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Discussione: Tennis

  1. #631
    Senior Member L'avatar di Grifis
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    Mah, per come la vedo io, proprio perché la loro rivalità è la migliore della storia del tennis (sulla quale l'esito dei confronti sul cemento, in assoluta parità, pesa pochissimo, considerando che il livello dello svizzero su questa superficie è indubbiamente superiore) entrambi sono riusciti ad innalzare l'asticella a dei livelli assurdamente alti, che trascendono la concezione di specialista.

    Soprattutto Nadal, che a Wimbledon nel giro di un anno passò dal rischiare l'eliminazione contro Kendrick (2006, secondo turno) a costringere Federer al quinto set (2007, finale).

    Ti consiglio "Wimbledon", di Clerici (colui che, peraltro, ha coniato l'espressione "erba battuta", relativamente al progressivo rallentamento del fondo dello slam inglese ).

    Non posso che quotare l'invito a godere semplicemente di questi fenomeni, a prescindere che si parteggi per il "Divino" (il più talentuoso, secondo John McEnroe, uno del quale il tennista a cui accenni implicitamente vorrebbe tramandare le gesta sportive ai propri figli , nonché riconosciuto come più completo dallo stesso Nadal) o per l' "Arrotino" (considerato da CHIUNQUE possegga più di un neurone il più grande tennista di sempre sulla terra battuta, che, per quanto a ben vedere rimanga un'affermazione difficilmente contestualizzabile, mai come in questo caso diventa una riflessione onnicomprensiva) .

  2. #632
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    Mah, non credo. Il Nadal dell'anno scorso, se le ginocchia avessero retto, sarebbe tranquillamente diventato numero 1. St'anno la strada è molto lunga. Con Djokovic non aveva mai sofferto così tanto al RG (anche se sofferto è quasi un parolone, contro uno che ha avuto possibilità di vincere per mezzo set, giocandosela alla disperata per tutto il resto del match).
    Certo, c'è da dire che ormai Federer sembra andato, e che Djokovic non sembra neanche nella versione 2012 (in quella del 2011, cioè al 150%, non tornerà mai più, quantomeno nell'arco di una stagione). Staremo a vedere...
    Il mio era un auspicio, non una constatazione anche perchè, se non sbaglio, al tempo del post doveva ancora partecipare al torneo di vina del mar.

    Che la strada sia lunga non c'è dubbio ma, a quanto pare, le premesse ci sono tutte visto che non è da tutti vincere, dopo due mesi dal rientro, vincere al Rolan Garros, nonostante sia il suo torneo per eccellenza.

    Detto ciò, per quanto la strada sembri lunga, direi che Nadal la sta percorrendo molto velocemente. E anche per quanto riguarda il ranking, d'ora in poi, se non erro, ogni gara gli farà guadagnare punti non avendole disputate lo scorso anno

  3. #633
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    Citazione Originariamente Scritto da !gohanssj2! Visualizza Messaggio
    Il mio era un auspicio, non una constatazione anche perchè, se non sbaglio, al tempo del post doveva ancora partecipare al torneo di vina del mar.

    Che la strada sia lunga non c'è dubbio ma, a quanto pare, le premesse ci sono tutte visto che non è da tutti vincere, dopo due mesi dal rientro, vincere al Rolan Garros, nonostante sia il suo torneo per eccellenza.

    Detto ciò, per quanto la strada sembri lunga, direi che Nadal la sta percorrendo molto velocemente. E anche per quanto riguarda il ranking, d'ora in poi, se non erro, ogni gara gli farà guadagnare punti non avendole disputate lo scorso anno
    Ah sì certo, ho usato il post per fare un discorso un po' più generale. Per dire, me l'auguro anch'io che Rafa torni quello di prima
    Comunque è difficile da dire, quasi impossibile: se Rafa torna quello degli ultimi anni allora non c'è storia e potrebbe anche diventare numero 1 entro la fine dell'anno, ma solo (e forse neanche) lui, sa quali sono le sue condizioni. Per ora lo vedo faticare troppo nei primi turni, come quando ancora era dietro a Federer in classifica, alla fine sono energie che non si recuperano facilmente.

    Citazione Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
    Mah, per come la vedo io, proprio perché la loro rivalità è la migliore della storia del tennis (sulla quale l'esito dei confronti sul cemento, in assoluta parità, pesa pochissimo, considerando che il livello dello svizzero su questa superficie è indubbiamente superiore) entrambi sono riusciti ad innalzare l'asticella a dei livelli assurdamente alti, che trascendono la concezione di specialista.

    Soprattutto Nadal, che a Wimbledon nel giro di un anno passò dal rischiare l'eliminazione contro Kendrick (2006, secondo turno) a costringere Federer al quinto set (2007, finale).

    Ti consiglio "Wimbledon", di Clerici (colui che, peraltro, ha coniato l'espressione "erba battuta", relativamente al progressivo rallentamento del fondo dello slam inglese ).

    Non posso che quotare l'invito a godere semplicemente di questi fenomeni, a prescindere che si parteggi per il "Divino" (il più talentuoso, secondo John McEnroe, uno del quale il tennista a cui accenni implicitamente vorrebbe tramandare le gesta sportive ai propri figli , nonché riconosciuto come più completo dallo stesso Nadal) o per l' "Arrotino" (considerato da CHIUNQUE possegga più di un neurone il più grande tennista di sempre sulla terra battuta, che, per quanto a ben vedere rimanga un'affermazione difficilmente contestualizzabile, mai come in questo caso diventa una riflessione onnicomprensiva) .
    Diciamo che hai un tennista più unico che raro, e un altro che è l'espressione massima dell'agonismo applicato al tennis. Messi insieme hai una rivalità che infatti ha portato moltissimi nuovi spettatori, che ha prodotto partite che resteranno per sempre nella storia di questo sport, autentiche perle per gli appassionati. Ma per chi va avanti a tifo, formulette e luoghi comuni, ovviamente sono solo perle ai porci. Ma appunto, meglio lasciar perdere.

    Per quanto riguarda il più forte/grande di sempre. Federer stesso ha detto che se lui vincesse 35 slam, allora forse potrebbe essere considerato il più grande di sempre... va da sè dunque il perchè Nadal viene considerato il più forte che abbia mai giocato sulla terra: nessuno, neanche Borg (che pure al Roland Garros era praticamente ingiocabile), ha dominato come lui sul rosso, dominando non solo a Parigi ma anche a Roma, a Barcellona, a Montecarlo. Sulla rivalità, sì, nei campi veloci outdoor Federer è superiore, ma insomma, lì Nadal lo batteva anche prima di diventare numero 1... è proprio una questione di accoppiamento, insomma, la differenza sarebbe stata minima a mio modo di vedere.

    Poi certo che entrambi possono giocare meglio di uno specialista su una superficie a loro indigesta, ma insomma... Nadal nella prima settimana ha sempre avuto qualche difficoltà (nel 2010 andò al quinto due volte, prima di vincere il torneo), Federer pure ha lasciato dei set per strada anche contro specialisti modesti, poi è anche vero che alla fine hanno lasciato le briciole entrambi di certo i miglioramenti tecnici di Nadal (non solo sull'erba, che sono SPAVENTOSI, ma anche in generale) sono stati fin troppo sottovalutati dalla solita marmaglia.

    L'espressione "erba battuta" venne coniata in un edizione in cui non piovve un solo giorno (mi pare il 93) e i campi erano consumatissimi, il rallentamento è avvenuto nel 2002 (quindi prima ancora che Federer vincesse Wimbledon) perchè ormai era chiaro da tempo che la superficie favoriva fin troppo chi serviva meglio... finita l'era Sampras si potè voltare pagina, anche per evitare che uno come Ivanisevic vincesse di nuovo Wimbledon.
    Poi ti ringrazio del consiglio, ma Clerici mi sta già deludendo con 500 anni di tennis. Cioè, davvero, non lo reggo più di 10 pagine a lettura, e paradossalmente trovo più interessante la storia del tennis prima della sua creazione nei circoli della Londra vittoriana che dopo. Lo trovo veramente troppo legato a clichè e a snobismi tipici di un mondo che non esiste più (e che, del resto, per il 90% della gente, non esisteva più neanche ai suoi tempi). Cioè, dell'estetica dei colpi me ne importa sino ad un certo punto, così come tutte le sue annotazioni classiste e sessiste, per non parlare di tutte le sue stilettate acide, che non riesce a farsi perdonare neanche con quell'aria (oltretutto autoreferenziale) da gentiluomo dandy-radical chic-snob-passatista. E a me la deriva che sta prendendo lo sport non sta neppure piacendo, per dire.

  4. #634
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    Purtroppo è evidente che in uno sport come questo, difficilissimo IMHO da analizzare prima dell'inaugurazione dell'era open, diventa praticamente impossibile categorizzare in senso assolutistico (e se il discorso è tranquillamente applicabile allo sport nella propria interezza, discipline come il tennis possiedono al loro interno una linea di demarcazione marcatissima, non necessariamente inerente ad una distinzione come può essere quella tra professionismo e dilettantismo, bensì legata al modo di essere concepite; un po' come il passaggio dal salto in alto ventrale a quello Fosbury).

    Diciamo però che, tra la consueta altalena di valutazioni ineluttabilmente soggettive e discrezionali, a volte fake più dei capelli di Agassi, il talento espresso da Federer è considerato scioccante persino da una delle sue massime incarnazioni, John McEnroe.
    Altrettanto unica, quantomeno per ciò che i miei occhi hanno visto e la mia memoria mi permette di ricordare, è la concentrazione agonistica di Nadal; una continuità di rendimento, un attaccamento ossessivo ad ogni quindici letteralmente spaventoso (ed i suoi comportamenti ossessivo-compulsivi rientrano perfettamente in un contesto di straniamento maniacale).

    Non sono completamente d'accordo sul discorso del cemento (che, beninteso, nulla toglie al peso specifico della loro rivalit&#224.
    Basti pensare al distacco che separa lo spagnolo da Djokovic su questa superficie. Il computo totale negli head to head è di 11-5 a favore dell'attuale numero uno del mondo e stiamo parlando di un tennista che NON vale Federer (capace di trascinarlo fino al quinto e con due match point nel 2011, l'anno dei record per Nole, a Flushing Meadows, e soprattutto capace di imporsi in ben sei edizioni del Masters di fine anno).

    Per quanto riguarda Clerici, ricorda che stiamo parlando del "Dottor Divago" .
    Uno che può piacere giusto ad uno che tira in mezzo Dick Fosbury in un thread dedicato al tennis .
    Ultima modifica di Grifis; 16-06-2013 alle 18:12

  5. #635
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    Diciamo però che, tra la consueta altalena di valutazioni ineluttabilmente soggettive e discrezionali, a volte fake più dei capelli di Agassi, il talento espresso da Federer è considerato scioccante persino da una delle sue massime incarnazioni, John McEnroe.
    Va beh, ma McEnroe ha sempre parlato bene di tutti, per lui Safin sarebbe stato il dominatore del tennis a venire, non so se rendo l'idea. Le dichiarazioni degli ex campioni lasciano il tempo che trovano, è gente che si può permettere di dire quello che vuole, senza che la loro immagine ne venga intaccata. Una dichiarazione di McEnroe (come di altri) serve veramente a poco e non vuole dire granchè, anche perchè pure un cieco si accorgerebbe del talento di Federer, che è stato descritto come unico in tutte le salse, pure da me negli ultimi post, tutto sommato.

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    Non sono completamente d'accordo sul discorso del cemento (che, beninteso, nulla toglie al peso specifico della loro rivalità).
    Basti pensare al distacco che separa lo spagnolo da Djokovic su questa superficie. Il computo totale negli head to head è di 11-5 a favore dell'attuale numero uno del mondo e stiamo parlando di un tennista che NON vale Federer (capace di trascinarlo fino al quinto e con due match point nel 2011, l'anno dei record per Nole, a Flushing Meadows, e soprattutto capace di imporsi in ben sei edizioni del Masters di fine anno).
    A certi livelli, in uno sport poi strutturato in maniera così rigida, la cosa più importante sono gli accoppiamenti. Per Federer, Nadal è un pessimo accoppiamento, sia dal punto di vista tecnico che mentale, per ragioni abbastanza evidenti. Per Djokovic, Nadal è più favorevole di Federer: il suo gioco è più simile a quello di Nadal, sa come farlo giocare male, mentre contro Federer la sua palla e la sua (approssimativa) tecnica non gli consente di avere il controllo dello scambio per la maggior parte delle volte.
    Anche questa è una cosa abbastanza evidente, il fatto che Djokovic sia meno forte (in assoluto) di Federer centra poco, anzi quasi niente. Tanto più che delle vittorie su cemento del serbo nei confronti dello spagnolo 3 sono arrivate nel 2009 (con Nadal ridotto davvero ai minimi termini) e altre 4 nel 2011-2012, in un periodo in cui Djokovic avrebbe battuto pure Satana, se avesse giocato da controattaccante. Aggiungiamo che tra i due Djokovic è comunque leggermente superiore sul cemento, avendo un fisico MOLTO più adatto all'hard, e abbiamo esattamente la situazione descritta degli h2h. Come del resto tra Nadal e Federer gli h2h descrivono quanto pessimo per lo svizzero sia l'accoppiamento con lo spagnolo (del resto siamo a 6-2 per Nadal sul cemento outdoor, in proporzione con il 20-10 è anche peggio). Poi va beh, potrei tirare fuori anche altri dati, ma è tardi.

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    Per quanto riguarda Clerici, ricorda che stiamo parlando del "Dottor Divago" .
    Uno che può piacere giusto ad uno che tira in mezzo Dick Fosbury in un thread dedicato al tennis .
    Va beh, ricordo anche che Clerici è un Hall of Famer unicamente per il suo lavoro di scrittore, ma non è questo il punto. Semplicemente basta conoscere il personaggio per capire che è:
    1) Un accumulo di clichè, uno che pensa che la corrida sia un rito di iniziazione e che lo sport femminile abbia la stessa importanza di quello maschile, chiaramente con i clichè ci convive e ci trova forza.
    2) Uno scrittore con uno stile leccato e volutamente demodè, buono per la narrazione breve di una articolo di giornale o anche solo di un ritratto personale, ma abbastanza pesante in un libro di oltre 400 pagine.
    Ah, e l'ultimo Clerici (cioè quello dal 2000 in poi) penso che sia rimpianto "solo" da chi è cresciuto con lui, visto che per il gusto di provocare a vanvera, il divagatore (così come il suo amico statistico) è riuscito ad alienarsi anche i fan di Federer, nonostante ne sia un fan dichiarato. Io non ho avuto bisogno di lui per appassionarmi al tennis, nè di tutta una tradizione che, grazie a Dio, sta passando completamente di moda (perchè di moda si tratta, alla fine).

  6. #636
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    Intanto Federer vince il suo primo torneo 2013, ad Halle (sesta affermazione sull'erba tedesca), superando in finale il russo Youzhny.

    L'incontro è stato difficile, in quanto il suo avversario si esprime tradizionalmente al meglio su questa superficie.
    Un test piuttosto probante, insomma.

    Rivolgo all'utenza un interrogativo.
    Quante chance ha questo Federer di competere per la vittoria finale a Wimbledon?

    Da segnalare anche il grande ritorno di Murray, che si aggiudica il Queen's per la terza volta in carriera, superando in finale al terzo un ispirato Marin Cilic, campione uscente.

  7. #637
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    Ragazzi, leggere i vostri post è stato davvero un piacere, li ho letti tutti di fila e sarei andato avanti ancora. Bellissimi, complimenti Condivido tutto quanto.

    Per l'interrogativo su wimbledon io rispondo con la parola poche. Un 2013 per federer opaco, ancora ad halle, come nei tornei precedenti, poca brillantezza e rapidità negli spostamenti e conseguenti errori su errori specialmente di dritto. Ho visto semifinale e finale, la partita di ieri per quanto youzhny abbia giocato bene, federer l'avrebbe dovuta portare a casa 63 64. Ormai sono mesi che è così, non so se riesca a salire di condizione nel giro di 10 giorni, anche se rispetto a madrid è già un bel passo avanti. Però in questo momento difficile vincere uno slam, 7 partite 3 su 5 con tutti i top player presenti.
    Non ho visto il queens, quindi non ho visto murray, però potrebbe essere il suo anno, ha saltato il roland garros, è tornato a giocare direttamente sull'erba, ha vinto il queens, federer non è al meglio, nadal secondo me non è ancora al 100% e djokovic soprattutto a wimbledon è battibile

  8. #638
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    Ma perchè, che ho detto di particolare? Comunque ora all'inizio del torneo è abbastanza difficile quante possibilità abbiano Federer e gli altri.
    Per me dipenderà dalle condizioni di Nadal: al Roland Garros era in forma ma poco reattivo, specie in risposta, colpo che sull'erba è fondamentale. 3 set su 5, anche su questa superficie, lo puo' battere solo Djokovic. Lo ha detto pure lui qualche giorno fa: ha bisogno di trovare il ritmo sull'erba, anche al meglio della condizione. Quindi dipende anche dal tabellone che avrà, considerato che sarà testa di serie numero 5, e potrebbe trovarsi Djokovic (o Federer) già ai quarti, oltre a tennisti a lui ostici nella prima settimana.

    Federer pure dipende: in queste condizioni fisiche, per me non passerebbe i quarti contro tennisti come Berdych e Tsonga. Ma considerato che sicuramente crescerà di condizione (anche perchè erano 10 mesi che non combinava una fava, e arriva a Wimbledon, l'unico Slam in cui ancora ha buone possibilità di vincere), che Murray tanto per cambiare avrà la pressione di giocare in casa e che Djokovic sull'erba lo può battere ancora oggi (con una condizione adeguata, ovviamente), a questo punto l'unico ostacolo sarebbe Nadal, su cui gravano altre incognite.

    Murray, boh, alla fine è la solita incognita, e viene da un'infortunio alla schiena da cui non credo si sia completamente ristabilito. Contro Federer in uno slam dovrebbe essersi sbloccato, ma insomma, come detto ha troppe pressioni: al netto di questo, con Djokovic vincerebbe, con Nadal no.

    Djokovic va beh: penso che ancora stia ringraziando Nadal per avergli regalato un Wimbledon, alla fine l'erba è la sua peggiore superficie. Per me è quello con meno possibilità, e sarebbe anche da verificare se abbia digerito l'ultima sconfitta contro Nadal, cosa che dal suo (per lui insolito) rosicamento post-partita mi sembra che non sia avvenuta... l'ultima volta che non ha accettato di non aver battuto Nadal sulla terra rossa dopo essere stato vicino alla vittoria (cioè la famosa partita a Madrid, nel 2009), non si è ripreso per mesi.

    Per non dire poi che l'ultima edizione di Wimbledon è stata qualcosa di folle, per come si è sviluppata, e che quest'anno la situazione è anche più incerta dell'anno scorso.

  9. #639
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    Tabellone pro djokovic, con federer, nadal e murray tutti nell'altra parte di tabellone, inoltre nadal testa di serie numero 5 è capitato nel quarto di federer... Mi sa che sarò lo svizzero che sostituirà nadal al numero 5 del ranking alla fine del torneo

  10. #640
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    Prima di confrontarci e commentare del puro agonismo, apro una breve parentesi sul progressivo rallentamento del fondo di Wimbledon.

    http://www.tennisbest.com/wildcard/?p=6

    http://www.tennisbest.com/wildcard/?p=5

    http://www.tennisbest.com/wildcard/?...nnial-ryegrass

    Testimonianze "live" di vari interpreti d'eccezione, come Wilander, Rusedski, Henman e Lloyd, miscelate a riflessioni dell'autore; considerazioni tra cui spicca indubbiamente questo passaggio:

    "Perché un giocatore come Juan Carlos Ferrero s’è messo a vincere partite sull’erba quando da numero uno al mondo rischiava ogni anno di farsele suonare da uno Stoltenberg, da un Godwin, o peggio perdeva da Jeff Morrison? Perché i campioni del Roland Garros di dieci anni fa e dintorni come Kuerten e Kafelnikov, gente col talento, non riusciva a giocare con efficacia dalla linea di fondo a Wimbledon mentre oggidì Rafa Nadal scambia tranquillamente di rimbalzo e senza mai aver giocato mezza partita sull’erba si procura due finali consecutive? Perché nessuno osa più il serve&volley, neanche un Panda come Henman (che contro Moya quest’anno è andato a rete poco in più del 40% dei punti al servizio!) e perché all’incauto autore di questo articolo nel 2006 Jonas Bjorkman, alla domanda “come mai non segui più il servizio a rete?” rispose “provaci tu su questi campi”? Perché Roger Federer è passato, in meno di una decade dei frequentazione dell’All England Club, da una misura dell’ottanta percento di servizio-volée a meno del venti percento?"

    Nella terza parte dell'articolo, risalente a qualche anno fa ma quantomai di moda, si ha una ricostruzione scientifica del fenomeno esaminato, una ricostruzione ampiamente confermata da diverse dichiarazioni rilasciate da Eddie Seaward, il responsabile della manutenzione dei prati di Wimbledon dall'inizio degli anni '90, e dalle parole di Petchey.

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