Originariamente Scritto da
Lorenzo GOV
Un film diretto, senza pretatticismi, crudo nel suo relazionarsi con la violenza senza mezzi termini, senza rimandi, senza ideologizzazioni: Platoon mette in mostra il vero senso della guerra (ovvero il suo non sense), attraverso le brutture che l'odio e l'irrazionalità provocano. Stupri, eccidi, tradimenti, uccisioni a sangue freddo, bugie: Stone non si munisce di prestrutture ideologiche per rappresentare tutto ciò e il suo racconto (che è quello di un uomo che ha provato sulla sua pelle il male provato in Vietnam) è lucido e disincantato, diverso da quello idealista diffuso dagli organi govenativi statunitensi.
Così il benestante giovincello americano rimane impreparato alla fatica e all'orrore della guerra, e quelli ai quali confida la sua condizione di volontario lo deridono per la sua decisione di lasciare il college.
Sotto un cielo stellato imparziale e indifferente, si consuma così una tragedia infernale (
L'inferno è l'impossibilità della ragione". Questo posto è così, è l'inferno...), dove è inutile richiarmarsi a quelle categorie di bontà e giustizia create nel mondo civile: come dice l'ufficiale pronto per il congedo, ciò che conta è sopravvivere.
Insomma, bel film, non al livello di capolavori come FMJ o Apocalypse Now, ma che rimane.
Voto 7.