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  1. #1
    :.:: L'avatar di Connacht
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    NASSIRYA (IRAQ) - Dovevano ritornare tra poco in Italia per il completamento delo loro periodo di servizio, gran parte dei carabinieri e soldati caduti nell'attentato kamikaze di Nassiriya. Ecco l'elenco delle vittime italiane.
    MARESCIALLI - Uno dei caduti è un maresciallo dei carabinieri in servizio al comando provinciale di Asti, Giovanni Cavallaro. Abitava a Nizza Monferrato (Asti) ed era padre di una bimba di 4 anni. Cavallaro era già stato impegnato in altre missioni all' estero, in Kosovo e Macedonia. Maresciallo era anche Massimiliano Bruno, di origine bolognese, biologo in forza al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (Racis) dei Carabinieri a Roma. Viveva con la moglie a Civitavecchia. Tra i sottouficiali caduti, anche il maresciallo Enzo Fregosi, 56 anni, ex comandante dei nas si Livorno. Abitava da decenni a Livorno dove risiede tutta la sua famiglia, la moglie e la figlia, studentessa all'università di Firenze. Un altro figlio è invece anche lui carabiniere, di stanza in Liguria.
    Daniele Ghione, 30 anni, era invece di Finale Ligure (Savona), e faceva parte della compagnia Gorizia, colpita da altre due perdite. Il maresciallo Ghione si era sposato da poco e viveva con la moglie nel borgo turistico della Riviera Ligure di ponente. Era stato ausiliario dell' Arma, poi si era congedato e si era iscritto all'Associazione carabinieri in congedo, sezione di Finale Ligure, dove aveva prestato opera di volontariato. Di recente era ritornato ad indossare la divisa vincendo un concorso per maresciallo.
    Maresciallo era anche Alfonso Trincone, 44 anni, residente a Roma. Sposato e padre di tre figli, era in forze al Noe, il nucleo operativo ecologico che dipende dal Ministero dell' Ambiente.
    Tra i caduti anche il maresciallo Filippo Merlino.

    CARABINIERI - Mimmo Intravaia, 44 anni, originario di Monreale, il paese alle porte di Palermo. Era partito per l'Iraq nel giugno scorso, con il primo contigente. Era sposato e padre di due figli. Gli amici di Intravaglia ricordano quando il carabiniere, prima di partire per l'Iraq era andato a salutarli. «In tanti avevamo tentato di dissuaderlo preoccupati per la pericolosità della missione - racconta un suo amico, sconvolto dalla notizia - Ma lui era stato irremovibile nella sua scelta». Ci sono altri militari siciliani tra i caduti: Alfio Ragazzi, 39 anni, in servizio al Ris di Messina, e un altro ragazzo di 29 anni di Catania la cui identità non è stata ancora resa nota perché i familiari non sono ancora stati avvisati.
    Era milanese uno dei carabinieri uccisi questa mattina. Si chiamava Ivan Ghitti, aveva trent'anni, ed era di stanza al Tredicesimo Reggimento Gorizia. Ghitti era alla sua quarta missione all'estero per la pace, ed era già stato tre volte in Bosnia. La sua famiglia, composta dai genitori e da una sorella, vive a Milano in via Bacchiglione.
    Orazio Majorana, carabiniere di 29 anni originario di Catania, il cui nome nome è stato reso noto solo ora perchè si attendeva il rientro dalla Svizzera del padre cardiopatico.
    Tra i carabinieri morti anche Andrea Filippa, 31 anni, sposato dal '98 con Monica, una coetanea. Filippa, nato a Torino, viveva, però, a San Pier D'Isonzo. Nel capoluogo piemontese vivono invece i suoi genitori. Nel 91-92 Filippa era ausiliario nel Battaglione carabinieri di Moncalieri, poi si era congedato, ma nel '94 era andato alla Scuola carabinieri di Campobasso e dall'anno successivo era entrato in servizio al 13* Battaglione Carabinieri Friuli Venezia Giulia di Gorizia, inquadrato nella seconda Brigata Mobile che con il 7* Battaglione Carabinieri fa parte della Forze che prestano servizio al'estero. Il giovane carabiniere, di fatto, svolgeva sei mesi di servizio all'estero e sei mesi in Italia.

    BRIGATA SASSARI - Una delle vittime dell'attentato di Nassyria in Iraq è un sottufficiale della Brigata Sassari, in servizio presso l'ufficio stampa. Si chiamava Silvio Olla, 32 anni di Sant'Antioco, in provincia di Cagliari.

    VICEBRIGADIERE - Tra le vittime dell'attentato di Nassiriya c'è anche un vicebrigadiere napoletano, Giuseppe Coletta, di 38 anni. Il sottufficiale, sposato e padre di una bambina di due anni, era originario di San Vitaliano, comune dell'Agro nolano, dove ha prestato servizio fino a 6 mesi fa, quando è partito per la missione italiana in Iraq. Coletta era entrato nell'arma nel 1983.
    Tra le vittime anche un giovane salentino, militare in ferma breve nell'esercito italiano: Alessandro Carrisi, aveva 23 anni ed era nato a Trepuzzi. A quanto si è saputo, era partito solo da qualche settimana.
    Tra i soldati morti anche Emanuele Ferraro, 28 anni, di Carlentini (Siracusa).

    FIGLIO DEL GENERALE - E' morto anche Massimo Ficuciello, il figlio del generale Alberto Ficuciello, ex comandante del Comando Alleato Interforze del Sud e delle Forze Operative Terrestri dell'Esercito Italiano. Si trovava a Nassiriya aggregato alla brigata Sassari per realizzare un documentario sull'attivitá del contingente italiano.
    VITTIME CIVILI - Nell'attentato sono state coinvolte anche due persone che stavano facendo i sopralluoghi per un film documentario che avrebbe dovuto girare Massimo Spano: sarebbero le vittime civili dell'esplosione. Si tratta del produttore esecutivo Stefano Rolla e del suo aiuto. «Non si trattava di una troupe - spiega il regista - ma del produttore esecutivo e organizzatore del film e del suo assistente. Erano stati in quei luoghi per 21 giorni tra giugno e luglio scorso e avevano stabilito una bella relazione con i militari italiani, con i carabinieri e aveva anche potuto vedere quanto la popolazione locale apprezzava gli italiani». Il titolo provvisorio «Soldati per la pace» era stato cambiato in «Babilonia terra tra due fuochi». Spano racconta che tutte le persone coinvolte nel progetto della Gabbiano Film (la società del regista del film «Marciando nel buio») «ci credevano fortemente. Si trattava di raccontare il buon esito della missione in Iraq».

  2. #2
    Member L'avatar di Tabriz
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    ancora una volta hanno pagato degli innocenti,e purtroppo dei nostri connazionali.
    della gente che è andata li in iraq pacificamente per proteggere della povera gente alla quale era rimasto poco o niente e a salvare i bambini dal pericolo delle mine,a distribuire cibo medicine e quant'altro.
    Purtroppo nn si possono combattere gli attacchi dei kamikaze,io preferirei ,a questo punto,lasciare che in iraq si ammazzino pure fra di loro perchè tanto teste di cazzo sono e teste di cazzo rimarranno con le loro idee sulla guerra santa,maometto ecc.saranno anche imbottiti di droga,ma è stata pur fatta una guerra no?eppure mi sembra che siano stati presi e uccisi,dei criminali,ma che comunque erano quasi innoqui,confronto a quelli che organizzano questi attacchi.
    il terrorismo si puo' combattere anche lontano dall'iraq secondo me.
    sono veramente triste per quel ke è successo,anche ho scritto + che altro parole rabbiose,ma è cmq quel che penso ora

  3. #3
    sindacalista borg L'avatar di VNSmatrix
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    Chissa’ se milioni di persone che hanno acceso in questi giorni la tv,
    loro
    unica fonte d’informazione, avranno almeno capito che siamo in guerra,
    e
    che quei morti sono crepati per una guerra gia’ persa.
    In pochi si ricordano l’invasato Bush sulla portaerei che inneggiava
    alla
    vittoria nell’ormai lontano 1 maggio, quel sospiro di sollievo del
    popolino, quel senso di orgoglio nazionale per la spedizione dei
    carabinieri italiani, quel patriottismo démodé… E ancora di meno si
    ricorderanno le gaffes del ns. premier a proposito della razza
    inferiore
    araba, il documento dei paesi europei non allineati a Francia e
    Germania,
    il rifiuto di incontrare Arafat e per ultimo le scellerate
    dichiarazioni
    sulla Cecenia… Chissa’ se qualcuno si sarà chiesto chi ha le piu’ gravi
    responsabilita’ di questo attentato… Dopo una serata davanti alla Tv mi
    viene da vomitare, nessuno, dico nessuno ha fatto questo semplice
    collegamento, figuriamoci la sinistra. Invece mi e’ toccato vedere cose
    allucinanti, veramente… i documentari dell’Istituto Luce, fascisti su
    marte… uno schifo mostruoso… la cosa più orribile che abbia mai visto
    in
    vita mia… Ma dove siamo? Vorrei conoscere a uno a uno i giornalisti che
    scrivono quei testi che nemmeno mio nonno se li sarebbe bevuti, non ci
    crede nemmeno piu’ l’invasato number one e il suo staff: Bremer che
    parla
    di ritirata preventiva, Wolfowitz in mutande, Dick Cheney scotennato
    dagli
    appalachi…
    In rete ho trovato un ambiente leggermente diverso in questi giorni,
    almeno
    nei siti che frequento, il “cordoglio” e’ in definitiva imperante,
    pero’ si
    trovano anche messaggi del genere:

    "io ho fatto 5 cortei per la pace contro la guerra. io sapevo... e come
    me
    migliaia di persone nel mondo... [che] sarebbe finita cosi', e adesso
    e'
    ipocrita non affermarlo... capisco che il "te l'avevo detto" non serve
    niente a nessuno.. ma io che posso farci? NOT IN MY NAME, si diceva...
    appunto... non mi sento 'responsabile'. non volevo questa guerra. non
    la
    voglio. a differenza di tutti quelli che hanno tolto la bandiera, la
    mia e'
    ancora li', sbiadita ma li', perche' la guerra e' li'... tutto il resto
    (Vespa, Bush, Berlusconi, il governo, il parlamento, il cordoglio) e'
    un
    copione... quello si', cinico spietato e volgare."

    Messaggi che mi fanno riflettere e mi portano a ricercare le forme piu’
    adeguate per sputtanare i demendsjournalist, scovare i responsabili,
    che
    poi sono gli stessi di Genova 2001, quelli di Carlo Giuliani, dei
    pestaggi,
    delle molotov magiche apparse nel cilindro della Diaz, di Bolzaneto… E
    purtroppo, sempre in rete, mi capita di leggere anche questa:

    “La breve notizia che segue è stata presa dal settimanale "Il Mucchio"
    n°552...d'altronde non potevamo aspettarci che qualunque altro
    giornale, o
    media in generale, lo facesse presente:
    "Beccaria. Su iniziativa della presidenza italiana l'Unione europea ha
    deciso un progetto pilota per la lotta alla tortura e ai trattamenti
    inumani nel Terzo Mondo. Rappresentanti dei vari paesi europei verranno
    mandati in giro per il mondo a spiegare ai governanti perche’ non
    bisogna
    torturare la gente. Il rappresentante italiano sarà il vicequestore
    PERUGINI, fotografato a Genova mentre prendeva a calci in testa un
    ragazzino di quindici anni tenuto fermo da agenti."
    è vero...gli italiani avevano fraternizzato con la popolazione
    era brava gente e saperli morti mi graffia il cuore ma quella in Iraq è e rimane un'occupazione dove il popolo dell'Iraq non ha voce in capitolo.
    Non dimentichiamoci che durante l'invasione America e Inghilterra non approntarono neanche un corridoio di sicurezza per permettere alla Croce Rossa di soccorrere i civili. Adesso propongono l'intervento della NATO. Dopo che sono morti troppi dei loro soldati e che l'opinione pubblica americana comincia a mostrare dissenso.
    Questa è una tragedia annunciata
    ... bello è il bosco, buio e profondo,
    ma io ho promesse da non tradire,
    miglia da percorrere prima di dormire,
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  4. #4
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    Tenente Massimiliano FICUCIELLO
    Luogotenente Enzo FREGOSI
    Aiutante Giovanni CAVALLARO
    Aiutante Alfonso TRINCONE
    Maresciallo Capo Alfio RAGAZZI
    Maresciallo Capo Massimiliano BRUNO
    Maresciallo Daniele GHIONE
    Maresciallo Filippo MERLINO
    Maresciallo Silvio OLLA
    Vice Brigadiere Giuseppe COLETTA
    Vice Brigadiere Ivan GHITTI
    Appuntato Domenico INTRAVAIA
    Carabiniere Scelto Horatio MAIORANA
    Carabiniere Scelto Andrea FILIPPA
    Caporal Maggiore Emanuele FERRARO
    Caporale Alessandro CARRISI
    Dottor Stefano ROLLA
    Signor Marco BECI


    Onore ai Caduti!

    Non posso che esprimere tutta la mia stima e il mio rispetto per l'Esercito Italiano e in particolar modo per l'Arma dei Carabinieri. Grazie, siete l'orgoglio d'Italia.

  5. #5
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    E' stato un giorno tristissimo, anche se io non sn affatto arrabbiato ma più che altro deluso.
    Deluso da persone che non fanno altro che andare contro tutto e tutti senza provare a ragionare e solo il pensiero che possano averla vinta, distruggendo il genere umano, mi fa sentire male.
    L'Italia per i soldati morti deve rimanere lì, non possiamo lasciare in balia dei pazzi una nazione dove ci sono tanti,troppi civili innocenti.
    La questione è molto complicata e risolvera saà molto ma molto difficile.
    http://utenti.lycos.it/corbynabe/yasharsign.JPG




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  6. #6
    Amico di Goldberg L'avatar di Kirunks
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    ...Militari che, a quanto pare, non sono graditi dalla popolazione irachena.
    "Ore wa Kintor demo Trunks demonai...
    Ore wa kisama no tausu muru na de!"

  7. #7
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    .....Militari che a quanto pare non fanno comodo ai terroristi!
    Secondo te la popolazione irachena ci sta contro perkè portiamo aiuto umanitario e perkè per farlo portiamo anche soldati per difendere la croce rossa?
    Si?!?
    Allora combattiamo contro degli imbecilli e per me gli iracheni non sono imbecilli.
    Gli imbecilli sono solo i terroristi, e dico imbecilli per non dire altro.
    E' assurdo questo voler fare martire sempre e comunque una popolazione e far diventare i governi occidentali sempre e comunque i bastardi che occupano e lo fanno solo per cazzi proprio senza fottersene di niente e di nessuno.
    Ed è ancora più triste fare questi discorsi quando ci sono stati 18 morti.
    Ed è ancora più triste vedere discorsi cm quelli del partito comunista subito dopo la tragedia.
    Smettiamola per piacere.
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  8. #8
    Amico di Goldberg L'avatar di Kirunks
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    Sciacalli, già.
    "Ore wa Kintor demo Trunks demonai...
    Ore wa kisama no tausu muru na de!"

  9. #9
    Ecchi Kyoshi L'avatar di Chibi Goku
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    Guarda che i comunisti potevano benissimo dire "noi ve l'avevamo detto" e metterla in culo a tutti gli interventisti, mi pare invece che abbiano proposto un'idea in linea con la loro politica.
    Se per te proporre il ritiro per non vedere altri morti è un'idea insensata allora non so che dirti.

    Io comunque sono con la sinistra moderata, veloce transizione e via, non si può restare ancora in quella polveriera, molti iracheni sono a favore degli aiuti, alcuni sono contro a tutti gli occidentali occupanti, e quelli a favore si romperanno le balle a dover aspettare fino a giugno 2005 per un governo loro.
    Via veloci dall'iraq, non vedo perché l'italia dovrebbe avere dei lutti solo per stare accanti agli americani in una guerra che non abbiamo voluto e non ha motivazioni vere.
    L'italia non deve essere un bersaglio per i terroristi, io voglio stare a casa mia tranquillo, non devo avere paura solo perché il mio governo ha deciso di sostenere una politica che incita al terrorismo.

    Politica e intervento sono due cose diverse.
    I carabinieri e i militari sono andati per portare pace, il nostro governo li ha mandati per leccare il culo agli americani e basta.
    Il nostro intento è giusto ed encomiabile, le vere motivazioni fanno schifo invece.
    E basta così perché è un discorso che in questi giorni ho fatto troppe volte.
    Il nostro aiuto purtroppo non è possibile in questo momento e in queste condizioni, velocizziamo le cose e andiamocene al più presto, che ci pensino gli americani a mettere a posto le cose.
    In questo caso il gioco non vale la candela e la figura dell'italia è stata rovinata dall'appoggio dato a bush durante l'azione militare americana.

  10. #10
    sindacalista borg L'avatar di VNSmatrix
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    Citazione Originariamente Scritto da "Yashar
    Ed è ancora più triste fare questi discorsi quando ci sono stati 18 morti.
    Ed è ancora più triste vedere discorsi cm quelli del partito comunista subito dopo la tragedia.
    Smettiamola per piacere.
    Se ti rassicura pensare che il popolo iracheno si sia meritato le bombe a grappolo, l'uranio impoverito e il precedente embargo solo perchè bush ha detto, senza prove peraltro, che l'attentato alle torri deve essere vendicato, beh...rassicurati pure. Questi discorsi come li chiamo tu vanno fatti proprio perchè ci sono 18 morti tra le forze italiane. Quanti altri morti ci vorranno prima di capire che questa occupazione non è per il terrorismo ma solo perchè l'America vuole che in medio oriente ci sia un suo avamposto. Come è stato anche in Afganistan.
    Forse tu penserai che questa è la tua guerra. Sicuramente non è la mia. Non nel mio nome devono essere uccise altre persone, non solo italiani. Che senso ha tutto questo orrore per 18 morti? I morti sono migliaia!
    Già...ma i morti non sono tutti uguali vero?
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