Originariamente Scritto da
cattivocervello
Le Brigate Rosse sono state quantomeno tollerate lungo tutto il corso della loro esistenza: sicuramente non dall'intero apparato statale, evidentemente dai giusti soggetti singoli. A parte tutto, le BR non sono mai state smantellate nè formalmente sconfitte; e non mi riferisco tanto alla faccenda delle Nuove BR, quanto piuttosto alla considerazione che la vera ragione della loro non comprovata scomparsa sia da ascriversi a scissioni interne e alla tristissima legge sul diritto alla dissociazione.
A tal proposito, su Wikipedia si legge che "È opportuno specificare che la risposta dello stato contro tale fenomeno terroristico, può ritrovarsi anche in un rafforzamento delle forze dell'ordine; è questo il contesto in cui nascono alcuni corpi speciali come il NOCS (operante sotto l'egida della Polizia di Stato), il GIS (corpo d'élite dell'arma dei Carabinieri) e l'ATPI (teste di cuoio della Guardia di Finanza)", tutte istituite da quel decrepito rincoglionito di Cossiga. Wikipedia però trascura di raccontare qualcosa della gestione di tali corpi speciali: sinteticamente l'idea che mi sono fatto io è che si concedeva loro di arrivare anche piuttosto vicino alla possibilità di stroncare definitivamente l'organizzazione, salvo poi trasferire uomini, ritardare fondi, sciogliere gruppi di ricerca e indagine e via dicendo, tutto con tempismo stranamente puntuale trattandosi di Stato italiano. Deduzione mia per carità, basta leggersi due libri o guardare qualcosa per farsene una propria (per esempio l'ottima doppia puntata di Lucarelli - Blu Notte). Uscendo dallo specifico e passando al macroscopico, poi, non mi risulta in Italia una singola organizzazione terroristica che sia nata, abbia agito e sia morta prescindendo dall'organizzazione statale entro cui operava. Questa è pura statistica. Prima delle BR c'era Lotta Continua, responsabile dell'omicidio di Luigi Calabresi, implicato nella vicenda della tragica, fortuita morte di Giuseppe Pinelli. La tesi secondo cui LC avrebbe vendicato l'omicidio di Pinelli ammazzando Calabresi sta in piedi meno di un serpente zoppo: prima di tutto perchè tra anarchici e militanti di estrema sinistra non è mai corso buon sangue, almeno in quegli anni, secondariamente perchè, nel caso in cui il sangue corso fosse effettivamente buono, sarebbe stato interesse tanto dell'una quanto dell'altra parte mantenere in vita Calabresi, almeno finchè non gli fosse stato dato modo di dichiarare una volta per tutte quanti gradi centigradi ci fossero all'interno degli uffici della questura. Calabresi è stato ammazzato perchè c'era il rischio che parlasse, che desse la sua interpretazione dei fatti; quella vera, non quella preparata all'uopo. Sicuramente non sarebbe stato in grado di spiegare la situazione per filo e per segno con nomi e collegamenti fra gli stessi, però avrebbe messo in moto un gran puttanaio.
Tutto questo per dire che lo Stato è sempre in mezzo ai coglioni insomma