Originariamente Scritto da
Grifis
Doverosa premessa.
Sono decisamente più vicino ai "Fireside chats" che ai monologhi ossessivi e fondati unicamente sulla reiterazione di uno stile espressivo e comunicativo tanto efficace quanto raccapricciante.
Tuttavia, un'iniziativa del genere è forse ciò che meglio potrebbe ricostruire un regime come quello fascista (è persino superfluo ribadire come il fine non sia certo quello di fornire una connotazione esaustiva del fenomeno analizzato; soltanto una coincidenza, con ogni probabilità
).
Un regime totalitario, al pari delle altre due sciagure che hanno caratterizzato la storia contemporanea.
Quella che ha dilaniato la nostra penisola per circa un ventennio, però, è una dittatura che si pone su un altro livello.
Il fascismo è storicamente connotato (anche se la posizione non è universalmente condivisa) come un totalitarismo imperfetto.
La presenza della Corona e della Chiesa, certo.
Ma c'è molto di più, a mio avviso.
Hannah Arendt, per esempio, in "Le origini del totalitarismo (1951)" ha sostenuto che l'uso assai inferiore della violenza terroristica e la sua natura di movimento di massa organizzato nell'ambito dello stato esistente ne caratterizzassero le principali imperfezioni.
Chiave di lettura completamente confutabile secondo molti, quantomeno dalle Fascistissime in poi.
E', invece, opinione più comune che un'altra breccia fosse rimasta aperta grazie alla rilevanza che Mussolini ha sempre attribuito alla componente mediatica (ed in questo il Fascismo ha costituito un punto di riferimento assoluto per qualsiasi altro totalitarismo e, nello specifico, per l'azione svolta successivamente da Goebbels), dapprima strumentalizzata al fine di veicolare il rancore in seguito ad una vittoria definita mutilata e successivamente divenuta parte integrante dello stesso regime.
Ripeto, l'iniziativa mi sembra decisamente interessante (in questo momento a parlare è il laureato in Storia).
In relazione a come verrà posto l'accento sul consenso (che, in ogni caso, nessuna fonte potrà mai essere in grado di confutare), su quanto potrà venire strumentalizzato e sulla presenza della sottolineatura in merito alla bilateralità d'approccio del popolo italiano (durante la secessione dell'Aventino, per esempio, non credo che gli italiani riconoscessero la loro guida spirituale nella figura di Mussolini) non me la sento proprio di esprimermi.