Originariamente Scritto da
Sengu
Periodo molto particolare. In questo mese avrò visto circa 50 film, con una media di almeno due o a volte anche tre al giorno, tutti sparati rigorosamente di notte lol. Di seguito qualche veloce commento sui 6 film che più mi hanno colpito tra quelli che ho visto.
I primi due sono quelli per cui mi vado a nascondere in un angolino per la vergogna siccome li ho visti così tardi nella mia vita.
I sette samurai di Akira Kurosawa
Probabilmente il migliore che ho visto in questo periodo (si ringrazia Dargil per il prezioso consiglio). Probabilmente il più importante film del secolo per quanto riguarda l'eredità al cinema epico\avventuroso e si pone alla base di qualsiasi altro film d'azione che verrà sviluppato in seguito. Akira Kurosawa manda al massimo l'immedesimazione durante la fase finale in cui gli attori combattono veramente in mezzo al fango e allo sporco. Il film è, in definitva, un affresco perfetto di una società così lontano dalla nostra e, soprattutto, un'immagine del Giappone feudale, in cui il contadino e i samurai sbandati sono lasciati a sé stessi. Superbo, nonostante le 3 ore, l'ho già visto due volte.
Voto: 8
Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick
Un Kirk Douglas in forma smagliante, il tutto retto dalla magnifica regia di Kubrick (come dimenticarsi la carrellata nella trincea o quella al patibolo). Un film di militari che è in realtà una critica al sistema militarista stesso. L'impossibilità di comunicazione, in un mondo in cui non c'è posto per i buoni. Ho visto tutto di Kubrick, ma questo lo reputo il migliore (parlo di mio gusto ovviamente), proprio un film di un altro pianeta.
Voto: 8
Gli altri quattro sono al di sotto dei primi due, ma comunque notevoli:
Sogni di Akira Kurosawa
È un peccato che non venga mai citato e mi rendo conto che forse non è il migliore di Kurosawa ma a me ha completamente devastato. È un film molto difficile, dura circa 2 ore e ci sono in totale una trentina di dialoghi, molti volutamente criptici. Il film è diviso in 8 storie, per l'appunto dei "Sogni", nella quale Kurosawa ci mette la sua soggetività per dire la sua su questo argomento che va di pari passo con la vita umana. Se decidete di vedere questo film non aspettatevi una trama e una spiegazione cristallina, aspettatevi piuttosto un viaggio nell'onirico e nei più reconditi spazi del subconscio umano. Per palati fini, ma con una potenza audio\visiva devastante, la fotografia mette in risalto i colori dando vita ad un quadro dalla smagliante bellezza. Il finale è assurdo, non tanto per colpi di scena o chissà quali avvenimenti, ma per una semplice inquadratura e la scelta della musica di sottofondo.
Voto: 7.5
Mulholland Drive di David Lynch
Non posso dirmi un profondo conoscitore di Lynch dato che ho visto solo Twin Peaks e 4 dei suoi film, ma questo mi ha letteralmente spiazzato. Sia per potenza visiva, sia per le tematiche trattate in un modo piuttosto atipico. Un film che in realtà è contro il cinema e tutto il suo sistema. Non aspettatevi un film che spiega, non ci sono spiegazioni e il tutto è estremamente ermetico. L'unico modo per capirlo in pieno è rivederlo almeno una seconda volta in modo da soffermarsi a cogliere i dettagli e riuscire a mettere in ordine gli eventi (che sono slegati temporalmente). Da evitare per tutti quelli che alla fine del film vogliono lo spiegone.
Voto: 7.5
Monty Python - Il senso della vita di Terry Gilliam e Terry Jones
Sono praticamente cresciuto con Fawlty Towers (una delle più importanti serie TV mai fatte) e i Monty Python e questo è probabilmente uno dei più bei film comici della storia. Da vedere rigorosamente in lingua originale, in Italiano è quasi ridicolo e perde almeno il 60% del suo carisma. C'è ben poco da dire: questo film è la dissacrazione più totale delle tematiche collegate alla vita e alla morte. John Cleese è superbo, come sempre. Da vedere e rivedere all'infinito.
Voto: 7.5
Amici miei di Mario Monicelli
Ecco un'altra importantissima commedia, questa volta firmata Mario Monicelli. Le due ore sono volate via come mezz'ora, mi son fatto tantissime risate e in più ho anche riflettuto, perché il film getta una base su cui riflettere non indifferente. Amici miei è il potere della disperazione, della dissacrazione di tutto ciò che è razionale e dei dogmi della vita che vengono ridicolazzati da gente comune. I cinepattoni, davanti a questo pilastro della commedia italiana, dovrebbero solo andare a nascondersi. Tognazzi, Moschin, Celi, Noiret e Del Prete sono perfetti. Il finale è da antologia, un miscuglio di disperazione tragi-comica e l'impossibilità, anche lì, di rimanere attaccati a canoni razionali della vita, anche in situazioni drammatiche. Un must.
Voto: 7.5