Non capisco l'astio verso Il discorso del Re, io l'ho trovato un ottimo film, ben girato per giunta.
Io ho visto il film e letto il romanzo. Se poi parli di poetica è un altro discorso, ma la trama è quella ed è pure seguita in maniera eccessivamente pedissequa. Il messaggio del romanzo non è né chiaro né semplice, ed è davvero riduttivo pensare che la vicenda sia in generale una semplice critica al sogno americano. Che poi sul fatto che il film faccia cagare sono d'accordo eh, le facce a pesce lesso di Maguire, il festival vacuo degli occhi alla Moulin Rouge, la semplicità con cui vengono presentate le tematiche, certo, sono d'accordo quanto vuoi.
Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.
La pretestuosità deriva proprio dal seguire la trama senza però ricostruirne il contesto, nel film non c'è nessuna traccia della società degli anni '20, del sogno americano, della scalata di Gatsby e poi della sua caduta. Nel film non c'è niente di tutto questo, è banalizzato e allo stesso tempo vorrebbe affrontare tematiche profonde. Io lo chiamo pretestuoso, pure pomposo e barocco se vuoi, poi te non so.
Niente da ridire, di certo la storia d'amore va inserire in un quadro più grande, cosa che il film non fa.è tutto Il messaggio del romanzo non è né chiaro né semplice, ed è davvero riduttivo pensare che la vicenda sia in generale una semplice critica al sogno americano.
Ok.Che poi sul fatto che il film faccia cagare sono d'accordo eh, le facce a pesce lesso di Maguire, il festival vacuo degli occhi alla Moulin Rouge, la semplicità con cui vengono presentate le tematiche, certo, sono d'accordo quanto vuoi.
Lo identificherei grossomodo come una pillola di cultura alleggerita per lo spettatore "medio", quello che si annoia a leggere un libro di storia e preferisce la narrativa fiacca al documentario solido.
Tra l'altro buon regia... boh, io l'ho trovata statica a dir poco, sembra quasi che Hooper avesse paura a distaccare l'inquadratura da Firth e Rush, paesaggistica assente [madonna che rabbia le nomination alla scenografia solo per numero, RIDICOLO], tecnica assolutamente nella norma, nemmeno simbolismo, giochi di luce... niente, tutto totalmente funzionale alla già lineare storia.
Poi per carità, colonna sonora e fotografia di qualità, così come i protagonisti sono stati sicuramente bravi, ma non comprendo tutto questo plebiscito.
Ultima modifica di Dragon Slayer; 28-05-2013 alle 19:48
M'illumino d'immenso.
Shepard
Io l'ho trovato girato bene, la semplicità e la fotografia scarna e grigia sono volute, per sottolineare la cupezza di quel periodo. La sobrietá mi ha fatto molto British, e per me non decade nel parossismo della banalità. La trama è scorrevole, il messaggio apprezzabile, un bel finale e grandi attori. Non da acclamazione, ma un ottimo film appunto.
Anche a me è piaciuto molto. Non da oscar, sicuramente, ma senz'altro ben fatto
Infatti non ho criticato la fotografia, che anzi ho elogiato, ho parlato di scenografia, che è un tantino diverso. La semplicità non c'entra, puoi anche valorizzare una semplice stanza come hanno fatto Polanski, Hitchcock o Tarantino per citarne tre famosi, ci sono metodi e metodi e farlo, Hooper semplicemente penso che ne sia fregato o che non ne sia stato in grado, non fa molta differenza alla fine.
Concordo sul messaggio, ci mancava pure che scazzassero il perno della pellicola. lulz
M'illumino d'immenso.
Shepard
Uno dei pochi film Disney che non avevo ancora visto, pur essendo cresciuta con il videogioco per Play Station.
Purtroppo non ho letto nessuno dei romanzi da cui sono tratte le avventure del personaggio, per cui il mio commento verterà più sul suo essere Disney che sulla fedeltà alla versione cartacea.
(Attenzione: il commento sottostante può contenere spoiler.)
Molto piacevole e carino da guardare, anche se non mi sento di andare oltre questo giudizio. Non che il cartone abbia davvero qualcosa che non va, sicuramente ha vari punti positivi e non è mai noioso, ma quando si parla di Disney non posso evitare il confronto con gli altri due lavori affini per tematica e/o ambientazione, ovvero "Il libro della giungla" e "Il re leone"; ragionando in questo senso, "Tarzan" a mio avviso perde contro entrambi.
Divertente come Jane dica a Tarzan che tra quelli che lo vorranno conoscere c'è anche Kipling, effettivamente pur essendo le due storie ambientate in giungle diverse (africana quella di Tarzan, indiana quella di Mowgli), il paragone tra i due orfani cresciuti dagli animali viene spontaneo. E una volta che viene spontaneo, non mi è stato difficile pensare che dopo 25 anni la Disney sembra aver perso in parte la capacità di rendere davvero interessanti i personaggi che circondano il protagonista orfano. Ok, Tarzan ha come amica la scimmia transessuale (non per essere offensiva, ma davvero non ho capito se è maschio o femmina) e l'elefante fissato con l'igiene, ma il "cattivo" con il fucile è uguale ad altri settordicimila antagonisti Disney (e non), il gorilla padre è un rompipalle per cui non ho provato nessuna compassione quando è morto, il padre di Jane non mi ha detto nulla. In generale sono personaggi che tutto sommato durante la visione svolgono bene il loro compito, ma che non hanno nulla del carisma di Shere Khan, Baloo, Baghera o il serpente che cerca di mangiare Mowgli.
Il confronto con "Il re leone" invece mi è venuto più spontaneo pensando all'atmosfera e alle emozioni che dovrebbero suscitare le singole scene, oltre al fatto che essendo Tarzan uscito un anno dopo è normale che ci siano delle analogie. In questo senso, Tarzan mi ha coinvolto un po' emotivamente due volte: nel dialogo che ha da bambino con la madre quando lui le chiede perché è diverso, e quando lui e Jane fanno toccare le loro mani la prima volta. Meglio di niente, ma un dialogo qualsiasi tra Simba e Mufasa stravince di brutto. Per non parlare della scena sul finale appena dopo la sconfitta del nemico, dove tra i due film ci sono vari elementi in comune (la pioggia, la presenza dell'intero branco, Tarzan che urla/Simba che ruggisce), che in un certo senso sembra quasi un riciclo. Non brutto, ma di certo di livello inferiore.
Le cose che mi sono piaciute di più sono le musiche (tranne la voce, ma l'ho guardato in italiano quindi magari in originale è meglio), in generale le scene dove Tarzan scivola tra i rami e si muove nella giungla, il fatto che Tarzan sia incuriosito dal corpo di Jane (il fatto che le guardi sotto la gonna è già molto per un film per bambini; e non lo dico per perversione, eh, è che realisticamente parlando un selvaggio che trova una ragazza cosa volete che voglia farci? Diciamo che se si fosse limitato a guardarla negli occhi l'avrei trovato davvero poco credibile, mentre così hanno raggiunto un buon compromesso).
Non mi piace dare voti numerici se posso evitare, decidete voi quanto vale un "carino".
L'ideale per chi vuole passare un paio d'ore godendosi azione e macchine senza farsi domande. Ora non ricordo bene il 5 ma ho avuto l'impressione che in questo ci siano un po' più scene d'auto vere e proprie, mentre al contrario le scene di azione mi hanno preso più nel precedente che in questo.
Voto: 7
Quando dici "Barocco e forzato" ti riferisci a quelle perle di stucchevolezza quali "E' bello essere sposati" o altre amenità che caratterizzano il protagonista come un pseudo-babbeo? Se è così, concordo al 100%. Diciamo che forse gli darei una sufficienza risicata grazie al carisma di connery, che per una volta regala un'ottima prova di recitazione, e anche al villain in abito bianco di cui nn ricordo il nome (lo sgherro di Al C., ovviamente), che con la sola espressione del viso sprizza stronzaggine da ogni poro, per non parlare dell'odiosa capigliatura impomatata.
Per il resto trovo molto sensata la tua disamina, purtroppo passa alla storia del cinema come opera da collocare sotto una campana di vetro e guai a chi la tocca.
PS: non concordo con Simon Sick Boy quando dice (cit.Trainspotting) che l'Oscar a Connery lo diedero per simpatia. Per me è meritato.
In parte sì, cioè, il film è palesemente caricaturale e parodistico, ma lo fa senza avere davvero un tessuto humor che lo renda divertente, piuttosto la butta continuamente nel trash gratuito.
Certe scene riuscite ci sono (Ness che rimane con l'ombrello in mano, la scena della mazza da baseball, la caduta del lacchè in bianco), ma in generale non ci siamo, la formula non funziona.
Poi personalmente trovo barocca anche la regia stessa di De Palma: obiettivamente c'è un grande lavoro dietro la cinepresa e una precisione ben calibrata nel montaggio, ma è tutto talmente freddo da risultare manieristico.
Mi sono visto Bronson. Ho lo scazzo a fare una review, però è un buon film.
Ultima modifica di Dragon Slayer; 30-05-2013 alle 17:32
M'illumino d'immenso.
Shepard