Esempio lampante. In questi giorni i cittadini de L'Aquila, si sono messi a raccogliere le macerie. Quello poteva essere un lavoro per i detenuti. Lavori socialmente utili. Pena di morte non serve a niente (o quasi, prima la pensavo diversamente). Gli farei sputare sangue e ripagare con la fatica e il sudore il danno che hanno fatto!
1) Fino a che non escogita il modo di contrarre volontariamente l'epatite, iniettandosi urine per via endovenosa, ingerendo uova marce e inalando gas propano, per essere trasferito in ospedale. E da lì, con l'aiuto di un poliziotto compiacente, riesce finalmente a evadere.
2) Il 28 aprile 1980 tenta la fuga dal carcere milanese di San Vittore.
3) Condannato al carcere duro, con uno stratagemma e ingannando i carabinieri riesce però a evadere nuovamente, il 18 luglio 1987
4) Tornato in galera tenta un'altra volta la fuga, nel 1995, questa volta dal carcere di Nuoro.
Ok, sono passati decenni, ma io non rischierei di farlo evadere un'altra volta. Sono contrario al carcere a vita perchè non serve a niente, però così è esagerato.
E allora perchè non fanno la pena di morte?
A mio avviso qui in Italia le scarcerazioni sono troppo "facili".
Chi si "appropria" indebitamente della vita di altre persone,uccidendole,meriterebbe meno pietismo.Specialmente se recidivo,quando non affetto da patologie mentali.
Comunque Vallanzasca e' in carcere da ben 40 anni : risultato di cui essere contenti (a mio avviso),dato come funzionano male le leggi qui da noi.