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Discussione: Tennis

  1. #641
    Senior Member L'avatar di !gohanssj2!
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    Si parlava di Nadal?

    E anche sara ci abbandona anzitempo...che tristezza

  2. #642
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    Citazione Originariamente Scritto da !gohanssj2! Visualizza Messaggio
    Si parlava di Nadal?
    Citazione Originariamente Scritto da Red Visualizza Messaggio
    solo lui sa quali sono le sue condizioni. Per ora lo vedo faticare troppo nei primi turni
    Ne si parlava sì... oggi era chiaramente in riserva come condizioni psico-fisiche, probabilmente ha anche pagato la mancanza di partite sull'erba (come era chiaro da alcuni movimenti, tipo l'ossessiva ricerca del dritto, come giusto sulla terra). Ho visto solo i primi due set, falloso e incapace di concretizzare le occasioni a proprio favore come nelle peggiori giornate, a leggere in giro nel terzo è persino calato fisicamente, il tutto contro un avversario che ha fatto un'ottima partita e basta, di certo non la partita della vita come gli altri peones che lo hanno battuto in passato. O forse la causa di tutto è che magari hanno velocizzato l'erba (tanto per dare una risposta preliminare alla pseudo-inchiesta linkata, a cui adesso non ho il tempo di rispondere).

    Comunque nessun dramma, per ora la stagione è assolutamente positiva dopo il rientro. La speranza è che non abbia dei problemi fisici come l'anno scorso, non vorrei ricominciasse il calvario...

  3. #643
    Senior Member L'avatar di Grifis
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    Aveva già "messo le mani avanti" prima del match.

    "L'erba è la superficie peggiore per le mie ginocchia. La palla rimbalza bassa e devi piegarti molto, è lì che ne risente il ginocchio. Muscolarmente non ho nessun problema, ho giocato molto negli ultimi mesi e sono pronto, ma il ginocchio è un'altra cosa. Giocare sull'erba per me è una vera sfida, su terra e cemento per ora ho avuto buone sensazioni"

    Magari non immediatamente, magari non così, magari non con un avversario di questo calibro, ma che lo spagnolo potesse uscire di scena era un'ipotesi nient'affatto remota.


    @Red

    Cancella un po' di messaggi privati, grazie
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    Ultima modifica di Red; 28-06-2013 alle 16:08

  4. #644

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    Intanto anche Federer ci lascia Sconfitta meritata considerato come ha giocato... bollito anche lui, speriamo escano fuori volti nuovi nelle prossime competizioni...
    HANNO DETTO:
    cioè dopo essere stato tutto il giorno che sono fuori per lavoro torno a casa stressato.. e mi tocca leggere 11 pagine di minchiate su questo thread.. solo perche swen è pazzo....

  5. #645
    Gurren-Dan L'avatar di Marco ¬¬
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    Nei prossimi anni magari. Per il futuro prossimo non c'è nessuno

  6. #646
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    Nel 2011, dopo aver perso per l'ennesima volta una partita tirata in uno Slam (contro Djokovic agli Us Open), Federer decise di dare il tutto per tutto, pur di ritornare numero uno: decise di sfruttare gli interstizi del calendario e la stagione indoor per fare più punti possibili, perdendo solo una partita in 6 mesi. Poi la vittoria sulla patetica terra blu, infine la vittoria di Wimbledon, stentando non poco e con Nadal e Djokovic male come non si vedevano da anni (il primo era addirittura infortunato) ed ecco che Federer ritorna numero 1 (il peggior regno dai tempi di Roddick, tra l'altro).

    Da lì Federer (escluso Cincinnati) non ne ha azzeccata mezza: fuori ai quarti agli Us Open (dopo 8 anni in cui arrivava minimo in semifinale), neanche un torneo vinto nella a lui favorevolissima stagione indoor, agli Aus Open va in semifinale ma perde contro Murray (sempre battuto negli slam prima di allora) senza mai vedere la possibilità di vincere contro il "fucking Scot", cemento in primavera e stagione sulla terra disastrose, al Roland Garros eliminato da Tsonga in straight sets (!!!) e adesso questa disfatta.

    Ora, due sono le cose: o è davvero finita per lo svizzero e la folle rincorsa alle 300 settimane da numero 1 (perchè in quel periodo giocava meglio che quando aveva 3-4 anni in meno, cosa assurda per un tennista che basa sulla brillantezza buona parte del suo tennis, e il cui declino psico-fisico era stato lento e costante sino a quel momento) ha prosciugato tutto quello che poteva dare nelle fasi finali della carriera, oppure è infortunato. Sì, perchè ok che sui campi principali l'aderenza della superficie sembra ridicola, ma nel match contro l'ucraino si muoveva come se avesse un copertone attaccato alla vita. Spero solo una cosa: non vorrei che abbia dei problemi fisici ma non lo dice perchè lui è Roger Federer, sarebbe veramente l'apoteosi, tra tutto quello che in peggio accompagna da sempre lo svizzero.

    Comunque sia, è una sconfitta epocale. Non tanto perchè si è chiusa un'era (l'era Federer si era già conclusa tre anni fa), ma perchè Federer è stato dato frettolosamente per finito un sacco di volte (non da me, che pure non mi aspettavo di rivederlo numero 1), mentre ora, come mai prima, la sensazione netta è che Federer a certi livelli non si rivedrà mai più.

  7. #647
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    Citazione Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
    Prima di confrontarci e commentare del puro agonismo, apro una breve parentesi sul progressivo rallentamento del fondo di Wimbledon.

    http://www.tennisbest.com/wildcard/?p=6

    http://www.tennisbest.com/wildcard/?p=5

    http://www.tennisbest.com/wildcard/?...nnial-ryegrass
    A parte che è un articolo del 2007, la nozione di "progressivo rallentamento" aveva poco senso già all'epoca in quanto non c'era più molto da rallentare, altrimenti si aveva solo il cemento. Ancora meno ne ha adesso, visto che ci sono state edizioni quasi a livello del cemento (2008, con Schuettler e Clement che giocano oltre 5 ore per andare in semifinale) e quella all'altezza dei tempi andati (come quella del 2009, con un obbobrio tennistico come Karlovic ai quarti e Roddick in finale, finale in cui ci furono la miseria di 3 break in 75 games giocati, per non parlare di quella del 2010 con l'infinita sfida tra Isner e Mahut). La stessa cosa, negli ultimi 6 anni, si può dire degli altri slam: nel 2009 si ebbe anche un'edizione molto veloce del Roland Garros, nel 2012 un'edizione lentissima degli Australian Open. Insomma, le condizioni cambiano in qualcosa ogni anno.

    C'è da dire anche che sulle superfici si è detto tutto e il contrario di tutto (alcuni continuano ad insistere che la terra di una volta fosse più veloce, una palese oscenit&#224 e che le condizioni variano anche in base al tempo atmosferico, alle palle, alla forma dei giocatori e così via. Per questo, un articolo che ha dei passaggi come questo
    Codice:
    la chiave del delitto è un veleno. Nel Vangelo la zizzania, che si mescola alle erbe buone per avvelenarla, non è altro che una varietà della comunissima graminacea conosciuta come loglio
    già si espone al rischio del solito luogo comune.
    Tra l'altro viene omessa la cosa più importante, cioè che sull'erba di una volta si assisteva a match noiosissimi in cui non si scambiava quasi per niente (le famose gare del "tiro al piccione" tra Sampras e Ivanisevic), e che da lì in poi i big servers avrebbero avuto sempre più vantaggio per ovvi motivi tecnici, con match che sarebbero stati più noiosi (del resto, che oggi si serva meglio che in passato è palese e confermato dai dati). In pratica, l'erba classica era una superficie finita già 15 anni fa, il tutto mentre gli specialisti dell'erba e il sopravvalutatissimo serve and volley stavano comunque scomparendo. Per non dire che ormai l'erba era una superficie in declino già da 25 anni, tanto che gli Us Open (che si giocavano su erba a Newport, dove oggi si gioca solo un 250 per gli accattoni dell'ATP) decisero di passare alla terra, perchè ormai con il tennis degli anni '70 era diventato troppo costoso mantenere i campi (e parliamo di 40 anni fa!).

    Ma forse il fatto che un organizzazione che per rispetto alla tradizione arriva ad insistere su stupidaggini come il colore bianco comminando multe al limite del ridicolo, ma che d'altra sta comunque cercando questi cambiamenti in maniera così ossessiva (con il tetto, con il rallentamento di superfici e palle, con la richiesta di mettere una settimana in più in calendario tra Roland Garros e Wimbledon), la dice lunga: anche loro sapevano che come 15 anni fa non si poteva più andare avanti.

    Per il resto l'inchiesta dice cose che si sanno ormai da 10 anni: hanno rallentato l'erba nel 2002, come ho detto svariate volte, facendo poi qualche ritocco negli anni successivi, ma insomma, basti guardarsi gli highlights delle edizioni di Wimbledon tra il 2002 e il 2006 su Youtube per capire che non c'è tutta questa differenza. Dunque non c'è bisogno di testimonianze di tennisti che per la maggior parte facevano un altro sport per ribadire che di "progressivo" c'è poco, oggi niente. Del resto, che sia un articolo che mira ad un pubblico ben definito, senza avere troppa voglia di fare inchiesta lo si capisce da questo passaggio

    "Perché un giocatore come Juan Carlos Ferrero s’è messo a vincere partite sull’erba quando da numero uno al mondo rischiava ogni anno di farsele suonare da uno Stoltenberg, da un Godwin, o peggio perdeva da Jeff Morrison? Perché i campioni del Roland Garros di dieci anni fa e dintorni come Kuerten e Kafelnikov, gente col talento, non riusciva a giocare con efficacia dalla linea di fondo a Wimbledon mentre oggidì Rafa Nadal scambia tranquillamente di rimbalzo e senza mai aver giocato mezza partita sull’erba si procura due finali consecutive? Perché nessuno osa più il serve&volley, neanche un Panda come Henman (che contro Moya quest’anno è andato a rete poco in più del 40% dei punti al servizio!) e perché all’incauto autore di questo articolo nel 2006 Jonas Bjorkman, alla domanda “come mai non segui più il servizio a rete?” rispose “provaci tu su questi campi”? Perché Roger Federer è passato, in meno di una decade dei frequentazione dell’All England Club, da una misura dell’ottanta percento di servizio-volée a meno del venti percento?"
    "Perchè"? Ma cos'è, una domanda retorica, o un mezzuccio per darsi ragione approfittando del ruolo? No, perchè sono tutte domande con risposte facili:
    - Ferrero da giovane puntava TUTTO sul Roland Garros e sulla stagione sulla terra, logico che arrivasse scarico a Wimbledon, su una superficie ostica, poi.
    - Kuerten stessa cosa di Ferrero (e se il double RG-Wimbledon viene considerato terribilmente ostico da tutti gli addetti ai lavori ci sarà un perch&#232, Kafelnikov poi nel 2001 perdeva da CANAS a Wimbledon, citare il russo dovrebbe anche contare qualcosa?
    - Nadal va beh, già parlato, tra l'altro parliamo di uno che aveva fatto 3° turno a 17 ANNI a Wimbledon (il più giovane dopo Becker), altro che "non ha fatto mezza partita". 6 mesi dopo sta roba, lo spagnolo vincerà pure al Queen's, torneo che si gioca ancora oggi sull'erba classica.
    - Con Henman basta dire che già anni prima era ormai diventato un giocatore a tutto campo, che riusciva a fare spesso vincenti da fondocampo (tanto da fare semi anche al Roland Garros e agli Us Open in quegli anni)
    - Con Federer siamo al ridicolo, visto che qualsiasi suo fan di prima tornata ti può dire che semplicemente all'epoca era troppo falloso col rovescio, e quindi sui prati andava a fare s&v. Tant'è che nel 2006-2007 ormai aveva completato la trasformazione in attaccante da fondocampo, logico che a rete dietro al servizio ci andasse sempre meno.
    Peccato, perchè Ferrero lo considero abbastanza gradevole come telecronista, mentre come giornalista è solo il "gemello diverso" di Scanzi.

    Ah, tanto per concludere: i dati dicono CHIARAMENTE che Wimbledon è ancora lo slam in cui si fanno più ace, si vincono più punti ai turni di servizio da parte del battitore e si fanno meno break. Nonostante il rallentamento della superficie. Ed è SEMPRE stato così.

  8. #648
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    "Sì, la superficie è stata rallentata, ma non accosterei unicamente a questo fenomeno l'improvvisa evoluzione delle prestazioni di alcuni tennisti che, fino ad allora, avevano sempre avuto un rapporto piuttosto ostico con il torneo londinese"

    La sintetizziamo così?

  9. #649
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    Intanto siamo arrivati al 4° turno dei Championships.
    Nel primo quarto del tabellone maschile abbiamo Djokovic, che ha mostrato un ottimo tennis contro un Chardy inguardabile, contro Haas. Il tedesco ha già battuto il serbo in passato su questi campi, e al turno precedente ha battuto Lopez, che su questi campi ha fatto sempre ottime cose, come del resto ieri (benchè sia ormai un tennista in declino). Dovrebbe vincere Djokovic, ma sicuramente sarà una partita da seguire, essendo almeno sulla carta relativamente incerta, e offrendo un confronto di stili e un ottimo test per Djokovic.
    Nell'altro confronto si affrontano Tomic e Berdych. Il ceco è favorito, anche se l'australiano gioca davvero bene a Wimbledon (due anni fa, a 18 anni, fece quarti partendo dalle qualificazioni). Match comunque incerto: Berdych nel match con Anderson è andato a corrente alternata e ha dovuto farsi massaggiare la spalla destra, Tomic ha battuto Gasquet giocando meglio "solo" sui punti più importanti. Potrebbe scapparci la sorpresa, in ogni caso difficile che il vincente di questa partita andrà lontano, visto il tennis che stanno facendo vedere entrambi.

    Nel secondo quarto del tabellone abbiamo Ferrer-Dodig e Seppi-Del Potro. Per Ferrer sarebbe una formalità persino su questi campi, se non fosse che è tutto il torneo che soffre più del consentito. Contro Dolgopolov è dovuto andare al 5°, giocando a larghi tratti peggio di un avversario che ha avuto una tenuta mentale di appena 2 ore e mezza. Inoltre l'intruso tra i Fab Four ha anche chiesto un MTO per un problema ad un alluce... ad ogni modo difficile che Dodig costituisca un problema, il croato ha approfittato di due ritiri per arrivare a questo punto e l'unico colpo decente che ha su erba è il servizio.
    Unico italiano nel tabellone maschile, Seppi ha battuto Nishikori in un match in cui sembrava di guardare CPU1 vs. CPU2 in un videogioco di tennis. Alla fine il giapponese è crollato, in un match deciso dai suoi alti e bassi. Per Seppi sarebbe molto difficile battere un giocatore come DelPo, ma l'argentino, in un Wimbledon che sembra sempre più un lazzaretto, nel match contro Zemljia (match che ha avuto equilibrio solo per due set prima che lo sloveno scoppiasse) è scivolato per prendere un dropshot: iperestensione del ginocchio e leggera distorsione alla caviglia con cui è scivolato. Insomma, dipende tutto dalle condizioni dell'argentino, se sta bene Seppi ha veramente poche possibilità, altrimenti potrebbe anche batterlo. Vedendo come sta giocando Ferrer, se DelPo sta bene puo' aggiudicarsi anche questo quarto di tabellone.

    Il terzo quarto è agghiacciante, dopo l'uscita di Nadal e Federer. Kubot-Mannarino è roba da qualificazioni, Melzer-Janowicz dovrebbe essere più interessante. Melzer ha infinitamente più gioco su questa superficie e cervello (in assoluto) del polacco, che però ha dalla sua un servizio bomba e l'età (9 anni in meno). Match difficile da pronosticare, anche perchè non ho seguito molto questa parte di tabellone, poi se penso che Fognini ha avuto la chance di battere Melzer al primo turno (nei primi 3 set è stato avanti di un break, per poi perderne 2 e perdere al 4°) sprecandola totalmente, a sto punto penso che puo' succedere di tutto in questo quarto.

    Ultimo quarto, poco da dire: Verdasco ha già battuto nomi molto migliori di De Schepper (anche se Malisse è una panza con un tennista in chiaro declino intorno) e quindi è nettamente favorito, Murray dovrebbe vincere senza troppi problemi contro Youzhny, anche se il russo si è ormai riciclato come specialista sull'erba e difende i quarti dell'anno scorso. Quarto che dovrebbe essere tranquillamente di Murray.

    Non sarebbe male poter discutere di qualcuno di questi match, io cercherò di guardarne il più possibile. Ovviamente maschili, nel femminile c'è al massimo da guardare le tenniste italiane, le big sono uscite quasi tutte, delle nostre domani forse sopravviverà giusto la Vinci (che tra l'altro ha l'avversaria peggiore delle tre).


    Citazione Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
    "Sì, la superficie è stata rallentata, ma non accosterei unicamente a questo fenomeno l'improvvisa evoluzione delle prestazioni di alcuni tennisti che, fino ad allora, avevano sempre avuto un rapporto piuttosto ostico con il torneo londinese"

    La sintetizziamo così?
    Sì, se mi dici almeno due nomi di tennisti che non ottenevano risultati sull'erba neanche dopo aver raggiunto la piena maturazione, per poi ottenerne dal 2002 in poi quando è stata rallentata la superficie. Se ci sono, sono tennisti che si sono già ritirati, ma tant'è, siamo sul pezzo più del solito...

  10. #650
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    Vabbè, diciamo anche che uno come Nalbandian raggiunse l'unica finale Slam della sua carriera proprio nel Wimbledon 2002, a 20 anni e da quasi signor nessuno, per poi non ripetersi più (anche se va detto che negli anni successivi il livello si alzò esponenzialmente).

    Ergo, a basarsi solo sui numeri e statistiche IMHO si corre il rischio di non cogliere appieno una tendenza che difficilmente credo non possa influenzare il gioco (lasciando perdere l'estratto di Bjorkman - che comunque non può essere confutato da "esterni" come noi - lo stesso cambiamento di Henman è stato consequenziale e successivo al rallentamento del fondo inglese, e a dimostrarlo non sono soltanto i suoi risultati targati 2004, soprattutto al Roland Garros, dove si arrese a Coria, uno che l'anno successivo a Roma costrinse Nadal ad una maratona di oltre cinque ore, ma soprattutto gli avversari delle sue quattro semifinali, Sampras, Ivanisevic e Hewitt, a prescindere, ovviamente, dalla grandezza globale di questi tennisti).

    Ad esempio, l'australiano (che, sì, trionfo al Queen's, un torneo che nel suo albo d'oro vede sia Edberg che Ferreira ) avrebbe potuto vincere prima della data fatidica?

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