A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
Io l'ho portato all'esame di maturità in Inglese, anche se non mi sono letto tutto il libro asd La cosa che mi ha colpito di più è che la realtà futura descritta da George Orwell nel 48 è valida tutt'oggi (non proprio in tutto, ovviamente), soprattutto quando "dice", o meglio fa capire, che con la propaganda lo Stato esercita una enorme "pressione" sul popolo e lo induce a fare quello che più desidera. Far credere una cosa per un'altra del senso opposto è la realtà di oggi (ad esempio lo slogan "War Is Peace")
A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
Anto, i due libri sono estremamente diversi
Diversi anche come genere, sebbene entrambi romanzi: La fattoria è uno spasso, in 1984 invece si dipinge perfettamente quanto di più indesiderabile possa esserci in una società. Chiaramente nascono entrambi dallo stesso contesto, per cui al massimo puoi vedere un'uguaglianza nell'obiettivo, ma non nel prodotto
Bhe, a me ha fatto morire dal ridere Andrew Sarà che immaginavo le varie azioni del porcello Napoleone, che ha fatto quello che fatto pur essendo di una stupidità sconcertante
Nella tragicità della metafora io ho riso a crepapelle leggendo la fattoria degli animali