Pochi ascolti quest'anno; ho pensato soprattutto a recuperare un pò di roba arretrata... comunque:
Deathstars - Night Electric Nigh
Pregevolissimo, ma ammetto che mi aspettavo ben altro; stavolta la formula è nettamente sbilanciata a favore del versante gotico-EBM, di metal se ne sente ben poco. Il che non è necessariamente un male (e i Deathstars il loro lavoro lo sanno fare sempre molto bene), ma i riffoni e le ritmica martellante del debut (o anche il buon compromesso di Termination Bliss) mi mancano parecchio. Sono in astinenza da industrial metal coi controcazzi, lo ammetto.
Samael - Above
Sorprendente. I Samael pensavano questo disco come un side-project in cui tornare a suonare un pò di sano metal estremo, ma -così ci dicono-, sono rimasti talmente soddisfatti della qualità del lavoro da pubblicarlo come Samael.
Cacchio, mica ci stavano prendendo in giro: Above è seriamente un signor disco, un gran pezzo di black metal moderno giocato su riff serratissimi, muro di batteria e la solita eleganza di fondo che ha sempre contraddistinto la formazione elvetica. Energico, compatto e solidamente omogeneo (chi cerca varietà di suoni rimarrà deluso), Above è una piacevole sorpresa. C'erano tutte le carte in regola per scontentare sia i fan di vecchia data sia quelli del nuovo corso, e invece abbiamo una chicca con cui qualunque amante del metal estremo di qualità può tranquillamente andare a nozze. Promosso con lode.
Anaal Nathrakh - In the Costellation of the Black Widow
Disco dell'anno, pochi cazzi.
Il duo britannico dà conferma (l'ennesima; ormai ogni nuova uscita targata AN è accompagnata da aspettative mostruose, sempre puntualmente soddisfatte) di essere LA formazione più in salute dell'intero panorama estremo mondiale; In The Costellation of the Black Widow si piazza a pieno diritto tra il meglio del meglio della discografia di Irrumator e V.I.T.R.I.O.L, e rappresenta un imperioso passo avanti nell'evoluzione della brutalità in musica di cui gli Anaal Nathrakh si sono fatti alfieri. La violenza che pervade ITCOTBW è qualcosa di inumano, genuinamente sconvolgente, grandiosamente opulenta nella sua autoglorificazione, ma allo stesso tempo sempre pervasa da una vena di profonda angoscia e disperazione. Le linee vocali di V.I.T.R.I.O.L. non sono mai state tanto disturbanti e insane, Irrumator dimostra di essere un musicista e un compositore d'altissimo livello, la struttura su cui gli AN lavorano e sperimentano di album in anno rasenta ormai la perfezione, quando un disco riesce -fisicamente- a mettermi i brividi addosso dal primo all'ultimo pezzo, è segno che proprio non è robetta che si trova tutti i giorni.
Qualora il Padreterno dovesse commissionare una soundtrack ufficiale per il giorno del giudizio, sappiate che un suggerimento in mente ce l'avrei...