del dentista per assumere quello del cacciatore di taglie.
    Anche il protagonista è costretto ad assumere tale identità, e insieme costruiscono quella che è la prima parte del film. Da qui la storia si sviluppa introducendo il nuovo obiettivo, ossia il salvataggio di Broohmilda, per il quale però non basterà essere cacciatori di taglie, in quanto lo schiavismo di neri è perfettamente legale. Django e Schulz quindi, coerentemente con il concetto di fondo, cambiano identità e diventano rispettivamente esperto di mandingo e investitore.
    La commedia sembra andare a buon fine, tuttavia è interessante notare come il personaggio di Waltz fatichi sempre di più a ignorare la violenza attorno a lui e ben presto questo ne condiziona la recita. Quando Candie gli chiede la mano, per lui è come sentirsi complice di tutte le sue malefatte, e piuttosto di dargli tale soddisfazione, esce dal personaggio e rovina lo spettacolo.
    Django rimane così solo e prigioniero, tuttavia riesce ad afferrare l'unica chance rimastagli: interpretare un nuovo personaggio, quello vincente, la pistola più veloce del west.
    Il finale è per l'appunto un enorme omaggio ai classici spaghetti western dove l'eroe affronta da solo orde di nemici a suon di piombo.
    Con questo nuovo ruolo Django trionfa e si consacra come il negro su 10mila.

    Possiamo dire che la morte di Schulz è stato il punto di rottura del film, la chiave per la consolidazione finale del character di Foxx.
    Spoiler:
    Considerazioni in cui mi ritrovo completamente ma le mi perplessità stanno appunto nella velocità con cui, dalla rottura alla fine, passino si e no 10 minuti rendendo il tutto non confuso, ma diverso, secondo me, rispetto al ritmo che fino a quel momento il film stava tenendo.
    Il tutto, tra l'altro, mi sembra inserito lì solo ed esclusivamente a scopo tributario (vedasi l'ambientazione nella quale si verificano le vicende con Tarantino e vedasi la scena in cui viene mostrata l'ombra di Django, con tanto di cappello, attraverso le finestre).
    In parole povere, il finale, con esplosione e sparatoria mi è piaciuto ma il come ci si è arrivati mi ha lasciato perplesso. O veniva abolito e si lasciava Django senza palle senza renderlo il Sigfrido della situazione o, semplicemente, poteva esser curato un po' meglio (tempisticamente(?) parlando).

    Ma se, come dice Dare, dalla rottura al finale, in tutti i Western, il passaggio è così veloce, allora non posso che accettare la scelta di Tarantino

  5. #75
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    Spoiler:
    Posso confermare le parole di Dare, però ti concedo che ha qualche problema di ritmo qua e là, diciamo che Tarantino ama giocare con il montaggio e a volte si perde un po'.
    Complessivamente trovo comunque la regia di Django più matura rispetto a quella di Bastardi, è a livello di sceneggiatura che preferisco la pellicola precedente, più brillante ed estrosa.
    M'illumino d'immenso.
    Shepard

  6. #76
    [p, xi, N(xi)] L'avatar di Il Nicco
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    Citazione Originariamente Scritto da !gohanssj2! Visualizza Messaggio
    Detto ciò, credo che, il risultato di tutto sta discussione sia: io ritengo che premiati vadano quelli che in un film fanno l'interpretazione migliore, tu invece quelli che riescono a superare se stessi facendo un'interpretazione, sempre ottima, ma che esuli dai loro schemi usuali.
    E credo che, se queste sono le due opinioni, si potrebbe andare avanti per altre 20 pagine rimanendo entrambi sulla propria idea. Ma, sinceramente, chissene. In fin dei conti stiamo entrambi dicendo che sono stati bravi entrambi, tu preferisci uno, io l'altro
    Insomma, io dico pure che Di Capiro ha fatto un'interpretazione migliore; il succo è quello, in ogni caso, quindi direi che mi trovi d'accordo.


    Citazione Originariamente Scritto da !gohanssj2! Visualizza Messaggio
    Il discorso è più o meno quello che si fa con Dragon Slayer. Poco m'importa della facilità del ruolo. Se tu fossi un datore di lavoro e dovessi assumere un ragazzo che ti faccia i conti, ti interessa assumere uno che ti faccia i conti a mano in 3 ore o uno che te li faccia in 10 minuti con una calcolatrice? (esempio stupido, per far capire come la penso in merito al "non premiare coloro che fanno le cose facili")
    No, ecco, questo esempio è fuori luogo. Stiamo parlando di un tipo di lavoro che non riguarda semplicemente fare le cose in 10 minuti con delle comodità o farle in 3 ore senza aiuti. Dimentichi il discorso dell'interpretazione, che onestamente ora come ora non ho interesse ad approfondire (comunque io sto cercando di lavorarci con la recitazione, non è un parere buttato così a caso il mio). Per fare un esempio stupido, prendiamo Jack Sparrow: anche quello è un personaggio tale che, una volta elaboratene mimica e voce, funziona praticamente da solo. Però in quel caso mi è sembrato che il lavoro fatto da Depp (attore che peraltro non mi piace) per dargli anche solo un barlume di profondità fosse abbastanza interessante. In questo caso Waltz non mi pare l'abbia fatto (in Inglorious sì); in realtà penso che almeno in parte la causa sia della tipologia di film che non necessità chissà quale profondità da parte dei suoi personaggi.

    @Dare: ho messo tutto il post sotto spoiler che sono di fretta. E ho tolto un "attualmente" che l'avevo scritto due volte.

  7. #77
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    Citazione Originariamente Scritto da Il Nicco Visualizza Messaggio
    No, ecco, questo esempio è fuori luogo. Stiamo parlando di un tipo di lavoro che non riguarda semplicemente fare le cose in 10 minuti con delle comodità o farle in 3 ore senza aiuti. Dimentichi il discorso dell'interpretazione, che onestamente ora come ora non ho interesse ad approfondire (comunque io sto cercando di lavorarci con la recitazione, non è un parere buttato così a caso il mio). Per fare un esempio stupido, prendiamo Jack Sparrow: anche quello è un personaggio tale che, una volta elaboratene mimica e voce, funziona praticamente da solo. Però in quel caso mi è sembrato che il lavoro fatto da Depp (attore che peraltro non mi piace) per dargli anche solo un barlume di profondità fosse abbastanza interessante. In questo caso Waltz non mi pare l'abbia fatto (in Inglorious sì); in realtà penso che almeno in parte la causa sia della tipologia di film che non necessità chissà quale profondità da parte dei suoi personaggi.

    @Dare: ho messo tutto il post sotto spoiler che sono di fretta. E ho tolto un "attualmente" che l'avevo scritto due volte.
    Ho detto io stesso che l'esempio era stupido, ma era per far capire che mi guarderei bene dal dire che una cosa ha meno valore di un'altra solo perchè più facile. Nella seconda parte di questa risposta hai, infatti, portato un argomento correlato ma che non si limita semplicemente a dire che facile=meno_valido. Ed è, effettivamente un argomento un pelo più solido che può essere pure condiviso

  8. #78
    The Man Without Fear L'avatar di Daredevil
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    Comunque attenzione, io non mi riferivo al ritmo quando parlavo di similarità coi vecchi spaghetti western, bensì che in comune abbiano il lieto fine (o per meglio dire il compiersi degli obiettivi/interessi del protagonista). Il ritmo però è comunque più o meno veloce anche in quei film lì, che in generale a parte qualche eccezione hanno una durata abbastanza breve. Ho parlato di nuovo genere nel caso di questo film non solo perchè Tarantino lo influenza inevitabilmente, ma perchè come Dragon ha ricordato si ha il vero spaghetti western proprio nelle fasi finali e quindi dopo una parte nuova e tutta particolare, e da qui si evince magari un cambio che può sembrare repentino agli occhi di chi non mastica bene il genere.

    Taci Ale che le basse pressioni quest'anno son tirreniche.

  9. #79
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    Visto ieri sera Lincoln. Film ottimo con un doppiaggio che dire pessimo è un complimento. La voce di Lincoln facevo fatica a sentirla (e non per il volume, ma per il fastidio) in certi momenti.

    Il film, dal canto suo, non è fatto male, per quello che posso/so giudicare io, e riesce a catalizzare l'attenzione nonostante non abbia quegli elementi che in genere la mantengono viva (azione, comicità ecc). E' un film basato sui dialoghi, pregevoli imho, e dall'intento molto educativo e non solo per la trama relativa alla abolizione della schiavitù, ma anche per le numerose "perle di saggezza" che Lincoln snocciola durante tutto il film con storielle apparentemente innocue ma che sottendono ognuna un insegnamento (ho trovato molto efficace, per esempio, la metafora della bussola che punta a nord senza indicare, però, le insidie che vi sono nel cammino per raggiungere quel nord).

    Detto ciò credo/spero che non ne vinca molti degli oscar a cui è stato nominato perchè sarebbe davvero un oltraggio ad altri film.

    Salverei fotografia e sceneggiatura, mentre a Lewis preferisco Phoenix di The Master (ma non vorrei essermi fatto condizionare troppo dall'orrido doppiaggio)

  10. #80
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    Ieri sera ho visto "Les Miserables". Un capolavoro. Dei candidati agli oscar ho visto Django, Lincoln, Les Miserables e tra questi non dubiterei un attimo a darlo a quest'ultimo.

    E, fino a ieri, odiavo i musical. Scriverò qualcosa in più stasera, dopo l'esame

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