BILANCIO DEL PIANO:
I risultati del primo quinquennale furono grandiosi:
La produzione del carbone,del petrolio,delle ghisa,dell'acciaio e del rame raddoppiò,la produzione dell'energia elettrica triplicò,l'analfabetismo,per combattere il quale il piano aveva impiegato grandi risorse,capitali e personale,si ridusse al 10% della popolazione totale;a contatto con tecnici,ricercatori e ingegnieri fatti venire dall'estero,si formò una classe dirigente industriale russa,legata al regime da solidi vincoli di fedeltà.
Inoltre mentre precedentemente l'agricoltura e l'industria contribuivano in maniera pressochè uguale alla produzione totale dell'U.R.S.S ,al termine del piano l'industria vi contribuiva per il 70,7% e l'agricoltura per il 29,3%.
I SACRIFICI SOPPORTATI DALLA POPOLAZIONE FURONO PROPRZIONATI AI RISULTATI RAGGIUNTI.
Per ottenere valuta estera (necessaria all'acquisto dei macchinari da importare e al pagamento dei tecnici stranieri) l'U.R.S.S aveva dovuto esportare derrate alimentari anche nei momenti di carestia ,e gli scambi con l'estero erano diventati anche più svantaggiosi da quando la crisi scatenata nel mondo "capitalista"
aveva determinato il crollo dei prezzi ei prodotti agricoli.
L'industria leggera,d'altra parte,produttrice i quei beni che rendono più confotrtevole la vita era stata interamente sacrificata all'industria pesante .
Alla conclusione del primo piano quinquennale mentre l'inustria pesante (mineraria,metallurgica,meccanica) era cresciuta del 179% mente quella leggera era aumentata solo dell'87%.
Tali tassi di sviluppo che non avevano precedenti nella storia mondiale,erano infatti stati raggiunti sottraendo ai consumi e dedicando ai reinvestimenti circa un terzo del reddito nazionale annuo.