Sì, io, e ora non ho il tempo di parlarne. Ma se la domanda è un preludio alla successiva domanda -"E' il caso che vada a vederlo al cinema?", allora la mia risposta è -"Sì, e in 3D, cazzo."
Rob, mi dici che pensi del "film" (?) "La repubblica di Salò" di Pasolini?
Io ho un giudizio fortemente negativo.
Pensavo di interrompere l'elucubrazioni lynchiane, andando al cinema per vedere un discreto blockbuster in 3D, senza troppe pretese e molta azione. E in effetti ci ho preso, ma non in pieno. Di certo ero incuriosito dalle unanimi critiche positive di critica e pubblico: sodalizio valutativo che mi mette, per principio sull'attenti.
La prima, primissima cosa che colpisce è la straordinaria profondità del 3D: vedere bulloni, detriti, oggetti sospesi nell'aria, tubi e prolungamenti meccanici muoversi nello spazio è uno spettacolo per gli occhi. Di certo favorisce una location spaziale dove l'ampiezza dello scenario contribuisce alla percezione della tridimensionalità. Quindi sì, per la prima volta in vita mia ho trovato il 3D non una presa per il culo, ma funzionale all'apprezzamento vero del prodotto/opera.
Cuaròn non pensa ad una parte introduttiva: ci potremmo aspettare di vedere, chenesò, prima uno scorcio di vita dei protagonisti sulla Terra, per meglio inquadrare poi i risvolti della loro vicende nello spazio: è molto consueto, specie in film del genere. Invece andiamo subito in media re: subito capiamo il tenore del film, i personaggi intorno cui ruoteranno le vicende, la storia che li riguarderà.
E tutta la sceneggiatura (a dire il vero in alcuni casi un po' forzata, sia per avvenimenti che dovrebbero polverizzare i nostri, sia per l'eccessiva fatalità di certe occasionalità si impernia poi sulle vicende e la perizia recitativa di Clooney e Bullock. Scelta coraggiosa, riempire un film con due protagonisti, spesso silenziosi, in un mondo completamente silenzioso: coraggio che si raddoppierà in seguito, ma non spoilero. A tal proposito, grandi sia Clooney, ma soprattutto la Bullock: gran parte del film si regge sulla sua mimica facciale.
Da un punto di vista più tecnico voglio rilevare una cosa che mi ha colpito: l'uso prolungato di inquadrature, senza stacchi: ciò, oltre che trovarlo molto funzionale all'immedesimazione nelle vicende, ha contribuito a provare quell'effetto come da cinema in 4D (avete presente, quello dove ci sono poltrone che si muovono, getti d'acqua direzionati addosso e la pretesa di vivere una realtà virtuale). Ecco, in certi casi sembra di vivere un gioco. A favorire ciò v'è spesso l'uso della soggettiva.
In ogni caso è girato molto bene, si vede dove è andato a finire tutto il budget.
E poi che dire? Bellissime le scene più action, grande la soundtrack, la scenografia che lo dico a fare (ci troviamo sulla Terra, si vede la Terra!).
Il messaggio non è nulla di troppo elevato, o ricercato, o originale; ma ho apprezzato la discrezione, la leggerezza, senza calare nell'impietosimento, nel sentimentalismo a buon prezzo. E soprattutto è doppiamente apprezzabile se pensiamo che le sventure occorse alla Bullock non ci vengono mostrate, eppure riusciamo ad empatizzare con lei: non è una cosa da poco.
Beh, insomma, gran film.
Dallo stesso regista di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban mi aspettavo proprio questo Grande Cuaròn
Un gioiello tecnico e uno dei più importanti film del suo genere, penso che a differenza di molte altre pellicole estreme, che spesso scadono nel mero anti-estetismo, abbia uno studio psicologico notevole.
Se non sbaglio a te gore, splatter e affini non piacciono, no? T'aveva fatto cagare pure Martyrs.
Gravity devo ancora vederlo. Mi dà l'impressione di un film d'autore introspettivo venduto al pubblico come filmone sci fi. Spero di avere ragione, ma dovrei avercela visto chi è Cuaròn.
In base a quello che dirai sulla trilogia della mente potrei darti una pacca sulla spalla o mangiarti vivo.
M'illumino d'immenso.
Shepard
La "trilogia della mente" sarebbe Strade perdute, Mulholland Drive e Inland Empire?
Comunque mi manca solo Inland Empire (e Fuoco cammina con me, ma vorrei vederlo dopo Twin Peaks).
Ah, e Una storia vera, ma m'interessa di meno essendo meno lynchiano.
Yep.
Twin Peaks senza serie in effetti è totalmente inutile. Tra l'altro, la prima stagione di TP è un capolavoro senza tempo. La seconda insomma, scade spesso nella mediocrità.
A Straight Story è un bel film, credo sia stato un modo di Lynch per rispondere ai critici che lo accusavano di essersi perso nei propri labirinti onirici, però è anche uno dei suoi film meno interessanti.
Di Blue Velvet che ne pensi?
M'illumino d'immenso.
Shepard
Avevo intenzione di dare le mie impressioni generali su tutta la filmografia di Lynch una volta terminato l'exscursus, senza soffermarmi su nessun film in particolare (anche perchè dovrei fare dei great wall texts).
Velluto Blu è quello che mi ha lasciato nella mente il maggior numero di scene memorabili, perfetto nella sua struttura circolare (anche se l'apice si ha con Strade perdute), pulito tecnicamente.
Pure io mi aspettavo questo conoscendo un pò il regista e guardando i trailer, ma non è così. La trama l'ho trovata deboluccia, solo il personaggio della Bullock ha un pò di introspezione, ma solo accennata; mi ha catturato molto di più il resto, un 3d finalmente utile, una regia (per quanto possa essere ignorante in materia) che mi è piaciuta moltissimo, le parti in soggettiva trasmettono proprio il senso di disagio ed ansia. Comunque rimane un film da vedere.
Sì ma adesso me lo spieghi, e lo spieghi in modo da farlo capire anche all'ultimo dei coglioni cosa intendi con quello che hai scritto.
Perché sono stufo di 'ste motivazioni in cui non si capisce bene quello che uno dice che mi fanno solo girare le palle. Voglio esempi pratici, perché è considerato un capolavoro (ma da chi poi).
Spiegami dove cazzo lo vedi il gioiello TECNICO, io l'ho visto tremendo da un punto di vista sia della recitazione che dal ritmo e compagnia bella. Al di là di ciò, spiegami questo studio psicologico notevole, e voglio qualcosa di davvero notevole, non mi basta la solita "fa vedere gli estremi della perversione della mente umana". Non solo perché grazie al cazzo mi ci voleva un film del genere per capirlo, ma soprattutto perché parte da uno scenario a caso, non è chessò - dico a caso (è l'ultimo libro che ho letto per cui lo uso facile come esempio) - Il signore delle mosche di Golding, dove la trama e lo sviluppo (e sottolineo lo sviluppo, qui non c'è nessuno sviluppo, si parte già da una situazione estrema) fanno vedere in maniera limpida dove la mente umana possa arrivare con grandi colpi di scena, qui sono perversioni a caso. Per nulla originali fra l'altro, tutte cose già sentite e viste, ma va beh, io il giudizio personale volevo darlo solo dopo aver ascoltato la tua opinione. Per cui lascia stare quello che ho scritto e parti da un tuo giudizio ex novo, non influenzato dalle mie parole.
P.S. Gore e splatter sono sinonimi (almeno così sapevo e conferma wiki); ad ogni modo Martyrs mi ha fatto sì schifo, ma gli horror e gli splatter fatti con un senso logico mi piacciono assai.
Ultima modifica di Ajeje.; 12-10-2013 alle 15:33