CAPITOLO 6: POTERE PRIMITIVO
Trunks e Goten, entrambi nello stadio di Super Saiyan, fronteggiavano quell’anziano e misterioso guerriero. L’aura di Freender, cominciò a intensificarsi, fino a raggiungere una tonalità azzurra chiarissima. Il guerriero stava procedendo all’offensiva contro i due meticci, quando Trunks parlò. “Freender! Prima di aprire le danze, vorrei farti un paio di domande!”. Freender assunse un’espressione di chi si trova dinanzi a un povero pazzo, e poi scoppiò a ridere. “Hahaha! Voi Saiyan mi sorprendete sempre di più! Nel vostro sangue non dovreste avere solo l’istinto di combattere? Il vostro sangue non dovrebbe ribollire in questo momento? Non dovreste annientare chiunque vi minacci?”. Trunks e Goten, erano però limitati da questo punto di vista. Loro non erano Saiyan puri. “ Adesso sbagli, Freender! Noi siamo Saiyan solo per metà, quindi possediamo più autocontrollo rispetto alla razza pura! Non andiamo fuori di testa quando avvertiamo la presenza di una battaglia, e nemmeno abbiamo l’irrefrenabile bisogno di uccidere! Non confonderci con bestie che hanno perso il senno! Io sono figlio del principe dei saiyan, e non mi lascerò sconfiggere da te!”. Queste parole furono dette con calma da Trunks, ma in cuor suo il meticcio sapeva che sconfiggere Freender era tutt’altro che semplice. “ Volevo chiederti da dove vieni, e perché ci stai attaccando! Chi è Lord.. come lo hai chiamato.. Kane? E poi.. cos’è quello strano simbolo ce hai sul petto?”. Il silenzio regnò per alcuni secondi dopo le parole di Trunks. Sul volto di Freender apparve un’espressione indecifrabile, a metà minacciosa, e a metà stupita. “ Mi sorprendi Saiyan. Sebbene conscio della tua inferiorità, sei disposto a dare battaglia. Il tuo spirito mi piace” L’anziano guerriero studiò per qualche secondo Trunks, poi continuò. “ Premetto che non posso rispondervi a tutte le domande, ma siccome, saiyan, mi sei simpatico, risponderò ad alcune di esse.” “ Dunque.. Da dove vengo? Io sono un alieno proveniente dal pianeta Holz. La nostra è una razza estinta da milioni di anni, ma grazie alla nuova tecnologia e ad uno dei più esperti scienziati delle quattro galassie, siamo stati clonati. Il nostro pianeta era molto simile al pianeta Vegeta, infatti, eravamo e siamo tuttora eccellenti guerrieri, temuti da saiyan e changeling. Per questo quel lucertolone di Freezer non osava attaccarci. Sapeva di non avere possibilità. Purtroppo, un giorno, un Saiyan, giunse nel nostro pianeta e ci uccise tutti, uno per uno. Vi starete chiedendo perché, ma quel Saiyan, che un tempo aveva messo fine alla nostra razza, l’ha riportata in vita, perché fin da allora, aveva progetti che non poteva applicare da solo. Grazie a lui, la nostra potenza antichissima si è rinnovata, e adesso è molto più potente di un tempo. Questo strano simbolo, che tutti i guerrieri hanno tatuato, ci è stato imposto quando ci hanno clonato, e all’inizio non sapevamo di cosa si trattava. Solo pochi giorni fa, il capo ci ha illuminati. E adesso la maggior parte della nostra razza vi sta attaccando. Oh.. vorrai sapere perché lo stiamo facendo, no? Al momento non posso dirtelo, ma se il nostro capo ha fatto una giusta supposizione, lo scoprirai presto. Non posso nemmeno dirti chi è il nostro capo e il vero significato di questo simbolo, ma adesso basta parlare, e preparatevi a combattere, Saiyan!”. Trunks e Goten si misero in una poco convinta posizione di guardia. Un altro attacco? A quanto pare, stavolta i nemici erano molto numerosi. Che cosa poteva significare quel simbolo e poi, chi era quel saiyan che aveva attaccato gli abitanti del pianeta Holz?. I pensieri dei due saiyan vennero però interrotti dal nemico, che volava in direzione di loro, pronti ad attaccarli. Sarebbero riusciti a respingere l’offensiva contro la terra? E potevano avere una possibilità contro Freender, il centenario guerriero del pianeta Holz?
Nel frattempo, un guerriero molto basso e tarchiato, correva in direzione di un’immensa reggia. Gli uomini che stavano di guardia, dopo aver riconosciuto il guerriero lo fecero passare. Dopo una lunga corsa, egli si ritrovò davanti a una lucente porta nera. Sospirò e poi bussò. La porta si apri da sola. Un uomo stava seduto su un trono, completamente coperto da un mantello. Si intravedevano solamente gli occhi nerissimi e la lunga coda. Quando il saiyan gli rivolse lo sguardo, sulla schiena del guerriero corse un brivido. Non si poteva certo dire che il suo capo non fosse inquietante. “ Che novità mi porti, Govery?”. La sua voce era fredda spietata, e leggermente alterata, forse perché era stato interrotto. Govery deglutì, fece un inchino, e poi parlò. “ Mio signore, volevo avvertirla che il grande Derek ha captato dei segnali della pietra” Un lampo parve brillare negli occhi del Saiyan. “ Davvero molto bene, Govery. Devi portare un messaggio a Derek. Presto il nostro amico si farà vivo. C’è dell’altro?” Govery, con la voce molto più bassa, continuò il proprio discorso. “ Si, mio signore. In questo momento due dei miei compagni stanno combattendo contro dei difensori della terra. Freender è impegnato contro due mezzosangue saiyan, mentre Erik sta combattendo contro il.. il principe dei saiyan”. Le ultime parole furono dette a voce molto bassa, tanto che il maestoso saiyan dovette sforzarsi per ascoltarle. Lord Kane si alzò all’improvviso, facendo cadere in aventi uno spaventatissimo Govery. “ Bene, adesso vattene, porta quel messaggio a Derek. Io mi occuperò di te, grande Vegeta. Presto dovrai inchinarti al vero re.”