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Risultati da 11 a 20 di 42

Discussione: Dragon Ball Chikama

  1. #11
    Imagine you and me L'avatar di Shira
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    Sostituita la frase del "che" per sicurezza XD
    ~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~

  2. #12
    Black Statico
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    Mi sono fatto la figura del fesso. SONO UN IGNORANTE. Ho appena rovistato in un libro a caso e...
    ... hai ragione tu. L'apostrofo è l'unico simbolo che deve rimanere attaccato.
    Ultima modifica di Black Statico; 03-08-2009 alle 21:27

  3. #13
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    XD XD XD XD XD
    E vabbè, dai, hai imparato qualcosa in più XD
    Intanto io sto andando avanti col secondo capitolo XD
    ~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~

  4. #14
    Black Statico
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    Citazione Originariamente Scritto da C18-Crilin 4ever Visualizza Messaggio
    Intanto io sto andando avanti col secondo capitolo XD

    Lo avevo capito

  5. #15
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    Ecco il secondo capitolo. In fondo troverete i livelli di combattimento.

    Kagami e Miraa

    Kripta e Van si scambiavano pochi rapidi colpi. Non stavano combattendo seriamente, era quasi un gioco, un semplice misurare la potenza dell’avversario.
    La ragazza dai capelli blu si librò nell’aria, pronta ad utilizzare il suo assalto migliore.
    Senza un attimo di esitazione, Van la seguì, sotto lo sguardo attento del suo maestro Aikagi.
    L’anziano maestro spostò lo sguardo su Oshii e quello che vide non gli piacque per niente.
    Era troppo tranquillo, troppo sicuro.
    Il suo sguardo tornò sul ring.
    Le due ragazze erano una di fronte all’altra, immobili.
    Fu Van la prima ad agire. Si scagliò contro l’avversaria, ma il suo colpo ebbe il solo effetto di fendere l’aria. Una schivata perfetta, niente da dire.
    Ma dov’era finita Kripta?
    Un colpo all’altezza dello stomaco diede a Van la risposta cercata.
    Kripta era lì.
    Cercò di colpirla, ma non la vedeva già più, fu nuovamente un forte colpo a rivelarle la sua presenza.
    Si girò freneticamente ma per molti minuti non riuscì a vederla e fu costretta, inerme, a subire passivamente i suoi colpi sempre più potenti.
    Nonostante tutto non erano colpi realmente dolorosi.
    Certo, le facevano male nel momento dell’impatto, ma il dolore spariva poco dopo.
    Kripta non stava facendo sul serio, la stava solo prendendo in giro, le stava dimostrando che se voleva avrebbe potuto farla fuori in un attimo.
    Le stava dimostrando che la sua misera vita era nelle mani dell’avversaria.
    Oshii scoppiò a ridere.
    Una risata roca, malvagia.
    “Mi dispiace, Aikagi, ma la tua allieva non ha speranze. Kripta è imbattibile nel combattimento aereo, acquista una velocità molto elevata quando si trova in aria”.
    Lo sguardo di Aikagi si fece preoccupato. In quel torneo non era vietato uccidere, ed il vecchio maestro era seriamente preoccupato per la vita della sua allieva più promettente.
    I suoi tre altri allievi scalpitavano vicino a lui.
    Agitati, irrequieti, ma totalmente impotenti. Non potevano intervenire. Van non li avrebbe mai perdonati per un gesto del genere. Lei non voleva essere aiutata, mai.
    Aveva accettato qualche volta l’aiuto del giovane Saisho, il più forte tra i tre allievi maschi, ma comunque non gli aveva mai permesso di venire in suo aiuto durante un combattimento.
    Ed in effetti Saisho non avrebbe potuto comunque fare nulla. Ormai era inferiore a Van, come avrebbe potuto salvarla?
    Nel frattempo Kripta aveva buttato a terra la sua avversaria e stava atterrando sul ring.
    C’era qualcosa che non andava…
    Perché Kripta aveva giocato la sua carta migliore senza fare sul serio? Se davvero, come sembrava, al suolo Van e Kripta si equivalevano, perché sfoderare la sua arma migliore solo per gioco, senza approfittarne per sconfiggere l’avversaria? No, doveva esserci sotto qualcosa. Kripta era troppo sicura di sé.
    Il suo sguardo tradiva un trionfo che lei già pregustava.
    Doveva avere qualche risorsa segreta a cui attingere.
    La cosa non gli piaceva, non gli piaceva per niente.


    Alla Capsule Corporation tutto procedeva tranquillo.
    Le due donne avevano finito di preparare un menu delizioso, dall’antipasto al dessert e tutti erano impegnati a far lavorare le mandibole.
    “Scusa, mi passi il sale?”
    “Potresti versarmi due dita di vino, per favore?”
    “Ti piace, ne vuoi ancora?”
    “Dai, non esagerare con l’alcool, che ti fa male!”
    Frasi colloquiali giravano vorticosamente per la stanza, in un clima d’allegria e serenità.
    Trunks si alzò da tavola ed accese lo stereo, iniziando poi una divertente imitazione dei cantanti rap, seguito a ruota da Goten, che cercava di proporre qualche pezzo di break dance, fallendo miseramente.
    Tutti ridevano e scherzavano.
    “Allora, C18, quando ti deciderai a fare un secondo bambino?”
    Tutti i presenti ammutolirono, sotto la domanda di Chichi.
    La diretta interessata rischiò di strozzarsi con l’acqua, ma sotto lo sguardo di tutti posò il bicchiere.
    “Bè…sinceramente non avevamo mai pensato di fare un secondo figlio…”
    Gli occhi di Crilin si illuminarono
    “Però sarebbe una bella idea. Se viene maschio lo chiamiamo Crilin Jr!”
    La moglie gli lanciò un’occhiataccia, mai avrebbe chiamato così suo figlio. Mai.
    “Marlon, ti piacerebbe un fratellino?”
    Chiese Chichi, curiosa come sempre.
    La ragazzina annuì, in effetti avrebbe sempre voluto diventare una sorella maggiore, occuparsi di un fratellino e proteggerlo.
    Trunks intervenne nella discussione.
    “Cambierai idea se verrà pestifero come Bra”
    A quel punto scoppiò una risata.
    Così, quasi dal nulla.
    Non si sapeva chi aveva iniziato, ma non importava.
    Nel giro di pochi secondi tutti iniziarono a ridere fino alle lacrime, così senza un perché.
    Anzi, forse un perché c’era.
    Erano tra amici ed erano in pace.
    Valeva la pena aver combattuto fino all’ultimo respiro per questo.

    Goku stava mangiando allegramente la sua quinta porzione di riso freddo, quando qualcosa lo fece bloccare. La forchetta ferma a mezz’aria.
    Lanciò un’occhiata a Gohan, e si accorse che anche lui era fermo.
    Vegeta si era alzato in piedi con una risata, sotto lo sguardo sbigottito dei presenti.
    Anche gli altri guerrieri Z percepirono in quel momento le due auree, poco distanti da lì.
    E sempre in quel momento si resero conto del motivo per cui il principe rideva.
    Quei due esseri erano troppo deboli per risultare preoccupanti.
    In quel momento la porta si spalancò e Muten fece la sua apparizione.
    “Salve a tutti! Scusate se arrivo in ritardo, ma c’erano alcune questioni importanti da risolvere a casa”
    Crilin alzò un sopracciglio, scrutando l’anziano maestro.
    “Ma se quando sono partito stavi guardando i tuoi soliti film!”
    Muten tossì ripetute volte, facendo finta di niente.
    Bulma, invece, si accigliò. Non aveva invitato Muten, perché temeva potesse dare fastidio, ma dal momento che si era auto-invitato non poteva certo sbatterlo fuori.
    Goku si alzò da tavola, guardando il suo vecchio insegnante di arti marziali
    “Bè, Genio, temo che il pasto sarà rimandato. Prima dobbiamo occuparci di due nuovi nemici”
    Il vecchietto scosse il capo, triste.
    Non era possibile, non era possibile che non ci fosse mai un attimo di pace, ma che vita era, quella?
    Goku lo rassicurò, sorridendogli.
    “Non ti preoccupare, sono troppo deboli per impensierirci”
    Tutti i presenti in grado di farlo si alzarono in volo per raggiungere il punto da cui provenivano le due auree, gli altri rimasero alla Capsule Corporation, in attesa di vederli tornare.

    Goku fu il primo ad atterrare, seguito rapidamente dagli altri.
    Su un altura vide Piccolo, Tensing e Riff.
    Evidentemente anche loro avevano sentito le due auree in avvicinamento e si erano diretti prontamente lì.
    Il saiyan li squadrò, si vedeva che erano migliorati dall’ultima volta che li aveva visti.
    Ma di quanto?
    Questo non avrebbe saputo dirlo.
    Con un sorriso fece loro segno di avvicinarsi. Era tanto tempo che non li vedeva.
    “Heilà, ragazzi, che bello rivedervi!”
    Piccolo fece un impercettibile sorriso, non era un tipo loquace, ma un semplice gesto bastava ad esprimere quanto fosse contento di rivedere l’amico.
    Contento anche di constatare a prima vista i progressi fatti.
    Diamine, più vedeva Goku e più si convinceva che il saiyan aumentava la propria potenza in maniera incredibile.
    Non pensava che fosse possibile aumentare il proprio livello prendendosi cura di un bambino.
    Tensing e Riff furono più espansivi, il piccoletto abbracciò il saiyan, mentre l’uomo dai tre occhi si limitò ad una pacca affettuosa sulle spalle.
    Era tanto che non vedevano Goku. Tensing l’aveva visto l’ultima volta circa undici anni prima, mentre per Riff si trattava addirittura di diciotto anni.
    “Avete sentito anche voi questa energia?”
    Gli altri annuirono, indicando poi due piccoletti poco distanti.
    Quando erano arrivati avevano trovato Piccolo, in contemplazione di quei due nanerottoli.
    Ultima modifica di Shira; 04-08-2009 alle 20:59
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  6. #16
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    Entrambi gli esseri erano grassi e bassi, con due grandi orecchie a punta.
    I guerrieri li osservarono più attentamente.
    Le gambe ed i piedi erano molto piccoli rispetto alla mole del corpo, tanto che i due sembravano una patata con infilzati due stuzzicadenti. Le braccia, al contrario, erano robuste, forse un po’ troppo grandi per la loro statura. A prima vista, i due sembravano indossare una sorta di armatura, ma guardandoli bene ci si rendeva conto che quella era la loro stessa pelle, solida, dura e a scaglie, grigia come il metallo.
    La testa dei due mostri era proporzionata al corpo e vi trovavano spazio un naso pressoché invisibile, una bocca enorme e larga, con le labbra rosee divise da tante righine bianche.
    Due occhi enormi e due orecchie a punta molto lunghe completavano il quadro.
    I due esseri erano quasi identici, l’unica differenza era che uno era bianco con gli occhi completamente neri e l’altro nero con gli occhi completamente bianchi.
    In ogni caso il loro aspetto era bizzarro quanto spaventoso, proprio per la sua stranezza.
    I guerrieri sarebbero stati spaventati, se non avessero saputo quanto basso era il loro livello.
    Basso rispetto a loro, ovviamente.
    Vegeta sorrise, divertito.
    Il loro livello era uguale a quello del primo Majin Bu, quello grasso.
    Troppo poco per impensierirli.
    Senza aspettare altro, il principe si trasformò in Super Saiyan di secondo livello.
    I capelli dorati svolazzarono nella brezza pomeridiana, mentre i due nemici, attirati dalla sua potenza, lo guardavano.

    Era impossibile.
    Assolutamente impossibile.
    Secondo i loro dati, i terrestri erano la popolazione più debole dell’intero universo.
    Non era possibile che su quel pianeta ci fosse qualcuno più forte di loro.
    Ma poi quel tipo era davvero un terrestre? I terrestri sapevano trasformarsi? E da quando?
    Kagami scosse la bianca testa, girandosi verso il fratello.
    “Non ha importanza se è più forte di noi, lo faremo fuori comunque”
    Miraa annuì, mentre sbatacchiava i grandi occhi bianchi.
    Non importava se l’avversario era più forte di loro, i fratelli Kagami e Miraa avevano una marcia in più.
    Squadrarono nuovamente il loro avversario. Era molto potente, ma non abbastanza da impensierirli.
    Però un dubbio li tormentava. Come avevano potuto i loro computer sbaglirsi così? Come potevano esistere terrestri così potenti?
    Non riuscivano a spiegarselo. Ma, in fondo, non aveva importanza. Il loro piano per la conquista della Terra sarebbe andato avanti senza intoppi.

    Vegeta si lanciò contro i due nemici, che nel frattempo si erano messi in posizione di difesa.
    Il principe scomparì dalla loro vista, per apparire poi alle loro spalle e colpirli fortemente entrambi con un doppio calcio, mentre un sorrisino di scherno si disegnava sulle sue labbra.
    I due esserini vennero sbalzati metri più in là, sotto lo sguardo divertito del principe.
    Ridicoli, assolutamente ridicoli.
    I due si alzarono imprecando sottovoce. Quel terrestre era molto più forte del previsto.
    Chissà se anche gli altri erano così forti.
    Questo avrebbe potuto rovinare i piani del capo, e loro non potevano permetterlo.
    Si scambiarono un gesto d’intesa. Non era il caso di giocare, era meglio fare sul serio fin da subito.
    Se fossero stati sconfitti avrebbero subito le ire del capo, e sapevano bene quanto implacabile fosse il capo con chi sbagliava. Bastava sapere che la squadra inizialmente contava dodici elementi, compreso anche il capo, mentre adesso si erano ridotti a cinque.
    Gli altri sette avevano commesso degli sbagli e li avevano pagati.
    I due piccoli alieni si lanciarono contro Vegeta simultaneamente.

    Sguardo concentrato, mani chiuse a pugno, gambe piegate pronte all’azione.
    L’orgoglioso principe dei saiyan era pronto ad accoglierli.
    Ma i due lo stupirono.
    Scomparirono alla loro vista per poi riapparire dietro di lui, ma senza attaccarlo.
    Scomparirono di nuovo e riapparvero di fianco a lui, poi sull’altro lato, di sopra, davanti, di dietro.
    Vegeta chiuse gli occhi. Doveva percepire la loro energia, non fidarsi di quello che gli dicevano i suoi regali occhi.
    Sferrò un pugno, che venne parato dalle quattro mani dei due esseri.
    I due fratelli risposero prontamente con una serie di calci e pugni dati in perfetto sincronismo.
    Il guerriero rimase spiazzato da tanta precisione, stessi movimenti, stessi tempi.
    Cercò di rispondere come meglio poteva, ma la situazione si stava facendo difficile.
    Quei due erano come un’onda che lo stava pian piano travolgendo.
    Kagami scomparì dalla sua vista, per riapparirgli alle spalle e riprendere a colpire, in totale sincronismo col fratello.
    Sembrava quasi che si trattasse di un solo guerriero che combatteva davanti ad uno specchio.
    Nel mezzo Vegeta era sempre più inerme, aveva sbagliato a sottovalutare quei due.
    Nonostante la scarsa potenza in confronto a lui, il loro perfetto sincronismo li rendeva due terribili avversari.

    Improvvisamente Vegeta non avvertì più i colpi alla schiena.
    Kagami sembrava scomparso e Vegeta si arrischiò a guardare cosa era successo.
    Era Kakaroth, trasformato in Super Saiyan di secondo livello.
    Vegeta strinse i pugni. Era vero che ormai lui e Kakaroth non erano più rivali, era vero che ormai aveva ammesso che era lui il numero uno, ma continuava ad odiare il fatto che Kakaroth lo salvasse. In quel momento, però, avevano altre cose a cui pensare.
    Vegeta riprese a combattere contro Miraa, mentre Goku si occupava di Kagami.
    Ma i due fratelli non avevano intenzione di dividersi.
    Si riunirono, iniziando a colpire simultaneamente i due avversari, in perfetto sincronismo, come prima.
    Goku e Vegeta rispondevano al meglio delle loro possibilità, ma non avevano la dote del sincronismo, che era invece prerogativa dei due alieni.
    Goku si preparò per sferrare un potente calcio, ma la sua gamba venne fermata dai due fratelli, che, tenendolo ben fermo per la caviglia, lo fecero ruotare su se stesso, per lanciarlo infine contro Vegeta.
    I due saiyan purosangue caddero a terra, gemendo per il dolore.
    La situazione iniziava a farsi pericolosa.
    “Ahahaha, arrendetevi! Non riuscirete mai a sconfiggerci!”
    Urlò Kagami con tutto il fiato che aveva in gola.
    Gli fece eco Miraa
    “E se anche per miracolo doveste riuscirci, gli altri della squadra vi uccideranno senza pietà, non sarà nemmeno necessario l’intervento del capo. La Terra presto apparterrà a lui, sarà il sommo Imperatore di questo misero pianeta.”

    Non potevano stare fermi su quella roccia.
    Non potevano arrendersi così.
    Gohan si guardò intorno. Ianko, Riff, Tensing, Crilin, C18 e Piccolo non erano assolutamente all’altezza di quei due. Ma probabilmente Gotenks poteva vincere, ed anche lui poteva dare una mano.
    Il saiyan aumentò la sua aura, pronto a scagliarsi contro il nemico.
    Certo, ormai non era più forte come contro Majin Bu, ma riteneva di poter comunque essere utile.
    Fu il padre a fermarlo, con un rapido gesto di mano dal luogo della battaglia.
    Il figlio non riusciva a capire.
    Lui e Vegeta stavano palesemente perdendo ed il padre, per qualche motivo, sembrava restio ad usare la sua ulteriore trasformazione.
    Allora perché non accettare il suo aiuto?
    Ultima modifica di Shira; 04-08-2009 alle 20:57
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  7. #17
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    La verità era che Goku era preoccupato.
    Avrebbe potuto forse battere quei due sfoderando la sua trasformazione in Super Saiyan di terzo livello.
    Ma avrebbe poi dovuto affrontare nemici più potenti senza la possibilità di una carta nascosta.
    No, quella non era la strategia migliore.
    Dovevano andarsene, allenarsi ancora.
    Dovevano riuscire a battere quei due senza sfoderare armi segrete.
    Era la loro unica possibilità, visto che a quanto pareva quei due erano solo l’anello debole della catena del loro misterioso capo.
    Senza una parola, Goku tornò normale, sotto lo sguardo sbigottito di Vegeta.
    “Andiamocene, Vegeta, non possiamo competere con loro”
    Il principe dei saiyan lo guardò, spalancando gli occhi.
    Non era da Kakaroth arrendersi così. E poi lui sapeva che il saiyan aveva ancora un’arma da usare.
    Allora perché?
    “Kakaroth!”
    Goku si girò verso l’ex-rivale, guardandolo fisso negli occhi.
    “Ti dico che è meglio andare. Se restiamo e moriamo chi proteggerà i nostri cari, la nostra famiglia?”
    Sapeva di aver toccato il tasto giusto.
    Con un ringhio il principe tornò normale e si allontanò in volo da quel luogo
    Goku lo seguì rapidamente e così tutti gli altri, che senza una parola si alzarono in volo.

    Kagami e Miraa li guardarono, sorridendo selvaggiamente.
    Non se la sarebbero cavata così a buon mercato.
    Non aveva senso ucciderli tutti, non erano pericolosi.
    Ma avrebbero lasciato un segno.
    Un segno che facesse rimanere i due fratelli nella loro memoria per sempre.
    Con un ghigno stampato in volto, i due alzarono le mani.
    Una piccola sfera azzurra si formò nelle loro mani.
    Una sfera che prese presto le dimensioni di un’onda che si muoveva implacabile verso i difensori della Terra.
    Si voltarono tutti, ma era troppo tardi, la velocità di quelle onde era notevole.
    Ianko e Riff vennero travolti ed i loro corpi caddero immobili sul terreno, mentre Kagami e Miraa si allontanavano con una risata perfida.

    Tensing si abbassò al suolo, vicino al piccolo corpo del suo amico.
    Con una mano accarezzò la sua pelle di porcellana, seguendo con le dita i contorni di quel viso tanto amato.
    “Riff…”
    Un semplice sussurro, sufficiente a contenere tutto il dolore del guerriero.
    Non avrebbe mai perdonato quei due mostri. Mai.
    Riff era l’unica persona che contasse davvero per lui.
    Non dovevano portarglielo via.
    Strinse i pugni, cercando di ricacciare le lacrime.
    Si sarebbe allenato e li avrebbe uccisi con le sue stesse mani.
    Era una promessa.
    Una mano si posò sulla sua spalla, era Goku.
    “Dobbiamo andare”
    Il guerriero dai tre occhi si guardò intorno, erano tutti involo, tranne Crilin, che si trovava ora vicino al corpo senza vita di Ianko, e Goku, che era di fronte a lui.
    Annuì brevemente e si alzò in volo, seguito a ruota dai due amici.
    L’avrebbe vendicato.

    “Non possiamo restare qui, dobbiamo trovare un nascondiglio”
    Il tono di Goku non ammetteva repliche. Dovevano nascondersi ed allenarsi, prima di poter combattere nuovamente contro quei mostri.
    Non c’erano molte alternative.
    Gli altri annuirono, senza vivacità. Erano tutti scossi, il periodo di pace era durato troppo poco.
    Il saiyan adulto ripensò a Marion.
    Era giusto tornare alla Capsule Corporation e riferirle il destino di Ianko.
    In fondo, forse l’amava davvero ed era giusto che sapesse.
    Affrontò l’argomento con gli altri, che si videro d’accordo.
    Tutti insieme si diressero allora alla Capsule Corporation, mentre Goku pensava e ripensava ad un posto giusto per nascondersi ma continuare ad allenarsi.

    Livelli di combattimento
    Goku SSJ3: 570.000.000
    Goku SSJ2: 380.000.000
    Vegeta SSJ2: 364.000.000
    Kagami: 360.000.000
    Miraa: 360.000.000
    Gohan: 300.000.000
    Goku SSJ: 190.000.000
    Vegeta SSJ: 182.000.000
    Piccolo: 65.250.000
    C18: 50.000.000
    Trunks SSJ: 40.660.000
    Goten SSJ: 38.760.000
    Goku: 25.000.000
    Vegeta: 24.000.000
    Trunks: 5.350.000
    Goten: 5.100.000
    Tensing: 3.800.000
    Crilin: 3.600.000
    Ianko: 700.000
    Riff: 600.000





    Spoiler:
    P.S: I livelli di combattimento sono fatti sulla base dei livelli di Final Goku (ovviamente ho chiesto il permesso XD) e sono poi modificati sulla base delle mie idee circa i livelli, che non sempre coincidono con quelle di Final ^^
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  8. #18
    Black Statico
    Guest

    Thumbs up

    Innanzitutto grazie per avermi aspettato.

    Wow! Mi è venuta la pelle d'oca. Veramente bello questo capitolo. Mi ha colpito molto quando Goku, a pranzo, si è fermato e ha fissato gli altri, che come lui, hanno percepito le due auree. Poi dopo sembra davvero il continuo dopo MAjin Bu. Una saga pazzesca comunque. Mi ha stupito moltissimo la SINCRONIA. E' una cosa nuova che non avevo mai pensato, e sta anche molto bene. Fossi Akyra ci farei il cartone. Sei stata molto furba a non far trasformare Goku in SSj3. Più avanti, dovrebbe intervenire Oob, almeno alla pari di Goku, con una forza più che straordinaria. Potresti tenertelo come colpo di scena. Brava davvero, prende molto questa storia.





    P.s. Ci sono degli errori
    Ultima modifica di Black Statico; 04-08-2009 alle 18:56

  9. #19
    Imagine you and me L'avatar di Shira
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    Segnalami pure gli errori ^_^
    Segnalali sempre quando li trovi XD

    Comunque Ub combatterà, ovviamente, ma non ora XD
    In quanto alla sua forza combattiva, vedrai XD
    Tanto come puoi vedere alla fine di ogni capitolo metto i livelli (ammesso e non concesso che abbiano subito qualche modifica o sia apparso un nuovo nemico) e quindi vedrai bene la forza di Ub, quando toccherà a lui.
    (Attenzione, io non ho specificato quand'è che toccherà a lui XD)

    Sono contenta ti piaccia l'idea della sincronia, in effetti l'unica cosa che non mi è mai piaciuta di DB è che chi ha il livello più alto vince, chi ha il livello più basso perde, questo praticamente sempre.
    Con questa prima saga della mia ff io voglio dimostrare che in raltà non è così, ed uno con un livello più alto può essere massacrato da uno con un livello più basso ^^
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  10. #20
    Black Statico
    Guest

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    Secondo me ha molto senso. Uao! sono contento per Oob.

    Ti segnalo gli errori:

    I suoi tre altri allievi scalpitavano vicino a lui.
    Agitati, irrequieti, ma totalmente impotenti
    . Non potevano intervenire. Van non li avrebbe mai perdonati per un gesto del genere. Lei non voleva essere aiutata, mai.

    Credo che la frase bisognerebbe scriverla così: I suoi tre allievi, scalpitavano vicino a lui agitati,irrequieti ma totalmete impotenti.

    Alla Capsule Corporation tutto procedeva tranquillo.
    Le due donne avevano finito di preparare un menu delizioso, dall’antipasto al dessert e tutti erano impegnati a far lavorare le mandibole.

    Menù si scrive con l' accento?:boh:

    “Potresti versarmi due dita di vino, per favore?”

    Dovresti togliere la virgola.

    Ti piace, ne vuoi ancora?”

    Qui dipende da cosa vuoi far capire. Primo esempio:

    Ti piace? gli chiede se gli piace. Ne vuoi ancora?

    Secondo esempio: Ti piace! secondo lei il cibo piace e gli chiede se ne vuole ancora.


    Secondo i loro dati, i terrestri erano la popolazione più debole dell’intero universo.
    Non era possibile che su quel pianeta ci fosse qualcuno di più forte di loro.


    Ah! La fretta!

    Per il resto
    Ultima modifica di Black Statico; 04-08-2009 alle 20:55

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