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Risultati da 5,591 a 5,600 di 6319
  1. #5591
    Voglio i versetti! L'avatar di John Fitzgerald Gianni
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    Citazione Originariamente Scritto da John Fitzgerald Gianni Visualizza Messaggio
    se avete sky arte vedetevi la serie di documentari che danno il venerdì sulla storia del cinema. Un po' troppo hollywoodcentrici ma molto interessanti.
    Ah no hollywoodcentrica era solo la puntata dell'altra volta
    Citazione Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico Visualizza Messaggio
    la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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  2. #5592
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    Ho visto World War Z, aspettative confermate.

  3. #5593
    Senior Member L'avatar di Jojo10
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    Ho visto Skyfall, meh.
    Mai visto uno 007, ma posso dire che posso accettare scene d'azione un po' esagerate, ma non surreali, almeno in un contesto che pretende di essere "realistico".

  4. #5594
    Stardust ★ Crusader L'avatar di ~Snake Eater
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    Galactus è più realistico dei villain di Bond, per quel che mi riguarda.

    Too proud to show your true face, eh? But a sporting hunt, it was.
    Spoiler:
    Snake-Strife

  5. #5595
    Voglio i versetti! L'avatar di John Fitzgerald Gianni
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    Citazione Originariamente Scritto da Jojo10 Visualizza Messaggio
    Ho visto Skyfall, meh.
    Mai visto uno 007, ma posso dire che posso accettare scene d'azione un po' esagerate, ma non surreali, almeno in un contesto che pretende di essere "realistico".
    Io non mi capacito del suo successo di pubblico e critica.
    Citazione Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico Visualizza Messaggio
    la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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  6. #5596
    imma a huge fahget L'avatar di sentinel
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    Citazione Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza Messaggio
    Premetto che io odio i remake americani dei film giappo...

    Ho scoperto che Spike Lee dirigerà il remake americano di Old Boy, con Rooney Mara, Christian Bale, Samuel L Jackson e altri. Hype.
    E' COREANO TBWBWBATBASBNABTNAS

    E comunque Spike Lee merda, ma tanto e da tanto tempo ormai.
    Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

  7. #5597
    Senior Member L'avatar di Dragon Slayer
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    Citazione Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
    E' COREANO TBWBWBATBASBNABTNAS

    E comunque Spike Lee merda, ma tanto e da tanto tempo ormai.
    Giappo = coreano, cinese, vietnamita ecc. Altrimenti direi "nipponico", mi conosci.

    Ah beh indubbiamente ha alti e bassi (ed è molto tendente verso quest'ultimo), però sticazzi, rimane quello che una decina di anni fa ha partorito uno dei film più importanti della generazione, voglio dargli una chance. Comunque ora che ho scoperto che non ci sarà Bale non me ne frega più un cazzo.

    Incredibile come non esca un cazzo al cinema ultimamente.
    Ultima modifica di Dragon Slayer; 30-06-2013 alle 14:53
    M'illumino d'immenso.
    Shepard

  8. #5598
    Senior Member L'avatar di Roscio360
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    dream team bellino davvero
    after earth minchiata


  9. #5599
    King of the Bohemien L'avatar di Jeff Buckley '85
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    Sono passati 1000 anni da quando l'umanità a seguito di immani catastrofi ha dovuto abbandonare la Terra per dirigersi verso il sistema di Nova Prime.
    I protagonisti del film sono Cypher (padre) e Kitai (figlio), partono per una missione, un po' per abituare il ragazzo alla vita da soldato del padre (che tanto sogna) e un po' per ricostruire il proprio rapporto padre\figlio, una tempesta di asteroidi danneggia però l'astronave e costringe l'equipaggio ad un atterraggio di emergenza in cui loro due sono gli unici superstiti.
    Kitai dovrà raggiungere l'altra metà dell'astronave per recuperare un radiofaro e lanciare un SOS, affrontando un pianeta ormai selvaggio e sconosciuto e minacce di ogni tipo.
    L'impatto visivo è spettacolare e più in generale Shyamalan riesce a rendere il senso di abbandono di un pianeta ormai privo di umani e il senso di minaccia costante.
    Dove fallisce però è nel creare una trama credibile, ci sono tante forzature, ingenuità e certi momenti di buonismo stile Disney che secondo me tolgono molto al film, in certi momenti sembra un mix tra un film post-apocalittico, un cartone disney e un videogiochino.
    Ma sopratutto Jaden Smith non è assolutamente capace di tenere scena, di essere protagonista indiscusso, non ha carisma né esperienza e senza di queste tutto si riduce ad un Io sono leggenda più fiacco e scadente con gli animali selvaggi al posto degli zombie.
    Anche il finale è assolutamente scontato e prevedibile, probabilmente lo avrete intuito a metà film.
    Insomma bel impatto visivo, senso di inquietitudine e abbandono costante ma il film a parte questo è vuoto, persino Will Smith sembra sottotono, il tempo per migliorare come attore Jaden lo ha ma stavolta me la sento di bocciarlo.

    Voto: 5,5
    "Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."

    I sette principi del Bushido

  10. #5600
    Re-build L'avatar di Lorenzo GOV
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    Spoiler:


    Assunto 1: con Superman è facile farsi prendere la mano.
    Assunto 2: Snyder è una pippa.
    Assunto 3: Nolan sa come fare soldi.

    Sono assunti, non li dovrei spiegare, ma sono buono.
    Parliamo di un supereroe decisamente più "grande" e distruttivo di uno Spiderman o di un Batman: quindi è molto difficile cavarsela con qualche buon stuntman, con qualche effetto scenico o prospettico, con della sana vecchia artigianalità. L'ultima ora di Man of steel è paurosa per la quantità di distruzione, effetti speciali, botti e confusione mista. Troppa, davvero troppa. Si vede come il film non miri che a quell'ora densa di action, senza un attimo di respiro. Per carità, non me la prenderei nemmeno, si tratta dell'ennesimo movie supereroistico, se non fosse che il film pretende di essere altro: e ti illude di esserlo anche, specie nella prima parte. Sembra quasi di rivedere la prima parte del Batman Begins di Nolan. Ma poi ti accorgi che è lì giusto per non ridurre il film ad un insensato parapiglia cosmico: personaggi piatti e scontati (si salva giusto un po' Costner, il padre terreste di Clark, antipatico e ignorabile Zod), quel po' di sviluppo immotivato e troppo veloce, dialoghi senza pathos. Il finale, poi, o meglio la sconfitta di Zod...non ne voglio nemmeno parlare va'.
    Tecnicamente è buono, lo stile è serrato, la telecamere sempre in movimento, il ritmo non è mai basso, mai un momento di stasi. Ma la tecnica è fredda e inutile, se non c'è un senso. Orpello. Snyder è una pippa, vuole solo far vedere quanto è bravo a sfruttare il suo budget da 250 mln di dollari.
    Le musiche sono fantastiche, ma parliamo di Zimmer, là la classe non si discute.
    Perciò, non lo paragoniamo nemmeno lontanamente ad uno della trilogia di Nolan. Quel furbone sa di avere tra le mani un franchise potenzialmente foriero di tanti denari, del resto basta il nome Superman per attrarre a frotte i nerd del fumetto. Per piacere, solo, caccia Snyder.


    Spoiler:


    Ah, meno male che poi ho visto del sano vecchio cinema. E se poi mettete quel genio di Dostoevskij, con uno dei suoi capolavori, Delitto e castigo, nella mani di Woody Allen, allora si può stare tranquilli.
    Perchè la rilettura dostoevskijana non è frutto di qualche elucubrazione di un critico cinematografico segaiolo, è esplicita: il protagonista legge Delitto e Castigo all'inizio del film.
    E i temi trattati sono i classici: vanità del vivere umano, sua bestialità, cupidigia, debolezza, ingiustizia cosmica, pessimismo e Dio malvagio o incapace. Ma soprattutto, stavolta, la fortuna. La sorte, il caso, domina la nostra vita, domina l'universo. Potevamo esserci, come non. E c'è poco da fare, possiamo profonderci quanto vogliamo, ma è "meglio nascere fortunati che bravi".
    Exemplum: ex tennista, che per conoscenze fortuite, scala la piramide sociale, acquista posizione e soldi, incontra l'oggetto sessuale ambito (Scarlett <3). Da qui è un uomo in balia degli eventi, debole ed inetto, un antieroe novecentesco, senza capacità di imporre ed imporsi, diviso fra la sicurezza e la comodità della sua vita alto-borghese e la sua cupidigia per una donna che non ama veramente. Fino a che non compie un atto estremo (lo stesso del protagonista dostoevskijano, Raskolnikov), per sottrarsi all'impasse che protrae da tempo. Pensa di aver determinato, con il suo agire, gli eventi. Ma, come sempre, sono gli eventi che determinano il suo agire: è il caso, come un pallina da tennis, che toccando la rete permette o no il match point, a seconda che cada avanti o dietro la rete.
    La riflessione di Allen, è molto più tragica e amara di quella del grande romanziere russo, non c'è remissione, nè castigo. Ed è splendido a tal proposito il confronto immaginario fra il protagonista, la sua lei, e la sua vicina.

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