Originariamente Scritto da
alby619
Nella mia classe sono un alieno. Ascolto musica che tutti non si immaginano nemmeno di ascoltare per sbaglio, non scrivo abbreviato, metto la maiuscola all'inizio delle frasi, ho hobby fuori dalla norma (sono un mago e un giocoliere, e, cosa più strana di tutte, suono la chitarra!), insomma, un vero e proprio marziano! (?)
Spesso mi ritrovo dunque confrontarmi con delle capre totalmente diverse da me, (perchè capre si chiamano coloro che ti giudicano anormale se non ti piace l'House), e, poichè spesso, non so per quale strana ragione, si sentono tutti aggrediti da me, ricorro al classico De gustibus. Non per difendere i miei gusti (possono anche spalarci me**a fino alla loro o alla mia morte, non mi importa molto, continueranno a piacermi certe cose). Quindi, in conclusione, in un discorso, io esordisco sempre con un: "Vabbè quelli sono i tuoi gusti, e, per quanto ci possa essere in disaccordo, rimarranno quelli, non posso mica giudicarteli, de gustibus [...]". In questo modo, il mio interlocutore si sentirà più sicuro e meno attaccato (?), anche se ci sono alcuni che continuano a sentirsi continuamente bersagliati da me, che esprimo solo i miei gusti. Mah...