Spoiler:
Difficile per me giudicare una simile pellicola, che stuzzica la sensibilità femminile e ne analizza la psiche in modo disturbante.
Natalie Portman veste nei panni di una giovane ballerina in cerca di fama e successo, che entra in rivalità con una sua collega per l'ambito posto di regina dei cigni nel nuovo altisonante ballo della compagnia, nel quale si dovrà impersonare sia il nuovo del cigno bianco, fragile e delicato, sia il cigno nero, provocante e sensuale, descrizioni che corrispondono alle attitudini delle due ragazze.
Ma la protagonista Nina non vuole abbandonare il suo sogno e ciò la condurrà in un tortuoso sentiero che ne cambierà lentamente la persona e la porterà ad un degrado fisico e psicologico, con tanto di autolesionismo e visioni. Non un banale dualismo tra bene e male, bensì due costumi che mascherano un'intricata rete di sentimenti e paure, che porteranno la giovane ad immedesimarsi sempre più nel ruolo, ma in modo contorto ed conturbante.
Una regia sapiente che riesce ad evidenziare le debolezze del cigno bianco e ad opporle alla perdizione del lato oscuro, qui non come forza maligna, ma come normale risultato dell'invidia e dell'ambizione.
Voto: 8,5.
Ps: bel film Fight Club, ma non sono sicuro di averlo compreso appieno, anzi. Spero che leggendo il libro riuscirò ad avere un quadro più chiaro, anche se so che il finale è diverso (e per certi versi Palhaniuk ha definito più riuscito quello di Fincher).