Che dire? Cose dell’altro mondo è il ritorno di Marcio sulla scena. Ero molto sfiduciato visti i suoi ultimi lavori decisamente non esaltati, ma mi son dovuto ricredere. E' tornato e con un ottimo flow, con fantastici incastri e con una esaltante e rinnovata tecnica. Meno attenzione nella scelta dei contenuti, ancora meno mi sono piaciute alcune collaborazioni. J-AX, Two Fingerz, Killakat, Strano e Caparezza fanno perdere al disco atmosfera e unitarietà con versi slegati e fuori luogo. Devo una critica sopratutto a Caparezza con il suo proverbiale sermone sulla politica e sulla crisi in maniera quanto mai populistica. Le basi non mi hanno particolarmente coinvolto e solo alcune hanno cambiato le sorti del disco (Bang, Senza cuore, Finte Verità, Se soli fossi qui). Tuttavia, Marcio ancora troppo spesso, viaggia in bilico tra la ricerca di una serietà e lo stereotipo del rapper. In conclusione, Cose dell'altro mondo è un prodotto più che un lavoro dell'artista. Cerca personalità, ma si mantiene troppo sul target.

Voto: 6+



Questo album è linfa musicale. Salmo riesce a mescolare moltissimi generi, disfacendosi di inutili barriere e limiti. Non cede allo stereotipo del rapper e racconta disagi con una rabbia e una prepotenza fortissima. E' senza filtri, senza provincialismo, ha rivoluzionato e aggiornato la scena rap italiana. Non ho nulla da aggiungere, l'ho amato fin dal primo ascolto questo disco.

Voto: 8