Va beh, se in Italia la materia "religione" non fosse gestita dalla Chiesa io prenderei la laurea in teologia e andrei a insegnare. Le religioni sono bellissime, se non ti insegnano a crederci per forza.
Essere realisti è un conto, rassegnarsi senza neanche averci provato è un altro. Potrò sembrare banale, può sembrare anche una frase fatta, ma io ci credo nella forza dei miei sogni e finché non avrò la certezza assoluta, che devo provare con qualcos'altro, con qualcosa di più semplice e "realista", continuerò a perseguire il mio sogno con la ferocia d'un leone.
La frustrazione e la rassegnazione sono delle brutte bestie, ma non devono permettersi sopraffarci. E' molto comodo dire "quello che voglio veramente, il mio sogno, è qualcosa di irreale... devo tenere i piedi per terra"... è troppo comodo.
Molto presto lo farò anche io, qua non c'è futuro per uno come me.
Ultima modifica di Pedro*Yeah; 07-09-2009 alle 13:07
Pedro, il tuo discorso vale se hai davvero dei sogni importanti che non puoi fare a meno di realizzare.
Io di quei sogni non ne ho, se escludo quello di diventare scrittrice, ma si tratta comunque di qualcosa che spesso non ha nulla a che vedere con i propri studi universitari. Tanto per dire, conosco uno scrittore per bambini che è ingegnere.
Ecco, se l'ambizione permette a quel punto tenta, tanto l'università la puoi fare anche a 60 anni. Ma la mia è guadagnare, superare di quel tanto che basta parte dei raccomandati che mi circondano e stop, finire per lavorare maledicendo tutti ogni mattina
Scientifico sperimentale, PNI. Devo iniziare la seconda.