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Discussione: DbNa

  1. #411
    Senior Member L'avatar di veggy fan
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    Cap.15 Find Love I° parte


    Goku e Vegeta erano finalmente riusciti a penetrare nel covo nemico. La storia si ripeteva, ma stavolta motivi e destini diversi si sarebbero messi in campo.
    Come l’ultima volta all’inizio non incontrarono guardie, ma proprio mentre Vegeta pensava che ritrovare la sua Bulma sarebbe stato facile, una figura femminile dai neri capelli neri gli si piazzò davanti.


    “Ride. Ma che avrà da ridere quella vecchia gallina? Non si vergogna ad andare in giro così? Secondo me si busca qualche malanno e finisce a letto per un mese, ormai non è più di prima penna. Onestamente se fossi Kakaroth mi incavolerei a vedere mia moglie andare in giro in quel modo. Mi volto. Da come la guarda non si direbbe che gli dispiaccia tanto. Tsk, nell’universo c’è persino gente che pensa che sia ingenuo. Alle volte ho i miei dubbi. In compenso quella faccia da tonto non è falsa. Tonto lo è davvero. Sveglia! Ti ricordo che la tua adorabile mogliettina alias drago sputa-fuoco, solitamente armata di mattarello e oggi armata di tutto punto, ci vuole uccidere. Chichi si avvicina e io ricomincio a ringhiare. Se si sforza un po’ sono convinto che riuscirà a contare uno per uno i miei denti e se si avvicina ancora di più potrà ammirarli direttamente attaccati alla sua caviglia. “Buono Vegeta, ho un piano”mi dice Goku, facendomi cenno con la mano come per calmarmi. Umphf, spero non sia semplicemente frutto della sua stupidità. Però mi allontano e ringhio più piano, senza però smettere. “Non credo che il vero Vegeta sarebbe stato contento di sapere che hai chiamato nello stesso modo un cane”dice lei finalmente smettendo di ridere. Ha assunto un aria seria e preoccupata invece. Forse teme che Kakaroth le faccia del male. Vorrei poterlo fare io, soprattutto dopo quello che ha detto. Le spiegherei due cosette. Uno, sono un lupo e non un cane. Due, essere chiamato con il mio nome non mi dà affatto fastidio. “Chichi, tu vuoi uccidermi non è vero?”chiede Goku con una lucidità abnorme visto la situazione. “Certo. Il mio signore è stato chiaro. O uccido te o farà del male al mio bambino Gohan”risponde lei portando le mani al suo casco. Umh, non credo che un semplice raggio laser, e men che meno una lama, possano fare del male a un saiyan, ma forse la lucertola ha potenziato il tutto fino a renderlo un pericolo serio. Scuoto la testa pensando che chiama ancora Gohan “bambino”. Ormai è sposato con figli ed è diventato addirittura nonno, non è più un poppante. Goku continua ad avanzare, ma lei aspetta a sparare. Il mio compagno sta giocando con il fuoco, ma forse comincio a capire il suo piano. “Perché non colpisci?”mormora lui cominciando a ridacchiare. E’ un suicida, non gli conviene tirare troppo la corda. “Lo decido io quando”risponde lei a tono, ma nella sua voce arrabbiata noto un tremolio. Il Demon Prince ha sbagliato. Ora che le ha risvegliato un po’ dei suoi ricordi, anche senza tornargli quelli sul marito, ha lasciato la possibilità che le tornassero tutti. “Io sono pronto. Colpisci pure qui, al cuore. Tanto è sempre stato tuo Chichina”aggiunge Kakaroth gentilmente. Che schifo, sto per vomitare. Tutta sta sdolcinatezza è nociva alla salute. Mi sto sentendo male. In compenso ormai sono vicinissimi. Ho un idea geniale. Visto che le cose qui tra un altro po’ si faranno estremamente zuccherose e private, forse è meglio che mi allontani. Ho visto un corridoio deserto molto interessante più in là, un posto stupendo dove le mie orecchie lupine non sentiranno cose in grado di traumatizzarmi”.

    "Ormai siamo faccia a faccia. Posso sentire il suo profumo di fragole. Nessuno può immaginare quanto ami quel profumo. Da ragazzo pensavo fosse prodotto da qualche bagno schiuma o shampoo, ma mi sbagliavo. Questo odore fa parte di lei, a dimostrarlo il fatto che riesco a sentirlo solo io, perché sono l’unico che la conosca veramente. Quando è arrabbiata e ti lancia quello sguardo di fuoco posso assicurare che fa paura a tutti, a me invece mi fa letteralmente impazzire. E’ bellissima la mia piccola guerriera. E’ dai tempi del torneo che mi basta incrociare i suoi occhi neri, o quel visetto d’angelo per sentire il cuore in petto cominciare a battere più forte. Non ho mai saputo veramente definire l’amore, ma non era del tutto falso quando credevo fosse qualcosa da mangiare. E’ molto di più. E’ come essere affamati d’aria, essere affamati di sguardi, di vicinanza, di sorrisi, di qualunque gesto dolce dedicato a te o che le puoi offrire. La vedo arrossire. Non è la rabbia, è che siamo troppo vicini, volto con volto (ma questa l’avete mai sentito come modo di dire? NdLettori) (Qualcosa in contrario? NdA con mazza chiodata in mano). Ha lasciato cadere le braccia, non è più intenzionata ad attaccarmi. Ci scommettevo. Non può uno scialbo incantesimo spezzare il nostro amore, non avrei dovuto mai nemmeno dubitarne. La cingo con un braccio. Sento la sua pelle gelida. Qui dentro fa freddo e stare con la pancia di fuori coperti solo con un leggero mantellino blu non è certo il massimo per stare al caldo. La sento appoggiarsi al mio petto. Mi chiedo se riesca a sentire il mio cuore che batte frenetico. Sono passati tanti anni, ma è come quando ci siamo incontrati la prima volta, perché a pensarci bene mi faceva uno strano effetto già quando eravamo bambini, ma ero troppo piccolo per accettarlo, avevo troppa paura di queste strane emozioni non omologabili a quel poco del mondo che conoscevo. Credevo fosse la tipica eccitazione che mi prende prima di una battaglia, ma mi sbagliavo di grosso. I nostri occhi si incontrano e il suo nero si specchia nel mio. Ti ricordi da bambini il nostro primo incontro? Ti ricordi quando mi hai fatto promettere di sposarci? Ti ricordi il nostro primo “Appuntamento”, di sicuro quel povero albero sì. Ti ricordi al torneo, era così bello sfidarci? Sei una combattente provetta. Quello che non sai è quel giorno sul lago da bambini, tu eri così bella e io ti guardavo nascosto in un cespuglio. Non sai che è per te che con un buco nel petto ho trovato la forza di sconfiggere Junior. Non sai la paura quando ho creduto finissi sugli spuntoni, nel viaggio alla ricerca del ventaglio. Un viaggio che sembrava un sogno d’amore, quando la sera sulla nuvola ti appoggiavi a me. Potrei continuare all’infinito, perché abbiamo passato insieme tutta la vita.
    Nei suoi occhi appare il rosso dello sguardo di brace del serpente. Eppure quel vivido colore si specchia nel nero delle mie iridi e, quasi avesse paura di se stesso, scompare. “Goku”mi dice e scostandomi un ciuffo ribelle dal viso mi riconosce. Si guarda intorno spaesata. L’incantesimo si è rotto. Si guarda e arrossisce ancora di più. “Dove siamo? Dov’è May? Soprattutto perché sono “svestita” così? Non è dignitoso per una donna della mia età”dice tutto d’un fiato, portandosi un dito alla bocca. “Te lo spiego dopo”le dico stringendola un po’ più forte, ma sempre attento a non farle male. Lei mi sorride e ci scambiamo un bacio. Doveva essere rapido inizialmente, ma è da un bel po’ che lo aspettavo. Alla fine è lei che si stacca riportandomi al pericoloso momento in cui ci troviamo. “Chichi…devi andartene…l’uscita è da quella parte…ci vediamo fuori, stai attenta”gli dico e malincuore mi sciolgo dall’abbraccio. Lei annuisce, mi da un altro sfuggevole bacio sulla guancia come porta-fortuna e scappa via. Scuoto la testa per riprendermi del tutto e vado alla ricerca del lupo. Sono felice che si sia allontanato, su queste cose sono riservato e non mi sarebbe piaciuto il suo sguardo puramente schifato piantato addosso.

    Nel frattempo il combattimento tra Crili e la cyborg aveva preso una piega ben diversa. Non erano ancora del tutto pari. In fondo C18 era da sempre più forte dei supersaiyan. Soltanto che con gli anni aveva trascurato la sua vena combattiva. Anche Crili per molti anni non aveva più combattuto, sentendosi vecchio e sorpassato. Però si sa: un saiyan ha sangue guerriero che gli scorre nelle vene e non può trascurare a lungo la sua vera natura. Che lo voglia o no sarà costretto a tentare di superare i suoi limiti. Sentirà il richiamo della sfida e della battaglia. Solo allora si potrà dire veramente vivo. Perciò, nonostante il cuore sereno, per il piccolo grande uomo non c’era più la moglie davanti a lui. Soltanto un avversario con cui confrontarsi, con cui vincere e prevalere. La sua aura dorata non veniva mai meno, nemmeno sotto i colpi più terribili. Uno strano sorriso si era insinuato in quelle labbra sempre così allegre. Il sorriso tipico appunto della sua forma, che nella mente dei comuni saiyan era sempre apparsa leggendaria. I colpi si susseguivano incalzanti. L’agilità di lei contro la forza di lui. L’altezza non contava in quello scontro in volo. Occhi negli occhi, non un colpo sfuggiva. La cyborg tentò di colpirlo con un calcio, ma senza problemi quella gamba nivea fu afferrata. In compenso anche lei riuscì ad afferrare un pugno del neo-saiyan. In quella situazione di stallo potevano sentire a vicenda i battiti del loro cuore. Le labbra così vicine. Fu un attimo. L’ex-terrestre non se n’era nemmeno accorto. L’aveva baciata senza nemmeno volerlo. I loro occhi così vicini finirono per specchiarsi. Non v’era azzurro all’inizio, solo rosso. Eppure, attraverso il riflesso nelle iridi nere del marito, l’azzurro cercò di riaffiorare.
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  2. #412

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    *-* bellissima parte finalmente è tornato Vegeta XD
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  3. #413
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    Cap.15 Find Love II° parte

    “E’ una sensazione strana. Come essere perduta in un mare nero. Intorno a me vedo solo una grande quantità di frammenti viola, quasi fossero petali o schegge di vetro. Mi danzano follemente intorno come in una spirale. I miei occhi ne sono attratti. Vorrei sfiorarli, ma non posso. Non so cosa sta facendo il mio corpo. Mi ricordo che stavo cercando il mio Crili. Non poteva essere morto. Lo avrei sentito. I nostri cuori battono all’unisono. Io non pensavo di possederne uno prima di incontrarlo. Si è fatta notte all’improvviso nella mia mente. Chissà. Forse mi sono addormentata. Ora sono qui in piedi. Il nero sotto di me si muove come fluida acqua e dove appoggio i piedi si creano dei cerchi concentrici. Continuo ad avanzare. Quando mi sento richiamare indietro. Una luce così forte. Non mi ricordo di averne mai viste così. Sento calore. Un calore che conosco. Lacrime cominciano a scendere dai miei occhi. Davanti a me due occhi rossi intensi. Uno sguardo di brace mi ferma. Oltre però sento il mio amore. Devo andare avanti. Devo proseguire. Devo tornare da lui. Urlando mi scaglio contro quel terribile muro di rubino e lo frantumo. Tornando alla realtà mi trovo a terra. Tra le braccia del mio Crili sorridente. Che strano sorriso. No, è strano in generale. Confusa mi alzo. “Che cavolo ti è saltato in mente?!!!!!” chiedo stranita, sconvolta e sinceramente arrabbiata. Lui ridacchia. L’oro lo lascia e sul suo viso torna il solito sorriso. “Ben tornata tesoro”mi dice semplicemente.
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  4. #414

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    m ero scordata di commentare DD: scusaaa cmq buon giorno c-18
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  5. #415
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    Cap.16 Angel Of Darkness I° parte

    La donna aveva tentato la fuga in ogni modo possibile. Non si era certo arresa agli innumerevoli fiaschi. Anche se alla fine era sempre lì, legata con quell’insulsa catena, sapeva che il suo principe sarebbe tornato a prenderla. Convinta inoltre che tutto si sarebbe sistemato. In fondo da quando lo aveva conosciuto le sembrava di vivere in una favola, al massimo cambiava ambientazione. In quel momento ad esempio si sarebbe definita come la protagonista di un cartone preferito tra i tanti che Bra l’aveva costretta a vedere. Un sorriso le si delineò sul viso. Stavolta non si trattava dell’ennesimo sogno ad occhi aperti. Stavolta davvero degli ululati festanti ed eccitati le stavano giungendo all’orecchio. Sorridente si voltò. Dietro quella pesante porta sapeva benissimo chi stava arrivando. Si sedette compunta, cercando di nascondere la crescente agitazione. Possibile che, perfino da lupo, la sua sola vicinanza la facesse comportare come una ragazzetta al primo appuntamento? Mise le mani in grembo e aspettò, senza scomporsi troppo quando sentì prima grattare e poi vide la porta volare via.


    “ “Vegeta stai buono!”ti dico severo. Ma che ti è preso? Normalmente sei così serio. Stai facendo un vero e proprio quarantotto. Abbiamo trovato chi stavamo cercando? C’è il tuo vero padrone oltre quella porta? Sono felice per te, ma un po’ mi dispiace. Mi ero affezionato a te. Sai, eri diventato come un amico per me. Chissà. Magari ora scopro che hai un nome del tutto differente e magari più simile al tuo stato, come “wolf”. Oppure qualcosa di idiota che odi bellamente, come “Fuffy” o roba simile. No, penso che a questo punto l’avresti già morso il tuo padrone. Non sei tipo da accettare offese del genere. Stai grattando la porta. Sai che ti stai riducendo a sembrare un cane? Un po’ di contegno per favore. Con una sola “leggera” spinta faccio volare la porta. Rimango a bocca spalancata vedendo la figura femminile tranquillamente seduta per terra. Non ci credo. Era morta. “Bu…Bulma?”chiedo confuso. Lei mi sorride. Sei proprio tu? La mia cara amica d’infanzia? Non ci credo. Come fai a essere viva? Come mai questo lupo ti conosce? Che sta succedendo? E’ forse un inganno dei sensi questo? (Tu hai studiato troppo. Kakaroth non pensa così elevato. NdVegeta) (Emh. Scusate NdA). “Ciao Goku”dice lei, poi si volta verso il lupo. “Non mi saluti?”chiede improvvisamente offesa incrociando le braccia. Un attimo prima sembrava che le dovesse fare chissà quale festa, e ora la ignora. Che tipo. Mi sa che il nome è proprio azzeccato. Sei identico a Vegeta. Scommetto che quel muso seccato e irrisorio che le stai mostrando adesso, se potesse parlare direbbe: “Tsk. Non mi abbasso a certe cose Donna”. Senza rendermene conto comincio a sparare domande a raffica. Il lupo mi guarda brontolando. Come se non avesse capito una parola di quello che ho detto, ma in compenso ci avesse guadagnato un mal di testa. Bulma si alza e mi racconta tutto quello che le è successo fino a quel momento. Vorrei dirle che Vegeta non c’è più, nonostante lei sia ancora protetta dal potere reale. Però non ho il coraggio. “Come mai conosci il lupo?”chiedo poi. Il mio amico a quattro zampe le si mette davanti e le si strofina sulle gambe. Mi sa tanto di ruffiano, ma non capisco il perché. “Oh. Il suo padrone era amico di Vegeta. E’ morto e ora è mio”mi dice lei. Compiendo nel frattempo gesti strani, ossia ridacchia, chiude un occhio e alza l’indice come se avesse avuto un idea geniale. La guardo confuso grattandomi la testa. Non la capirò mai, ma sono felice di averla ritrovata”.
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  6. #416

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    ahahahah XD furba Bulma
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  7. #417
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    Cap.16 Angel Of Darkness II° parte


    Un’aura, normalmente una labile traccia. Quando si tratta dell’aura di Goku invece, è paragonabile a un faro. Perciò le quattro saiyan non ci avevano messo molto a trovarla. L’avevano localizzata immediatamente e si erano dirette all’enorme castello. Soltanto che qui la traccia si era fatta più confusa. Perché all’interno sembrava che i corridoi e le stanze amassero cambiare luogo di origine. Perciò eccole a un bivio. “Mi sa che ci dobbiamo dividere”disse riflessiva Elly. “Io vado di qua. Ci vediamo. Se ci sono problemi aumentate l’aura e io arrivo”disse tranquillamente Veki. “Ma io non voglio che ci dividiamo. Questo posto mette i brividi”si lamentò Lory. “Dai vieni con me”disse Kamy prendendola per un braccio, trascinandosela nel corridoio di destra, mentre la principessa dei saiyan prendeva il corridoio di destra inseguita dalla bionda.
    “Sei sicura che abbiamo preso la strada giusta?”chiese nuovamente Lory. “Oh Lo…alle volte mi chiedo se tu sia veramente una saiyan”rispose seccata la rossa. “Antipatica”fece la mora mostrano la lingua. Quando nell’ombra un essere congiunse le mani in quella che sembrava una posizione a piramide. “Homo demon!!!”urlò. Un energia potentissima si levò. Quella tecnica, ispirata direttamente dalla corona del Demon Prince era puramente magica. Mille volte più potente di qualunque attacco energetico, anche il più scarso dei Demon Prince attraverso essa diveniva imbattibile. (Ehi!! NdJunior) (Non parlo proprio di te. In generale NdA). Un tornado di schegge verdi colse le due ragazze spazzandole via. La povera Lory fu sbalzata così lontano da andare a sbattere contro un lontanissimo muro, mentre Kamy scivolò di schiena sul lungo pavimento di pietra. Una enorme scheggia le era entrata nel braccio, che aveva preso a sanguinare copiosamente. “Meglio che finisca prima te, Ay”disse serio il namecciano. Si preparò e lanciò nuovamente il colpo, stavolta per essere letale. Lì dove la mossa si abbattè si alzò un fumo denso e nero, ma nelle macerie nessun corpo. Poco distante, in ginocchio dietro una figura maschile, stava la saiyan. Confusa alzò lo sguardo e fu felice di incontrare due occhi di ossidiana a lei ben noti. “Jonh!!!”urlò eccitata, per poi rialzarsi e, rimanendo alle spalle del fidanzato, lanciare uno sguardo di sfida al Demon Prince. “Hai fatto cilecca”sussurrò poi sicura di sé.

    “Cos’è questo ronzio? E’ la tua testa quella che scoppia? E’ il tuo cuore quello che batte all’impazzata? Perché ti sembra tanto di vedere la scena da fuori. No. Tu sei una dura! Non saranno le emozioni a fermarti. L’aura malvagia che senti è quella di Junior? Perfetto. Se il namecciano vuole la guerra l’avrà. Lo farai tornare normale a costo di mazzate se è necessario. Lui ti ha insegnato a combattere, basterà far finta che sia l’ennesimo allenamento. Tu e Veki correte disperatamente. Anche se forse la principessina è solo preoccupata per Kamy. Anche tu temi per la rossa, ma l’amore a volte prevale anche sull’amicizia. Quando arrivate, alzi la testa. Davanti a voi c’è Kamy che tenta di aiutare Lory a rialzarsi. Mentre sopra di voi c’è un ragazzo che non hai mai visto, intento a sfidare Junior. E’ un saiyan, la coda non lascia dubbi. “Jonh da solo non può farcela”mormora Veki seria.
    “Adesso so chi è. Sono tanti anni che la mia amica mi racconta del suo ragazzo, ma non lo avevo mai conosciuto di persona. Ed ecco che il tempo, sembra rallentare incredibilmente ai miei occhi. Ogni colpo subito da quel giovane sembra riportato alla moviola. Ogni colpo, ogni goccia di sangue, eppure quel testardo non molla. Mentre poi, a un grido di attacco che non so di preciso chi ha lanciato, il tempo comincia ad accelerare. Tutto si svolge troppo velocemente e io mi ritrovo sola, immobile come una statua. Sono troppi perfino per lui, persino per il suo nuovo potere micidiale. Eppure non dovrei sottovalutare la mente del mio namecciano. Urlando si divide e i miei compagni non riescono più a tenergli testa. Uno a uno cadono, nonostante siano uniti in un gioco di squadra, nonostante tentino di aiutarsi a vicenda. Alla fine, il tempo sembra tornare al suo posto. “Perché non provi a colpire me?!!!”urlo inferocita. I due namecciani, con gli occhi rossi vividi, si voltano entrambi verso di me. Sono in volo, ma a tutta velocità mi raggiungono. Sembrano due falchi che scendono in picchiata sulla preda. Solo che proprio all’ultimo momento mi abbasso. Vanno a sbattere l’uno contro l’altro e in una debole luce azzurra tornano solo uno, che mi cade svenuto tra le braccia. Non so cosa sia successo, so solo che il suo viso torna a essere quello che conosco. E’ tornato ad essere il solito”.
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  8. #418

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    Junior di nuovo sano di testa? appostoo ;D
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  9. #419
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    Cap.16 Angel Of Darkness III° parte


    Il serpente fumava di rabbia. Aveva perso il suo braccio destro. I due Junior, trovandosi faccia a faccia si erano visti come in un riflesso. Entrambi le parti del namecciano avevano visto nell’altro i propri occhi rossi e l’incantesimo si era spezzato. Però avvertiva la presenza di Vegeta, caduto in trappola, e solo questo gli dava nuova energia.
    “Hai sbagliato a sottovalutarmi. Sarò anche rimasto solo io, ma il mio incredibile potere è intatto. In fondo, sono il serpente. Morirai discendente di Vargas. Perché sono io il tuo avversario. Sono secoli che aspetto la mia vendetta, e l’avrò”.

    Goku aveva abbassato la guardia. In fondo per lui il serpente era stato sconfitto da Vegeta e pensava fosse rimasto solo il Demon Prince. Vegeta, nel suo stato di lupo, e Bulma invece non potevano percepire le auree. Questa situazione divenne potenzialmente esplosiva, quando silenzioso il serpente scivolando era arrivato alle loro spalle. Fu il sesto senso del principe dei saiyan, che per puro caso lo fece voltare, facendogli scoprire la presenza del mostro.
    “Nemmeno lui, nonostante la sua incredibile potenza, può sopravvivere a un colpo simile. Se solo si voltasse lo vedrebbe, ma Goku continua a parlare tranquillamente. Non si aspetta il pericolo. Comincio a ululare con tutta la mia forza, mentre il mio lugubre richiamo rimbalza sulle pareti. Ma che… Non mi ascolta. Solo Bulma mi guarda, ma non capisce cosa voglio dire. Ormai l’onda è vicinissima, lo annienterà. Un idea mi attraversa la mente, ma la scarto. Ed ecco la mia coscienza che sancisce la mia condanna. “Lui per te lo avrebbe fatto”. Chiudo gli occhi e spicco il salto”.

    “Un guaito, terribile, fugace e pieno di dolore. Mi volto e rimango pietrificato. Davanti a me quel mostro che credevo morto, sconfitto. Era dietro di me invece. Mi ha lanciato addosso un onda mortale. Un deat beam, ma in fondo quel raggio sparato dagli occhi è la sua mossa migliore. Da vivo, prima di essere solo potere, probabilmente doveva lanciarlo esattamente come il suo discendente Freezer. Solo che quel colpo fatale non è giunto fino a me. Ha preso in pieno il lupo, facendolo volare via. Il contraccolpo l’ha fatto andare a sbattere contro il muro e dopo essere precipitato è rimasto fermo, immobile. Di sicuro la vita l’ha abbandonato. Si è sacrificato per salvarmi. E’ morto perché sono stato così stupido da non accorgermi di quello che stava succedendo. Lui ha cercato di avvertirmi e io nemmeno l’ho ascoltato. Adesso è lì, a terra. Il suo nero manto sta cominciando a macchiarsi di vermiglio. Il sangue esce a fiotti da quella ferita, poco più grande di una fessura che ricorda un fiore rosso. Bulma lancia un urlo. E’ una reazione eccessiva a quello che è successo, ma io non riesco a sorprendermi. E’ come se lo avessi sempre saputo, ma non avevo voluto ammetterlo. Era troppo assurdo perfino per me. Vorrei potermi dire che è solo un lupo, vorrei con tutto me stesso che fosse così. Però in questo modo come si spiegherebbe un simile gesto? Mi tremano le gambe. Adesso che sembrava essersi tutto sistemato, proprio adesso. Vorrei cadere per terra, lasciarmi andare, ma se lo facessi non potrei massacrare colui che ha osato tanto. La mia amica prende il corpo del lupo e lo scuote piangendo. Non le risponderà. Non percepisco più la sua aura. Se n’è andato. Mi dico che sto sbagliando, che l’aura non corrispondeva, ma da quando un lupo e un uomo hanno la stessa aura? Quel mostro ride divertito e mi si acceca la vista dalla rabbia. “Quel lupo era…”comincio, ma le parole mi muoiono in gola. “Ti devo fare i complimenti. Sei riuscito a farlo ammazzare due volte in così poco tempo. Certo che come amico Vegeta non poteva sceglierne uno migliore”conclude quello per me ridendo a crepapelle. Una risata malvagia, anzi malefica e incredibilmente snervante. E’ sceso il silenzio. Adesso sono io a urlare, di rabbia però. “Me la pagherai cara!!!!”urlo con tutto il fiato che riesco a metterci, mentre tutte le emozioni terribili che mi hanno agitato il petto dall’inizio di questa disavventura confluiscono ricoprendomi d’oro. Però non è l’oro del supersaiyan. E’ potente come un sole e vedo i miei compagni chiudere gli occhi accecati. Sono un supersaiyan di sesto livello. “Che vuoi fare? Lo vuoi capire che contro il mio “potere” quelli ordinari non servono?”mi dice quello e finalmente la smette di ridere. Dietro di lui è apparso un orribile serpente in carne e ossa con gli occhi di brace, mentre il suo gigantesco cuore batte seguendo la luce del simbolo rosso rubino sulla fronte del mio avversario. “Chi ti ha detto che non mi serva solo per caricare il mio vero “potere””rispondo. Il mio tono sa di superiorità, ma in realtà è solo astio, voglia di fargliela pagare. Il mio compito come uomo è di proteggere la mia famiglia. Il mio compito come terrestre è di proteggere i miei amici. Il mio compito come eroe è di proteggere la terra e i suoi abitanti. Il mio compito come servitore del bene è di proteggere l’universo. Però per fare tutto questo ho dimenticato un compito altrettanto importante. Il mio compito come saiyan era di proteggere il mio principe. Sento l’energia divagare intorno a me. La mia aura dorata si diffonde come polvere e prende via via consistenza. Un po’ come quando il fumo dava vita a un Majinbu, ma ammetto che è più in grande. Ed ecco che con un ruggito direttamente dal simbolo dorato dalla mia fronte esce un drago dorato. Ora io e il mio avversario siamo pari. Il potere del drago ha fallito lasciando che il portatore del potere reale perdesse la vita, ma ha deciso di avere la sua vendetta. Anche se Vegeta non c’è più sento che il potere reale è rimasto qui, aleggiando come uno spettro. E’ per quello che il mio avversario non vuole morire, non vuole arrendersi. Spera ancora di riuscire ad appropriarsene”
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  10. #420
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    ““Svegliati!”. E’ un ordine. Una voce dura e preoccupata a un tempo. “Umh”mormoro. Resto inerte. Non ce la faccio. Voglio continuare a riposare. Voglio rimanere nel nero protettivo dell’incoscienza. “Svegliati!!”. Di nuovo lo stesso ordine. La voce si fa più insistente. Non voglio. Non me la sento. Sento che mi scuote. Non riesco però a prendere possesso del mio corpo. Può fare quello che vuole. Non riesco ad aprire gli occhi. “Svegliati!!!”. Uno schiaffo. Lo sento bruciare sulla pelle. Sta cercando di farmi reagire, lo so. Eppure non ci riesco. Questa volta non ci riesco. Perché ho il ricordo vago che è la prima volta che preferisco rifugiarmi nell’incoscienza. Non ricordo niente. Voglio solo rimanere qui inerme. Chi sono non me lo ricordo. Non mi ricordo niente. A chi appartiene quella voce? Non lo so. So solo che dovrei avere paura. Dovrei temerla. Però non ci riesco. Può fare ciò che vuole di me, non mi interessa. “Vegeta!!!”. Un altro urlo. Stavolta sembra un supplica. Questo nome mi ricorda qualcosa. Un momento. Sono io! Perché è questo che sono. E’ questo che sono tornato a essere. Sono un uomo. No, non è esatto. Sono un saiyan. Io sono Vegeta, il principe dei saiyan. Il mio orgoglio torna alla carica il tutto il suo splendore. Riapro gli occhi e riconosco la fisionomia che mi sta di fronte. Ed ecco a chi appartiene la voce che ha tento di riportarmi alla coscienza. “Salve Demon Prince”mormoro scuro. Lui mi sorride. Un sorriso di sfida, ma di chi è felice di una cosa semplice. “Non sei l’unico in grado di fare il triplo gioco. Sono tornato semplicemente Junior da parecchio ormai”mi risponde aiutandomi ad alzarmi. “Allora perché hai tentato in ogni modo di eliminarmi?”chiedo sarcastico. “Semplice. Solo morendo da lupo potevi tornare uomo. In fondo è per questo che ho messo al sicuro il tuo corpo”mi dice permettendomi di appoggiarmi alla sua spalla. E’ da tanto che il mio corpo non viene usato. E’ parecchio anchilosato e non riesco a camminare bene. “Interessante”concludo semplicemente. “Ora è meglio se raggiungiamo Goku. Avrà bisogno di una mano”mi dice il namecciano, mentre imbocchiamo un lungo corridoio. Siamo sempre nel palazzo del nemico, ma in un luogo che non ho mai visto. Ed ecco che in lontananza, nell’oscurità, sento una voce urlante che ben conosco. L’ugola di Kakaroth non ha eguali, ma stavolta ha superato se stessa. Le auree che si levano hanno una potenza eccezionale. Ci può essere una sola spiegazione. Il potere del drago è in azione.


    “Certo che sei proprio un maleducato, Veggy!!! Nemmeno ci hai visto!!”fece notare una rossa offesa, nonostante avesse sperato con tutta se stessa nella sua salvezza. “Ma lascialo in pace. Non vedi com’è ridotto mio fratello?”sbottò seccato Jonh. Il principe si voltò e rimase basito vedendo quel gruppetto assurdo, composto solo da saiyan. Alla faccia di chi diceva che la razza si era estinta. Non conosceva quella ragazzetta pallida e timida, anche se gli sembrava di averla già vista nella sua vita. Non si accorse che tra quelle ce nera una con gli occhi lucenti, non solo per la sua tipica voglia di vivere, ma anche per la felicità. “Pensavo fossi morto”disse sarcastica Veki, facendosi avanti. Vegeta sorrise. Quanti anni era che non sentiva quella voce? Si voltò verso di lei, ma non mostrò né la sua sorpresa né la sua felicità. Anche lei, come Kamy, era cresciuta a modo suo. Divenendo da sua sorella maggiore, anche se di poco, ad una ragazzina molto più piccola. Anche se a giudicare dalla sua espressione, non era cambiata per niente. Soltanto che non si sarebbe mai aspettato si facesse così bella. Assomigliava tantissimo a loro madre, ma la cosa lo fece leggermente ingelosire. “Potrei dire la stessa cosa”rispose con lo stesso tono. “Ora se ci recuperiamo il mio fratellone possiamo dire che ci siamo tutti”commentò ridendo Kamy, stringendo ancora di più il di Jonh, che non se lo sentiva più. “Allora ci conviene muoverci. Sono preoccupata”intervenne Lory. “Ha ragione la mocciosa. Il potere del drago da solo non può farcela”aggiunse Junior. “Tsk, è il momento di fargliela vedere a quella specie di biscia infuocata!!!!”sancì Vegeta; e tutti partirono alla volta di Goku.
    Continua...
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