Originariamente Scritto da
Frances
Nelle ultime puntate dello show televisivo gli avvenimenti si sono accavallati con la serratezza incalzante tipica delle produzioni televisive iberiche, e Antonella, recentemente fintamente azzoppata nel riuscito intento di sventare il tentativo di omicidio per investimento ai danni di Carmen, ha tolto il saluto a Patty, convinta dall'arcigna Pia che l'occhialuta, promettente cantautrice abbia nefaste proprietà iettatrici. Infatti da quando le due sono riuscite ad entrare in contatto emotivo profondo scoprendo a sorpresa di ambedue non possedere un padre, e hanno dunque iniziato ad essere amiche per la pelle, Antonella si è ritrovata infelice protagonista di una sventurata serie di disgrazie, che l'hanno addirittura portata sull'orlo del baratro mortale. Matthias, intanto, diviso nell'animo dalla sua divorante passione per Antonella e Patty, ha risolto i dubbi che lo tormentano seguendo il suo impeto morale e rimanendo al fianco di una falsamente inferma Antonella (ma lui non lo sa), conscio (o no!) che l'incidente ha drasticamente troncato ogni possibilità, per l'astro nascente della danza, di realizzarsi in quest'ambito artistico.
Alla luce di questi ultimi accadimenti, mi sento di porvi alcuni quesiti che reputo interessanti nel loro offrire spunti di riflessione:
Può il gentil garnzocell Matthias - ch'è comunque rimasto vicino a Patty, riuscendo faticosamente a trasmutare il loro reciproco contatto umano pulsante di eros in una casta, innocente, arcobalenosa amicizia fatta di reciproca stima e sostegno - essere considerato un eroe contemporaneo, diviso com'è nel suo lascivo, galimbertiano permettere alla sua anima di essere trapassata dall'amore di ben due donne contemporaneamente, senz'altro motivo che il bene di queste ultime?
Come ci si spiega l'ambiguità della figura di Pia? La sofisticata piccola lady proviene da un ceto di borghesia imprenditoriale medio-alto, è abituata ad una vita nell'agio, è cresciuta in una famiglia senza dubbio impregnata di quell'avanguardismo che è necessariamente, banalmente, salvificamente insito nell'animo arrivista di genitori di stampo simile a quello dei suoi. Come si giustifica dunque questa impostazione mentale sostanzialmente obsoleta che la caratterizza nel suo timorato e rancoroso rapporto con l'esoterismo? Il suo immediato scomodare gli spiriti maligni allo scoccare di un qualsiasi evento calamitoso, per quanto con fini evidentemente utilitaristici, riporta alla mente vecchie contadine sud-italiane dell'era post-medievale in abiti neri di lutto, barricate dietro a tavoli di legno mal intagliato e brandenti feticci multiformi e multicolore, in una doppia, dubbia, incongruenza temporale e spaziale. Voi ritenete che gli autori abbiano creato un personaggio similmente incoerente con l'occulta intenzione di spingerci ad una riflessione sul dramma dell'anarco-capitalismo?
Patty e Antonella, toccantemente accomunate dalla voragine cosmica lasciata dall'assenza di una figura paterna, riescono ad instaurare una tenera amicizia, riscoprendo, l'una nell'altra, le debolezze che, seppur diversamente manifeste nelle due in quanto detentrici di due personalità distinte, accomunano le due ragazzine e hanno una medesima origine: la mancanza del padre. Pensate che tale risvolto narrativo abbia l'intento di spingere ad una riflessione sulle problematiche psicosomatiche accusate dai figli di coppie lesbiche? Cosa pensate, dell'argomento?
E per finire: qual è la coppia più figa, secondo voi?
Naturalmente, se avete altri dubbi, non esitate a manifestarli.
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